Il Vaticano e Hitler Stampa E-mail

Alessandro Bellino

Il Vaticano e Hitler
Santa Sede, Chiesa tedesca e nazismo (1922-1939)
Prefazione di Agostino Giovagnoli


Guerini e Associati, pagg.346, € 28,00

 

bellino vaticano  IL LIBRO – Il nazismo ha costituito una terribile sfida per la Chiesa cattolica, che, in un certo senso, continua fino ad oggi: molti giudizi sul Cattolicesimo contemporaneo ruotano ancora intorno al rapporto di Pio XI e di Pio XII con Hitler. Innanzitutto, il nazismo ha disorientato la Chiesa tedesca, stretta tra minacce gravissime e crimini che non tolleravano il silenzio.
  Il rapporto tra Chiesa cattolica e nazionalsocialismo è da tempo oggetto di un intensa discussione storiografica. In questo volume, viene esaminato soprattutto alla luce della documentazione vaticana per il periodo di Pio XI, resa disponibile già dal 2003 ma finora non pienamente utilizzata, integrata da altra documentazione edita e inedita. Dagli archivi della Segreteria di Stato, della Congregazione per la dottrina della fede, delle Nunziature Apostoliche e - non da ultimo - dell'Archivio romano della Compagnia di Gesù emergono infatti nuove vicende e nuovi terreni di incontro e scontro tra Chiesa e nazionalsocialismo su questioni come il rapporto tra le istituzioni educative cattoliche e lo Stato tedesco, i processi contro il clero nella Germania tra le due guerre, il rapporto tra Santa Sede e le diverse Chiese locali riguardo all'atteggiamento da tenere verso il nazionalsocialismo e così via.
  Alessandro Bellino ricostruisce l'accidentato percorso di questa Chiesa, ripercorrendo un vasto dibattito storiografico e mettendo a fuoco vicende poco conosciute, come i processi per scandali finanziari e sessuali del clero, che il regime usò come pesanti mezzi di pressione. Ciò che accadeva in Germania coinvolse subito anche la Santa Sede. Dai documenti vaticani, qui ampiamente esplorati, emerge una gestione quotidiana della sfida nazista, che non seguì inizialmente un disegno chiaro e organico, ma che poi acquistò un orientamento sempre più severo. Lungo questa strada, la condanna della Mit Brennender Sorge non è stata un punto d'arrivo definitivo, ma la base di una sistematica strategia diplomatica – anch'essa ricostruita per la prima volta – finalizzata a contrastare l'influenza nazista nel mondo. La Santa Sede agì come un collettivo al cui interno non c'era spazio per contrapposizioni radicali, tuttavia dai documenti emergono differenze di giudizio, di atteggiamento, di azione. Il Segretario di Stato Eugenio Pacelli appare pienamente coinvolto nel progressivo indurimento della linea vaticana e il pontificato di Pio XI si chiuse con una ferma presa di posizione, proposta dal Segretario di Stato a sostegno del card. Mundelein, contro l'«imbianchino austriaco e per giunta inetto».
  Uno "degli aspetti più interessanti dell'analisi di Alessandro Bellino riguarda la sollecitazione alle nunziature e agli episcopati locali che partiva dalla Santa Sede perché vigilassero «sulle funeste conseguenze di una propaganda anticristiana, che si fa[ceva] sempre più intensa ed estesa nel mondo»."

  DAL TESTO – "Nonostante il concordato, il cattolicesimo tedesco si trovò di fronte a tutta una serie di vessazioni e violenze. Per la Chiesa divenne prioritaria la difesa della dottrina e della morale cattoliche. Le note inviate da Pacelli al governo tedesco evidenziarono un atteggiamento di particolare intransigenza nei confronti del Reich e di sostegno all'episcopato tedesco, diviso sul modo con cui rapportarsi alla politica ecclesiastica del governo. Laddove le leggi avessero violato il diritto divino - scriveva il Segretario di Stato - la Chiesa avrebbe avuto il dovere di non rimanere in silenzio o fare qualsiasi cosa che potesse anche indirettamente incoraggiare i fedeli in errate posizioni di coscienza. La difesa degli interessi di una comunità sotto minaccia comportò anche un parziale ripiegamento della Chiesa tedesca su se stessa; in occasione delle misure antisemite messe in atto dal governo, furono ribadite privatamente condanne generiche e si attivò una vasta opera di carità.
  "Le prime misure antisemite vennero attuate mentre la Chiesa di Pio XI era solo all'inizio di un'evoluzione nel suo rapporto con gli ebrei. Pochi anni prima, col decreto di scioglimento della società «Amici d'Israel», erano state ribadite nette distanze tra cattolici ed ebrei, pur condannando l'antisemitismo razziale, e solo in seguito Pio XI si sarebbe dichiarato «spiritualmente semita».
  "Nel 1933 si lasciò che gli ebrei si difendessero da soli, anche per non dare al governo un ulteriore pretesto per repressioni violente sui cattolici. Il ripiegamento su se stessa e la tutela della propria organizzazione strutturale e dottrinale furono ritenuti dalla Chiesa tedesca un modo valido per evitare il soggiogamento al potere civile. L'osservazione di quanto accadeva nel mondo protestante, profondamente lacerato e diviso di fronte al nazismo, sembrò confermare la validità di tale decisione."

  L'AUTORE – Alessandro Bellino è laureato in Filologia moderna presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore dove svolge il dottorato di ricerca in Storia contemporanea con una tesi sul Centro cattolico tedesco e la Santa Sede da Leone XIII a Pio XI.

  INDICE DELL'OPERA – Ringraziamenti – Prefazione, di Agostino Giovagnoli – Introduzione - Capitolo I. Chiesa cattolica e nazionalsocialismo nel pontificato di Pio XI (1922-1939) tra memoria e storiografia (1.1. Il cattolicesimo tedesco tra martirio e colpa - 1.2. Il Reichskonkordat tra ricostruzione storica e validità giuridica - 1.3. Dagli anni Sessanta alla polemica Scholder-Repgen - 1.4. Gli anni Ottanta e Novanta - 1.5. Dall'apertura delle fonti vatican e a oggi) - Capitolo II. La Chiesa e l'ascesa del nazionalsocialismo (2.1. Nazionalsocialismo e fede cattolica - 2.2. La cultura cattolica tedesca contro l'ideologia völkisch e nazionalsocialista - 2.3. L'episcopato tedesco e il problema dottrinale e pastorale del nazionalsocialismo: 1930-1933 - 2.4. La Chiesa tedesca, il nazionalsocialismo e il neopaganesimo - 2.5. Zentrum e nazionalsocialismo - 2.6. La Santa Sede tra Zentrum e nazionalsocialismo) - Capitolo III.- La Chiesa e la presa del potere (3.1. Il cattolicesimo politico e la presa del potere - 3.2. I vescovi tedeschi e la presa del potere - 3.3. Il nunzio Orsenigo e la presa del potere - 3.4. La Santa Sede e la presa del potere - 3.5. Il Concordato tra la Santa Sede e il Reich - 3.6. La fine del cattolicesimo politico tedesco - 3.7. La Chiesa e la sterilizzazione - 3.8. La Chiesa e gli ebrei nel 1933 - 3.9. Cattolici e protestanti nei rapporti del nunzio Orsenigo) - Capitolo IV. Le associazioni cattoliche, la stampa e la scuola confessionale (4.1. La politica ecclesiastica nazista tra moderati e radicali - 4.2. Le associazioni cattoliche e la stampa - 4.3. Le scuole confessionali e i collegi gesuitici - 4.4. La Santa Sede di fronte alla questione associativa e scolastica - 4.5. Pacelli e i vescovi tedeschi - 4.6. Lo Stato e la Chiesa tra totalitarismo e societas perfecta) - Capitolo V. I processi contro il clero e gli ordini religiosi (5.1. I processi finanziari contro il clero - 5.2. Il governo tedesco tra propaganda e sospensione dei processi - 5.3. I vescovi tedeschi, la Santa Sede e la gestione dei Devisenprozesse - 5.4. Tentativi di risoluzione dei processi per reati finanziari - 5.5. Il caso di Mons. Vassallo di Torregrossa - 5.6. I processi per reati sessuali - 5.7. Tentativi di risoluzione dei processi per reati sessuali - 5.8. Il Sant'Uffizio e la gestione dei processi - 5.9. Conclusioni) - Capitolo VI. La Chiesa e la dottrina nazista (6.1. La condanna della Santa Sede tra nazionalsocialismo e neopaganesimo - 6.2. L'enciclica Mit brennender Sorge - 6.3. L'internazionalizzazione del conflitto nella strategia della Santa Sede - 6.4. Il ruolo degli episcopati locali nella condanna del nazismo: il caso olandese - 6.5. La cultura cattolica contro il nazismo) - Capitolo VII. La Chiesa e il nazismo nel panorama internazionale (7.1. La Chiesa e il nazismo tra centro e periferia - 7.2. Il plebiscito della Saar - 7.3. L'Europa orientale - 7.4. I paesi dell'Asse e la Spagna - 7.5. Il nazismo olandese - 7.6. Il caso Mundelein) – Conclusioni - Fonti e bibliografia - Indice dei nomi