Ritratti del Novecento Stampa E-mail

Paolo Casini

Ritratti del Novecento
Bottai, Spirito, Pellizzi, Soffici e un autoritratto


Carocci Editore, pagg.174, € 19,00

 

casini ritratti  IL LIBRO – Le figure di quattro intellettuali "critici" del ventennio sono delineate in questo libro sullo sfondo di ricordi di prima mano. Protagonisti della cultura fascista, complici ma anche vittime del regime, essi furono coinvolti nella sua nemesi politico-ideologica fino all'autocritica e all'espiazione, personalmente vissuta da Bottai nella Legione straniera; da Spirito nella scepsi più radicale; da Pellizzi nella conversione alla sociologia; da Soffici nei suoi diari e in una poetica dell'arte fine a se stessa. Altri ritratti di persone, altri eventi e casi seguono nella narrazione dei capitoli conclusivi, che testimonia sul filo dei ricordi il ritorno alla ragione negli anni del Dopoguerra e il tramonto delle ideologie del Novecento.

  DAL TESTO – "Chi era nato durante il ventennio non poteva sottrarsi alla presa del regime. Attorno al 1938 fin dalle elementari la "cultura fascista", prima che una disciplina scolastica, era il clima nel quale si era immersi e attraverso il quale si percepivano le apparenze del mondo esterno, le persone, gli eventi. La guerra fece dissolvere progressivamente la nebbia e mostrò il vuoto sottostante, mentre l'attitudine a riflettere e discriminare cresceva con l'età. L'antifascismo, sopraggiunto dall'esterno durante l'adolescenza, contribuì a confermare i giudizi sui misfatti del regime, ma non impedì di coglierne i retroscena, comprese le frustrazioni e autocritiche variamente vissute da alcuni uomini di cultura ex fascisti "critici", data la loro contiguità alla cerchia familiare. Questa circostanza può giustificare il fatto che i "ritratti" a loro dedicati nelle pagine seguenti abbiano in parte l'impronta arbitraria di appunti autobiografici, ridotti all'essenziale i rinvii ad altre fonti; e che, reciprocamente, le pagine dell'autoritratto includano altri ritratti di persone, altre narrazioni che non possono non riflettere ricordi ed esperienze personali. Il tentativo di mettere a fuoco le patologie della cultura e della mentalità correnti nel ventennio, persistenti negli anni successivi - in molti casi, secondo la vulgata, tuttora ricorrenti e diffuse - è in gran parte l'esito degli anticorpi assimilati negli anni sui quali l'autoritratto indugia più a lungo. Patologie e anticorpi hanno contribuito, è inutile aggiungere, ad aprire altri orizzonti e a condividere altre "filosofie", lungo le vie indicate nel corso di una narrazione che prende le distanze dalle ideologie del Novecento."

  L'AUTORE – Paolo Casini ha insegnato Storia della filosofia nell'Università di Roma Sapienza, di Bologna e di Trieste. Si è occupato di storia della cultura filosofica e scientifica in età moderna, dedicando numerosi studi alla prima Rivoluzione scientifica, all'Illuminismo europeo, al mito dell'«antica sapienza italica», alle controversie sul darwinismo. Tra i suoi lavori: "Diderot "philosophe"" (1962); "L'universo-macchina. Origini della filosofia newtoniana" (1968); "Introduzione all'illuminismo" (1973); "Introduzione a Rousseau" (1974); "Newton e la coscienza europea" (1983); "L'antica sapienza italica. Cronistoria di un mito" (1998); ""Hypotheses non fingo". Da Newton a Kant" (2006); "Darwin e la disputa sulla creazione" (2009). Fa parte del direttivo della "Rivista di filosofia"; è stato collaboratore di vari periodici; ha contribuito alle edizioni delle "Oeuvres complètes" di Voltaire, delle "Oeuvres" di Diderot, e del "Grundriss der Geschichte der Philosophie". È socio dell'Accademia dei Lincei.

  INDICE DELL'OPERA – Premessa - 1. Giuseppe Bottai o delle ambiguità (Un'erma bifronte - Leader revisionista - Nella babele corporativa - La guerra di Pisa - «Starci con la mia testa» - Apologia – Espiazione) - 2. Ugo Spirito: «scienza» e «incoscienza» (Una teoresi postidealista - Teorico dell'economia corporativa - Il «bolscevico» epurato - «Mutevolezza e instabilità» - «Scienza», «ricerca», «arte» - Guerra e Dopoguerra - Alla ricerca del padre) - 3. Camillo Pellizzi: il fascio di Londra e la sociologia (Genius loci - Tra Roma e Londra - Pax romana in Albione - «Aristòcrate» - Dottrina del fascismo - Il postfascismo e la «rivouzione mancata» - Verso la sociologia) - 4. I doni di Soffici («Si parla» - «Scoperte e massacri» - Sguardi retrospettivi: tragedia e catarsi - Docta ignorantia - «Commesso viaggiatore dell'assoluto» - Genus irritabile vatum - Un dialogo tra sordi - Amici e nemici) - 5. Un autoritratto (A metà ventennio – Riflessi - Tra casa e scuola - Agrari in Toscana - I primi pedagoghi - L'Istituto Massimo sj - Vinceremo! - Il passaggio del fronte – Dopoguerra - Scuola a Firenze - Al Liceo Tasso) - 6. Studium Urbis (Gli anni Cinquanta - Nardi e Chabod - Eredità idealistiche - Ideologie in crisi – Diderot - Roma, gli amici - Savinio, Carocci - La naja – Intermezzi - Olivetti, Ivrea - La "cultura" della RAI - Let Newton Be - Anni di prova) - Indice dei nomi