Il Vangelo socialista Stampa E-mail

Bettino Craxi - Virgilio Dagnino - Luciano Pellicani

Il Vangelo socialista
a cura di Giovanni Scirocco

Nino Aragno Editore, pagg.230, € 18,00

 

craxi vangelo  IL LIBRO – Il 27 agosto 1978 «L'Espresso» pubblicava, con il titolo Il Vangelo socialista, un lungo articolo di Bettino Craxi (in risposta ad un'intervista sul leninismo rilasciata poche settimane prima da Enrico Berlinguer ad Eugenio Scalfari sulla «Repubblica») destinato ad avere larga eco, sia per il periodo in cui apparve (immediatamente successivo al congresso di Torino del Psi, dove fu lanciato il "Progetto socialista", e alla tragica conclusione del sequestro Moro), sia per le conseguenze nei rapporti tra Pci e Psi e, più in generale, nella politica italiana.
  Come scrisse Enzo Forcella, commentando a caldo quel dibattito: «Per quel che riguarda il modo di far politica, stiamo soltanto ora entrando veramente nella dimensione delle comunicazioni di massa».
  Craxi fu ispirato, nella stesura del suo articolo, dagli scritti di Luciano Pellicani. Il carteggio tra lo stesso Pellicani e Virgilio Dagnino (uomo politico, intellettuale e uomo d'affari milanese, legato prima a Lelio Basso e successivamente allo stesso Craxi), che abbraccia gli anni 1975-1985 e dedicato in massima parte ad un fitto confronto intellettuale sui temi del marxismo, del socialismo liberale e libertario e dell'anarchismo, consente di costruire l'origine di quella svolta e il profilo politico dell'operazione culturale e politica avviata con Il Vangelo socialista.
  Il fondo archivistico di Virgilio Dagnino è conservato a Milano, presso le civiche Raccolte storiche del Museo del Risorgimento. La corrispondenza con Luciano Pellicani (b. 6, f. 26) comprende 55 lettere di Pellicani e, in minuta o copia, 38 lettere di Dagnino. Sono riprodotte integralmente nel libro, salvo alcuni, pochi, passaggi - indicati in parentesi tonda (...) – contenenti informazioni di natura strettamente privata.

  DAL TESTO – "Ma come è mai possibile estrarre la libertà totale dal potere totale? Invece di potenziare la società contro lo Stato, si è reso onnipotente lo Stato con le conseguenze previste da tutti gli intellettuali della sinistra revisionistica che hanno visto nel monopolio delle risorse materiali e intellettuali la matrice dell'autoritarismo di Stato. Pertanto se vogliamo procedere verso il pluralismo socialista, dobbiamo muoverci in dirézione opposta a quella indicata dal leninismo: dobbiamo diffondere il più possibile il potere economico, politico e culturale. Il socialismo non coincide con lo statalismo. Il socialismo, come ha ricordato Norberto Bobbio è la democrazia pienamente sviluppata, dunque è il superamento storico del pluralismo liberale e non già il suo annientamento. È la via per accrescere e non per ridurre i livelli di libertà e di benessere e di uguaglianza."

  IL CURATORE – Giovanni Scirocco insegna storia contemporanea all'Università di Bergamo ed è vice-direttore della nuova serie della «Rivista storica del socialismo». Si occupa di storia politica e di storia del movimento socialista. Tra i suoi ultimi scritti "Politique d'abord. Il Psi, la guerra fredda e la politica internazionale (1948-1957)", 2010; "L'intellettuale nel labirinto: Norberto Bobbio e la "guerra giusta"", 2012; "Raniero Panzieri", in "Dizionario Biografico degli Italiani", vol. 81,2014; "Il neutralismo socialista", in Fulvio Cammarano (a cura di), "Abbasso la guerra! Neutralisti in piazza alla vigilia della Prima guerra mondiale in Italia", 2015; ""Critica Sociale" e l'economia (1945-1969)", in "Le culture politiche ed economiche del socialismo italiano dagli anni '30 agli anni '60", a cura di D. Bidussa e A. Panaccione, 2015.

  INDICE DELL'OPERA - Prima del "Vangelo": socialismo, libertà e democrazia nel confronto pubblico a sinistra in Italia (1975-1985), di Giovanni Scirocco - Parte prima. Il "Vangelo" - Bettino Craxi, Il Vangelo socialista - Parte seconda. Genesi e costruzione del "Vangelo" - Carteggio Virgilio Dagnino / Luciano Pellicani (1975-1985) - Indice dei nomi