Machiavelli e l'Italia Stampa E-mail

Alberto Asor Rosa

Machiavelli e l'Italia
Resoconto di una disfatta


Einaudi, pagg.296, € 28,00

 

asor machiavelli  IL LIBRO – La leggendaria figura di Niccolò Machiavelli, - pensatore, teorico, interprete profondo e appassionato degli avvenimenti politici e statuali del suo tempo, - viene in questo libro ricollocata nella sua dimensione piú umana e nel moltiplicarsi senza fine delle sue vocazioni. Ne esce un personaggio a tutto tondo, in cui corpo e cervello, intelligenza e passioni, invece di muoversi su binari paralleli e non comunicanti, convergono e continuamente si fondono fra loro. Il fascino di una ricostruzione condotta con questi criteri consente di cogliere meglio, e con maggiore concretezza, anche lo svolgimento processuale di un momento importante, anzi decisivo, della storia italiana, quello che Asor Rosa definisce la «grande catastrofe»: quando, in un breve volgere di anni (1492-1530), si sarebbero determinati e forgiati i destini della Nazione fino ai nostri giorni. Il talento narrativo dell'autore, ben noto per precedenti esperienze, fa di questo ricchissimo e complicato intreccio di temi, problemi, personaggi, decisioni giuste e decisioni avventate, lotte eroiche e imprese sciagurate, un racconto continuo e appassionato, di cui non si perde mai il filo. Vi si legge la storia del passato come se si trattasse della storia piú coinvolgente dei nostri tempi.

  DAL TESTO – "La grande scienza politica moderna, di cui Machiavelli è l'iniziatore, non è mai solo sapere ma è anche volere: è anche, e forse soprattutto, conoscere per volere. Cercherò di mostrare che nessuno più di Machiavelli ne fu, - e ne resta, - maestro.
  "Quello che Machiavelli intende elaborare e proporre è, insomma, al di là del puro politico, un «homo novus», dotato di caratteristiche inequivocabilmente differenziate rispetto a qualsiasi altra forma apparentemente consimile del passato. Affinché questo si realizzasse sarebbe stato necessario che la pura prassi fosse illuminata da un nuovo sguardo sul mondo. Non si tratta esclusivamente, beninteso, del cumulo di letture messe in gioco: ma dell'ineguagliabile, gigantesca presa sul mondo che un'intera civiltà culturale ormai consentiva (questa, in fondo, non è neanche una novità: l'Occidente tutto si è fatto di volta in volta cosi, a strati e scoperte successivi, resi consapevoli e a un certo punto sanciti, se non determinati, dall'accumulo progressivo delle riflessioni culturali, almeno fino ai giorni nostri)."

  L'AUTORE – Alberto Asor Rosa (Roma, 1933) ha insegnato per molti anni Letteratura italiana all'Università La Sapienza di Roma, di cui attualmente è professore emerito. Ha diretto la "Letteratura italiana" Einaudi nelle sue varie forme ed estensioni. Per lo stesso editore ha pubblicato "Scrittori e popolo", "Genus italicum", "Stile Calvino", "Storia europea della letteratura italiana", un volume di aforismi esistenziali, "L'ultimo paradosso", e "Amori sospesi". Fra i suoi volumi di saggistica politica, "Le due società. Ipotesi sulla crisi italiana" e "La guerra. Sulle forme attuali della convivenza umana". Per Laterza ha pubblicato, a cura di Simonetta Fiori, "Il grande silenzio. Intervista sugli intellettuali". Tre i suoi precedenti libri di narrativa: "L'alba di un mondo nuovo", "Storie di animali e altri viventi" e "Assunta e Alessandro". Sempre per Einaudi, ha pubblicato nel 2013 "Racconti dell'errore" e "Breve storia della letteratura italiana" (in due volumi) e, nel 2109, "Machiavelli e l'Italia. Resoconto di una disfatta".

  INDICE DELL'OPERA - Nota introduttiva - Machiavelli e l'Italia - 1. Scienza politica e scienze umane. Il Rinascimento italiano e la dura scoperta del vero – 2. L'Italia: il luogo del riconoscimento del conflitto e delle sue coordinate politiche e culturali (Appendice) – 3. Identità italiana, ferinità straniera (3.1. Anche la lingua costituisce un problema di civiltà o di barbarie, di nazionalismo o di localismo) – 4. Il (presunto) miracolo «laurenziano» e la sua (inevitabile) fine – 5. Genesi del progetto. L'uomo, il politico, il teorico. La sconfitta e il problematico riscatto (5.1. La dedica. Obiettivi (espliciti e/o mascherati) dell'opera) – 6. Il testo. Molteplicità degli obiettivi. Pluralità delle forme (6.1. Logica machiavelliana: la (reciproca) cancellazione degli opposti) – 7. L'Italia: la situazione data, le (infinite) difficoltà di ripartenza – 8. Una (fondamentale) chance di mutamento: il «principato nuovo». Dal mito alla storia (8.1. Calarsi nella realtà, fare i conti con le contraddizioni, le debolezze, le ipocrisie del presente. A quali condizioni e con quali mezzi salvare 1'Italia?) – 9. Verso la conclusione: ultime analisi; poi il «messaggio» (9.1. Un (vituperevole) elenco dei responsabili e delle responsabilità. Esiste un (possibile) rimedio? Sí, esiste - 9.2. L'eterno, irrimediabile alternarsi e confliggere delle sorti umane. Possibilità e limiti (invalicabili) dell'azione - 9.3. L'ultimo capitolo: un grido di dolore, un appello di altissima intensità, un richiamo senza condizioni ai «valori italici») - 10. Vivere e sopravvivere: la lotta per esserci, e per durare (10.1. Per vivere e sopravvivere bisogna comunicare: le lettere, l'epistolario) - 11. L'inizio della fine (11.1. Machiavelli e Guicciardini: una grande amicizia «in articulo mortis». Di nuovo «ghiribizi» e «castellucci». Ma anche «cantafavole») - 12. Machiavelli in prima linea - 13. La «guerra suprema» (13.1. Di nuovo Vettori) - 14. La fine - 15. La «grande catastrofe italiana» (15.1. Il «caso Venezia») - 16. La « Storia d'Italia» di Francesco Guicciardini: ovvero, «de profundis» (16.1. Molti i responsabili; ma uno sopra tutti) - 17. Una « grande catastrofe» di lunga durata - 18. Machiavelli e la storia italiana - Indice dei nomi