Herman Melville. Racconto di un tipo strano Stampa E-mail

Paolo Parisi Presicce

Herman Melville
Racconto di un tipo strano


Mimesis Edizioni, pagg.364, € 28,00

 

presicce melville  IL LIBRO – L'autore del mitico Moby Dick sapeva più di quel che sapeva, e lo diceva in forma di racconto, come imparò affabulando durante i primi viaggi per nave. A volte taceva immobile, perso nella luce di un'estraneità soave e disarmante, altre era preso da un movimento continuo, come quando si lanciava al galoppo nel Berkshire o, come racconta il genero, cambiava continuamente di posto sul traghetto, al limite di una nevrosi gentile. Herman Melville incarnò il proprio tempo (1819-1891) tra viaggi e scenari esotici, svolte del destino, incontri magici, coincidenze, amicizie misteriose – celebre quella con lo scrittore Nathaniel Hawthorne – perdite e distacchi, difficoltà psichiche, audaci e ostinati progetti letterari e ripetuti fallimenti, fino al riconoscimento postumo, che ha segnato la sua definitiva consacrazione tra i classici.
  Tutto questo viene qui raccontato in una biografia dettagliata, rispettosa delle fonti e del metodo storiografico, ma capace di ripercorrere con sguardo partecipe e qualche libertà interpretativa la vita straordinaria e mutevole di un gigante della letteratura che segnò la via all'epos americano, attraversando con impenetrabile innocenza un secolo zeppo di eventi.

  DAL TESTO – "Hermann è il terzo figlio di Maria Gansevoort e Allan Melvill – la e nel cognome sarà aggiunta più tardi, La prima nasce ad Albany, il secondo a Boston e il figlio a New York: tre città che formano un triangolo quasi equilatero, come una rappresentazione geografica di una genealogia. Di solito le biografie risalgono indietro alle famiglie del genitori e oltre, lungo le origini, a sondare rizomi e radici, e a ciò non voglio sottrarmi; in particolare per questo scrittore che si appunta al petto una nascita e morte quasi palindroma (1819-1891) del cruciale secolo XIX. Egli è al centro di assi che incarnando e sorpassando queste radici famigliari si fanno nodali, accostandosi ai temi centrali del mito nordamericano: dall'immigrazione all'indipendenza, dal quest al viaggio infinito, dal bisogno di tradizione allo slancio di fiducia che si proietta sordo se non balordo verso il futuro, dal dovere di sopravvivenza al rifiuto - l'esemplare e a tratti abusato "avrei preferenza di no", secondo una libertà dello spirito che trascina nel suo lungo fiume un dangling man ancora attuale, scagliando appunto, sul proprio secolo come su quelli successivi, una figura originale di maestro che fa di lui l'artista massimo del naufragio.
  "Ecco allora un altro motivo che mi ha spinto a tante ore di studio e scrittura: quello di fuggire dal fascino che mi voleva complice di un magnifico fallimento. Arrivare al punto finale lo sarà comunque, tanto più se non sarà immediatamente lampante; resta la minima consolazione di pensare che qualcuno capirà perché."

  L'AUTORE – Paolo Parisi Presicce si è laureato a Bologna e abita a Roma, dopo numerosi viaggi e soggiorni in Italia e all'estero. Ha lavorato nel cinema e in televisione, realizzando anche vari documentari per agenzie dell'ONU. Negli ultimi anni insegna e scrive. Per Mimesis ha pubblicato "Impalcature. Teorie e pratiche della narratività", con prefazione di Emanuele Trevi (2017).

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