Filosofia cristiana e politica in Augusto Del Noce Stampa E-mail

Luca Del Pozzo

Filosofia cristiana e politica in Augusto Del Noce

Casa editrice Pagine / I libri del Borghese, pagg.263, € 18,00

 

delpozzo delnoce  IL LIBRO – Augusto Del Noce ebbe sempre chiaro, come dato certo e indiscutibile, l'essenziale storicità della Rivelazione cristiana: il Cristianesimo è un evento storico, non un'ideologia o un sistema di pensiero. Ma neanche un affare di coscienza, ed è proprio nella riduzione del fatto religioso a foro interno che egli vedeva il segno del cedimento di tanta parte della cultura cattolica a quell'idea di modernità che storicamente ha prevalso. Con la duplice conseguenza di una sorta di protestantizzazione di fatto del Cattolicesimo, da un lato, e della continua ricerca di chiavi interpretative della storia contemporanea "altre" rispetto a quella cattolica, per poter essere ammessi nel consesso dei moderni muovendo da un ingiustificato complesso d'inferiorità, dall'altro. Se all'opposto si tiene ben presente la storicità del Cristianesimo, ne consegue che questo non può non avere anche una traduzione politica, nel senso cioè di farsi "polis", mondo, storia.
  La prospettiva nella quale si pone l'Autore del volume è insieme storica e filosofica; storica perché vuole ricostruire il percorso filosofico di Augusto Del Noce focalizzando in particolare il ruolo che l'esistenzialismo religioso e l'ontologismo hanno avuto nella vicenda intellettuale del filosofo torinese; filosofica perché intende proporre un'interpretazione della fìlosofia delnociana nei termini di una filosofia cristiana che a sua volta si configura come "metafisica civile".
  Il primo capitolo espone i caratteri generali del pensiero delnociano secondo tre tematiche principali: l'interpretazione della modernità; il revisionismo e la "concezione transpolitica della storia contemporanea"; la critica della "società opulenta", con un approfondimento sulla lettura delnociana del Sessantotto. Quanto al revisionismo e alla "concezione transpolitica della storia contemporanea", la ricerca si sofferrna inizialmente sulle due fasi della critica del totalitarismo in Del Noce, segnate rispettivamente dall'influsso della linea interpretativa tracciata da Maritain e dal dialogo con Nolte, cui corrisponde una lettura del fenomeno in questione autonoma e originale rispetto alla prima fase; il passo successivo consiste nell'analisi e nell'esposizione dei tratti distintivi della concezione transpolitica di Del Noce. Il paragrafo dedicato alla critica della "società opulenta" analizza le categorie caratterizzanti la lettura "transociologica" della società contemporanea operata da Del Noce, vale a dire irreligione, libertinismo di massa, sociologismo, per poi affrontare la proposta del filosofo cattolico sintetizzabile nella posizione della "risposta a sfida" .
  Il secondo capitolo riguarda invece il posto che occupa l'esistenzialismo nella riflessione di Augusto Del Noce nonché la messa a fuoco della portata esistenziale della sua filosofia, con un'analisi del rapporto tra il filosofo, Gilson e Mazzantini, del carattere propriamente esistenziale della filosofia delnociana, nel duplice aspetto di opzione a favore dell'evidenza dell'essere e del carattere "autobiografico" che ogni filosofia deve possedere.
  Il terzo e ultimo capitolo sviluppa la tesi secondo cui è possibile definire il pensiero delnociano nei termini di un ontologismo cristiano moderno che assume la fisionomia di una "metafisica civile".
  Completa il volume un'Appendice con due scritti di Augusto Del Noce. Il primo è un Curriculum, risalente probabilmente al 1981, dove egli riassume le due direttrice principali della sua ricerca, la comprensione filosofica del mondo contemporaneo, da un lato, e la questione del periodizzamento storico, dall'altro. Il secondo invece è un testo, pubblicato su "Il Popolo Nuovo" nel maggio del 1945, importante perché fa emergere due dei cardini della filosofia politica di Del Noce, il concetto di "fedeltà creatrice" e quello di "restaurazione dei principi".

  DAL TESTO – "Di certo Del Noce non fu un sistematico, ma è altrettanto vero che la sua riflessione si cristallizzò attorno ad alcuni temi fondamentali che, presi nel loro insieme, danno la misura di un percorso unitario, dalle origini fino alla scomparsa, che anche se travagliato è stato senza dubbio coerente e rigoroso. In realtà la difficoltà principale che avverte chiunque voglia confrontarsi con un pensiero solo in apparenza disarticolato nasce dal particolare "metodo" filosofico adottato dal filosofo torinese, tale da farne, per sua stessa ammissione, un «filosofo attraverso la storia». La specificità di Del Noce consiste infatti nell'aver sempre cercato il confronto con la storia, la comprensione, meglio, dei fatti storici partendo da intuizioni speculative e viceversa: ciò che comporta, inevitabilmente, il rifiuto di chiudersi in una torre d'avorio pensando in astratto e la conseguente ricerca della verità delle proprie posizioni a partire dalla storia."

  L'AUTORE – Luca Del Pozzo (Fermo, 1967), sposato, vive e lavora a Roma. Laurea in Filosofia, Baccalaureato in S. Teologia, è dirigente d'azienda nel settore delle Relazioni Esterne e Comunicazione d'Impresa con un'esperienza ventennale maturata in primarie aziende nazionali e internazionali. Giornalista pubblicista, collabora con il quotidiano "Il Foglio", il mensile "Tempi", il blog di Costanza Miriano e Formiche.net. Nel 2005 ha pubblicato per l'editore Pagine "Cattolicesimo e modernità: la "metafisica civile" di Augusto Del Noce".

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Capitolo I. Caratteri generali del pensiero di Augusto Del Noce - Capitolo II. L'esistenzialismo religioso nel pensiero di Augusto Del Noce - Capitolo III. La "Metafisica civile" di Augusto Del Noce - Appendice: testi di Augusto Del Noce – Curriculum - Analisi del linguaggio - Bibliografia