La teoria indoeuropea delle tre funzioni in Georges Dumézil e altri saggi Stampa E-mail

Emanuele Castrucci

La teoria indoeuropea delle tre funzioni in Georges Dumézil e altri saggi
Ricognizioni per una critica della cultura


Giuffrè Francis Lefebvre, pagg.234, € 24,00

 

castrucci teoria  IL LIBRO – Gli studi che compaiono in questa raccolta si pongono come una serie di 'ricognizioni' condotte nel cuore della cultura europea, muovendo in campi diversi, tra loro apparentemente disparati: dalla teoria politica all'antropologia filosofica, dalle basi genetiche della teoria sociale all'ontologia del presente. Le ricerche sottese sono accomunate tuttavia dal proposito di riconsiderare, e tornare al tempo stesso a definire nuovamente - seguendo il modello della lotta delle idee - concreti problemi su cui la cultura europea aveva concentrato utilmente l'attenzione in un passato non troppo lontano, per poi distoglierla nell'inseguimento di una discutibile «attualità». Partendo dallo studio su Dumézil e sull'ideologia delle tre funzioni alle origini della civiltà indoeuropea, che dà avvio al volume, l'autore prende in esame singole questioni teoriche caratterizzanti la riflessione contemporanea, quali la possibilità di un'etica fondata su basi convenzionalistiche e la critica radicale dell'ideologia dei diritti dell'uomo. Procedendo poi all'approfondimento di alcuni aspetti del pensiero di autori classici della filosofia tedesca dell'Otto-Novecento come Schopenhauer, Tönnies, Radbruch e Cassirer, e alla serrata discussione di quello di altri autori più recenti ma divenuti anch'essi ormai classici come Habermas, il discorso approda infine al problema filosofico del rapporto tra i concetti di forma e decisione, nonché alla questione cruciale delle linee virtuali di costruzione di un mito politico nell'età del nichilismo compiuto.

  DAL TESTO – "Il più grande contributo di Dumézil al campo di ricerca di cui ci occupiamo resta comunque la scoperta della tripartizione funzionale come carattere qualificante dell'ideologia indoeuropea. La scoperta, cioè, del fatto che non solo e non tanto i nostri progenitori praticavano una sorta di «divisione del lavoro» in tre ordini o ripartivano la società e il loro pantheon in tre classi, ma che oltre a ciò avevano definito e teorizzato questa divisione facendone un'ideologia, ovvero, secondo il senso già chiarito in cui Dumézil usa questo termine, una concezione globale dell'universo, dell'uomo e delle forze e tendenze che li creano e li sottendono, una riflessione sugli equilibri, le tensioni e i conflitti necessari al buon funzionamento del mondo così come della città, degli uomini così come degli dèi. L'ideologia «tripartita» appare infatti come il mito principale, la trama stessa della cultura indoeuropea."

  L'AUTORE – Emanuele Castrucci (Monterosso al mare, 1952) è ordinario di Filosofia del diritto nell'Università di Siena. Tra le sue opere pubblicate con l'editore Giuffrè, "Ordine convenzionale e pensiero decisionista. Saggio sui presupposti intellettuali dello Stato moderno nel Seicento francese" (1981); "Tra organicismo e Rechtsidee. Il pensiero giuridico di Erich Kaufmann" (1984); "La forma e la decisione. Studi critici" (1985); "Convenzione, forma, potenza. Scritti di storia delle idee e di filosofia giuridico-politica", 2 voll. (2003). Presso altri editori, più recentemente: "Nomos e guerra. Glosse al "Nomos della terra" di Carl Schmitt" (La scuola di Pitagora, Napoli, 2011"; "Le radici antropologiche del 'politico'. Lezioni di antropologia politica" (Rubbettino, Soveria Mannelli, 2015"; "On the Idea of Potency. Juridical and Theological Roots of the Western Cultural Tradition" (Edinburgh University Press, Edinburgh, 2016).

  INDICE DELL'OPERA – Premessa - 1. La teoria indoeuropea delle tre funzioni in Georges Dumézil (1. La rivalutazione storico-antropologica del passato indo-europeo - 2. Il contributo di Dumézil - 3. La teoria della tripartizione funzionale - 4. Conclusioni) - 2. Linee di un'etica convenzionalista (1. Concezioni del tempo storico - 2. Caratteri dell'etica convenzionalista - 3. La posizione del valore - 4. Risvolti antropologici del convenzionalismo - 5. La costruzione di sé) - 3. Schopenhauer e la critica dell'etica normativa (1. La cannula kantiana. Schopenhauer su Kant - 2. L'egoismo necessario e le invasioni della sfera corporea - 3. Stampella, automa, amara risata. La dottrina del diritto positivo e i suoi limiti) - 4. Bilancio su Tönnies (1. Le tesi di un classico - 2. Dallo status al contratto? - 3. Dubbi critici - 4. Un bilancio su Tönnies) - 5. Rileggendo Radbruch (1. Per una collocazione teoretica di Radbruch - 2. La dialettica dei valori nella prospettiva del neokantismo sud-occidentale - 3. Nodi irrisolti nel relativismo radbruchiano) - 6. La costituzione dell'oggetto culturale (1. Sul fare costruttivo - 2. Libertà e mito) - 7. Realismo dimidiato. Una nota su Kelsen - 8. Il discorso sui diritti dell'uomo (1. Genealogia dei diritti dell'uomo - 2. Le Dichiarazioni dei diritti dell'uomo - 3. Segue - 4. Tipologia dei diritti - 5. Diritti e opzioni antropologiche - 6. Critiche - 7. Conclusioni) - 9. Retorica dell'universale. Una critica a Habermas (1. Per una critica delle pretese universaliste - 2. Analisi dell'argomentazione habermasiana - 3. Tre tesi - 4. Diritti umani come principio di legittimazione di politiche di intervento umanitario) - 10. Forma, decisione, mito politico. Un percorso teorico (1. Dar forma alla decisione. La specificità della forma giuridica - 2. La forma dei formalisti. Il tecnicismo weberiano e l'egemonia analitica - 3. Decidere per la forma. La decisione per la forma di un popolo - 4. La costruzione del mito politico) - Indice dei nomi