Sibilla Aleramo. Una donna nel Novecento Stampa E-mail

a cura di Giovanna Ioli

Sibilla Aleramo
Una donna nel Novecento


Interlinea Edizioni, pagg.165, € 20,00

 

ioli aleramo  IL LIBRO – «Ho fatto della mia vita il capolavoro che avevo sognato di creare con la poesia». Così scrive in uno dei suoi Diari Sibilla Aleramo, che espresse quel "sogno d'amore" in una pluralità di generi letterari destinati a segnare l'inizio di un nuovo modello di emancipazione femminile. Per la sua modernità, per la diffusione che ebbe anche all'estero, per i rapporti con i maggiori autori del suo tempo, per l'impegno civile nel rivendicare pari opportunità per le donne, ebbe una stagione di grande intensità rispetto a quella che oggi si deve registrare. «È tempo di fare giustizia alla scrittrice», scriveva Maria Corti, e non fu la sola voce che si alzò per testimoniarlo. L'orchestrale pluralità dei saggi compresi in questo volume ha proprio questo intento: mettere in chiaro le rotte principali dell'opera di Sibilla Aleramo, lo stile, la lucidità e il coraggio che esprime attraverso i «viottoli della scrittura», per riaffermare con autorevolezza la sua importanza nel quadro storiografico della storia letteraria del Novecento.

  DAL TESTO – "Sibilla riconosce che è «logico e giusto» che la donna pretenda «un uguale compenso ed un uguale rispetto», «gli stessi diritti civili e politici», visto che ha dimostrato di saper resistere come l'uomo alle «fatiche manuali e intellettuali». Ma sa anche che tutto questo «avviene specialmente per forza di cose, e forse spesso contro lo stesso desiderio intimo della donna», «è il prodotto dei tempi, della civiltà industriale e democratica, non della rivoluzione».
  "È interessante allora capire che cos'è questo desiderio intimo della donna, se non è proprio da lì che nasce il malessere oscuro e quindi la spinta al cambiamento. Sicuramente ha a che fare con «l'atavismo muliebre», la difficoltà a rinunciare a «prerogative antiche» (quella, per esempio, che l'ha vista al centro della casa), ma va messo in relazione anche col fatto che la donna si è accontentata finora di una rappresentazione del mondo fornita dall'intelligenza maschile, aprioristicamente ammessa, poi compresa per virtù d'analisi. Questo sforzo per adattare la propria intelligenza a quella dell'uomo ha impedito alla donna di ascoltare se stessa, di dire ciò che sentiva, intuiva, di ascoltare i comandi del suo organismo e della sua psiche, trovare in sé elementi di genialità."

  LA CURATRICE – Giovanna Ioli, dopo la laurea a Torino, è stata una della ultime allieve di Charles S. Sinleton, dal 1982 al 1985. Nel 1989 ha insegnato alla Princepton University e, fino al 1996, ha partecipato alle attività didattiche della Facoltà di Lettere dell'Università di Torino e della Savoia. È presidente della Fondazione "Carlo Palmisano - Biennale Piemonte e letteratura". Nel 1997 e nel 1999, le città di Alvito (Frosinone) e di San Salvatore Monferrato (Alessandria) le hanno conferito la cittadinanza onoraria per l'impegno nelle iniziative letterarie organizzate sul loro territorio.

  INDICE DELL'OPERA - Saluti di apertura - Saluto del sindaco di San Salvatore Monferrato (Enrico Beccaria) - Saluto del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria (Pier Angelo Taverna) - Presentazione (Giovanna Ioli) - Ricordo di Giorgio Bárberi Squarotti (Gianluigi Beccaria) - Sibilla Aleramo. Una donna nel Novecento - Sibilla Aleramo. Una coscienza femminile anticipatrice (Lea Melandri) - La figura e l'opera di Sibilla Aleramo nel quadro storico-letterario del Novecento (Marina Zancan) - Una donna di Sibilla Aleramo: un viaggio verso l'identità (Elisa Martínez Garrido) - Sibilla Aleramo e l'arcipelago della prosa: un percorso linguistico (Manuela Manfredini) - Andando e stando: un itinerario di vita e di scrittura (Silvia Martinotti) - «Il vento e le rose»: la poesia di Sibilla Aleramo (Gianfranca Lavezzi) - Endimione e il teatro (Guido Davico Bonino) - D'Annunzio e l'«attenta sorella» (Simona Costa) - Aleramo-Pirandello, un'amicizia non proprio fortunata (Pietro Frassica) - Nei panni di Sibilla Aleramo e la moda (Alessandro Ferraro)