Storia internazionale dell'Azerbaigian Stampa E-mail

Daniel Pommier Vincelli

Storia internazionale dell'Azerbaigian
L'incontro con l'Occidente
(1918-1920)


Carocci Editore, pagg.118, € 15,00

 

vincelli azerbaigian  IL LIBRO – Dopo il 1917, nella fase che va dal crollo dello zarismo alla formazione dell'Unione Sovietica, molti popoli già soggetti all'Impero russo cercano la strada dell'indipendenza. Nel Caucaso meridionale viene fondata, nel 1918, la Repubblica Democratica dell'Azerbaigian, considerata la prima repubblica parlamentare nella storia del mondo islamico. Nei due anni della sua esistenza lo Stato azerbaigiano tenta di proteggersi dalle mire espansionistiche russe, sia degli eserciti "bianchi" sia dei bolscevichi, cercando sostegno nella comunità internazionale. Basato in gran parte su fonti azerbaigiane, il libro ricostruisce l'azione internazionale della Repubblica azerbaigiana nella ricerca di legittimità da parte della Società delle Nazioni e delle grandi potenze, inclusa l'Italia. La politica estera azerbaigiana trae ispirazione dall'internazionalismo liberale professato da Woodrow Wilson. Malgrado il formale impegno delle grandi potenze a proteggere la giovane repubblica, nel 1920 le forze bolsceviche si impadroniscono dell'Azerbaigian, che nel 1922 entra a far parte dell'URSS. Tra il 1918 e il 1920 si ha in Azerbaigian un'esperienza politica e civile molto avanzata, in dialogo con l'Europa sui temi della laicità dello Stato, dei diritti delle donne, dell'integrazione delle minoranze; quello azerbaigiano è inoltre uno dei primi tentativi, da parte di un Paese extraeuropeo, di uso della diplomazia pubblica, attraverso i mezzi di comunicazione di massa.
  Questo volume, che abbraccia il periodo novembre 1918-novembre 1920, è diviso in quattro capitoli. Nel primo viene trattata la presenza azerbaigiana alla Conferenza di pace e la strutturazione del messaggio wilsoniano, indipendentista e anticoloniale, della delegazione azerbaigiana a Parigi. Nel secondo capitolo vengono esaminati i contenuti delle proposte politiche azerbaigiane alla Conferenza di pace, il profondo intreccio tra le questioni delle relazioni interetniche nell'ex impero zarista, la misura del principio di autodeterminazione e le questioni economiche, soprattutto legate allo sfruttamento delle risorse energetiche. Il terzo capitolo riguarda quello che nella storiografia e nell'opinione pubblica azerbaigiana è ancora considerato il maggior "successo" storico del paese: il riconoscimento de facto del governo azerbaigiano da parte delle grandi potenze occidentali. L'ultimo capitolo è dedicato all'atteggiamento occidentale verso l'Azerbaigian, analizzando il ruolo dell'Italia e quello della Società delle nazioni. In particolare viene analizzata la trasformazione della missione diplomatica azerbaigiana nella prima comunità di esiliati antisovietici, non russi, nell'Europa interbellica.
  "Il lavoro di Daniel Pommier Vincelli – scrive, nella Prefazione, Antonello Folco Biagini (professore emerito di Storia dell'Europa orientale alla "Sapienza" Università di Roma) - sul ruolo della repubblica democratica dell'Azerbaigian, nel contesto internazionale successivo alla Rivoluzione russa e alla Prima guerra mondiale, si fonda su un robusto impianto documentale."

  DAL TESTO – "La storia internazionale dell'Azerbaigian è strettamente connessa con la svolta politica e sociale che attraversa il paese tra il 1918 e il 1920, quando per la prima volta si forma una statualità azerbaigiana in età contemporanea. Il costituirsi dell'Azerbaigian come Stato indipendente (Azǝrbaycan Xalq Cümhuriyyoti - Repubblica democratica dell'Azerbaigian) dopo una breve fase transitoria di confederazione con gli altri due paesi transcaucasici, conduce l'ex territorio coloniale dell'impero zarista a una potente accelerazione in termini di costruzione delle istituzioni ed estensione dei diritti sociali e politici, modernizzazione della macchina amministrativa, pedagogia e socializzazione politica, misure sociali, costituzione di un corpus normativo di origine parlamentare, politica economica e di gestione delle risorse energetiche."

  L'AUTORE – Daniel Pommier Vincelli, ricercatore in Sociologia dei processi politici, insegna Political development and democratic transition nel corso di laurea magistrale, in inglese, in Cooperazione e sviluppo alla Sapienza Università di Roma. È membro dell'Association for Study of Nationalities della Columbia University (NY) e research fellow presso il centro studi observare dell'Università Autonoma di Lisbona. Si occupa da diversi anni di Caucaso meridionale. Ha curato, con Gabriele Natalizia, "Azerbaigian una lunga storia" (Firenze, 2012).

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Antonello Folco Biagini – Introduzione - 1. L'Azerbaigian e la Conferenza di pace (L'altra Conferenza di pace / Un azerbaigiano a Parigi / L'incontro con Woodrow Wilson) - 2. Relazioni etniche, confini ed economia (Il problema del Nagorno Karabakh / Le ragioni dell'indipendenza / Petrolio, economia e finanza) - 3. Il riconoscimento internazionale (Un nuovo atteggiamento delle grandi potenze / L'Armenia: dal conflitto al compromesso / Il riconoscimento de facto) - 4. Le grandi potenze e l'Azerbaigian (L'Italia: il protettorato mancato / L'ultima fase dell'indipendenza azerbaigiana / Tra diplomazia ed esilio) – Conclusioni – Bibliografia - Indice dei nomi