Siria. I cristiani nella guerra Stampa E-mail

Fulvio Scaglione

Siria
I cristiani nella guerra
Da Assad al futuro


Edizioni Paoline, pagg.176, € 16,00

 

scaglione siria  IL LIBRO – Ascoltare i cristiani del Medio Oriente è indispensabile. Avere a cuore la loro sorte, persino proteggerli, sarebbe doveroso ma anche utile. Non tanto per loro, ma per il bene dell'intera regione. La storia contemporanea dimostra che dove i cristiani resistono o resistevano, resiste o resisteva anche una parvenza di società plurale, multiconfessionale e multietnica. Per esempio in Libano, Giordania, Palestina, Israele, Egitto. Nell'Iraq prima del 2003 e nella Siria prima del 2011. Condizione assai più basilare e decisiva, almeno in Medio Oriente, di qualunque assetto politico. Dove i cristiani non ci sono più, o dove è stata mortificata o annientata la loro presenza sociale in quanto comunità, la deriva nel settarismo etnico-religioso è totale. Arabia Saudita, Bahrein, Iran, l'Iraq dopo l'invasione del 2003 ce lo dimostrano ogni giorno. I cristiani sono il terzo elemento che impedisce, o frena, lo scontro totale tra sciiti e sunniti (o tra sunniti moderati e sunniti estremisti) e impedisce l'estinzione anche delle altre minoranze. Sono una diga fragile, certo, ma decisiva. E noi dovremmo almeno evitare di picconarla.
  Trascurare questi fatti è un suicidio per chi voglia avvicinare il Medio Oriente. Figuriamoci per chi pretenda di invaderlo, cambiarlo, democratizzarlo o controllarlo. Eppure è proprio ciò che continuiamo a fare, ultimo caso la Siria. Forse gratificati dal fatto che, in ogni caso, il nostro suicidio sarà pagato, di volta in volta, dagli afghani, dagli iracheni, dai libici, dai siriani. Da tutti, insomma, tranne che da noi, così abituati a sentirci intoccabili da lanciare allarmi venati di isteria ogni volta che ci sentiamo sfiorati da certi drammi. Basti pensare che il 2017 è stato considerato un anno nero per la sicurezza in Europa, avendo registrato 33 attacchi terroristici e 62 morti in dodici mesi. Un anno terribile, ma sempre meno sanguinoso di un qualunque mese dello stesso 2017 in Iraq.
  Questo è l'argomento del nuovo libro di Fulvio Scaglione, in cui l'Autore racconta la Siria di questi ultimi anni, e lo fa dando voce ai cristiani lì presenti, uomini e donne che l'Occidente continua a non ascoltare, anche se dovrebbe averli come primi e più autorevoli interlocutori. Perché nessuno conosce il Medio Oriente come i cristiani e nessuno conosce l'islam come i cristiani. Tra il Seicento e l'Ottocento, quando la presenza islamica dilagò dalla Spagna all'Asia Centrale, furono i cristiani mediorientali, che stavano diventando minoranza, a trasmetterle l'enorme patrimonio culturale dell'ellenismo.

  DAL TESTO – "La mia tesi somiglia invece a quella del Patriarca siro-ortodosso: ci fu sicuramente un movimento di base che, almeno all'inizio, fu in buona sostanza pacifico e concentrato sull'idea di ottenere una riforma in senso democratico del sistema politico, attraverso la protesta civile e il dialogo con il regime. Ma tale movimento fu affiancato, anche in questo caso fin dall'inizio, da attori che disponevano di ben altri mezzi e non volevano una Siria democratica ma, per ragioni e interessi diversi, la fine di Assad e una Siria in pezzi. Il tutto all'interno di un progetto che, per i Paesi del Golfo Persico, Israele e gli Stati Uniti, avrebbe bloccato la crescente influenza dell'Iran spezzando il blocco sciita - che appunto dall'Iran procede, attraverso Iraq e Siria, fino al Libano con propaggini nello Yemen - e che per la Turchia, invece, prospettava interessanti guadagni territoriali o almeno una certa influenza nella zona Nord della Siria abitata dai curdi, che sono da decenni una delle ossessioni di chiunque governi ad Ankara."

  L'AUTORE – Fulvio Scaglione è nato nel 1957 a Moncalvo (Asti). Giornalista professionista dal 1981, è stato vicedirettore di "Famiglia Cristiana" dal 2000 al 2016. Per la testata è stato anche corrispondente da Mosca e inviato nelle ex Repubbliche sovietiche, ha seguito le guerre in Afghanistan e in Iraq e ha scritto reportage da quasi tutti i Paesi del Medio Oriente. Attualmente collabora con "Famiglia Cristiana", "Avvenire", "L'eco di Bergamo", "Limes" e "Terrasanta", con le testate telematiche "Occhi della Guerra", "Linkiesta" e "Terrasanta.net". Attivo su Facebook e Twitter, Fulvio Scaglione ha inoltre un proprio sito personale, dedicato soprattutto ai temi della politica internazionale: www.fulvioscaglione.com. È autore di cinque libri: "Bye bye Baghdad" (2003); "La Russia è tornata" (2005); "I cristiani e il Medio Oriente" (2008); "Il patto con il diavolo" (2016); "Padre Pino Puglisi. Martire di mafia" (2018).

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione - I. Si prepara la tempesta - II. Regime, rivoluzione e altre parole - III. I graffiti di Daraa - IV. I graffiti e le armi - V. La grande Siria che nasce cristiana - VI. Il dilemma dei cristiani: subire o reagire? - VII. Partire, restare, tornare - VIII. I cristiani e la Siria che verrà