Nella terra di Iside Stampa E-mail

Dora Marchese

Nella terra di Iside
L'Egitto nell'immaginario letterario italiano


Carocci Editore, pagg.196, € 20,00

 

marchese iside  IL LIBRO – Il volume narra un'esotica avventura umana e letteraria che parte dalla spedizione napoleonica in Egitto, passando dalla realizzazione del Canale di Suez e dall'Aida di Giuseppe Verdi, dalle battaglie di Dogali e Adua, per giungere al periodo delle politiche giolittiane e fasciste e alla Radio Cairo con cui Fausta Cialente informava gli italiani durante la Seconda guerra mondiale. Proprio Il Cairo e Alessandria sono, tra Otto e Novecento, un grande palcoscenico per gli italiani, siano essi viaggiatori, esuli, emigrati, avventurieri, scienziati, portatori di ideali risorgimentali o anarchici convenuti intorno alla "Baracca rossa" di Enrico Pea. Queste straordinarie esperienze vengono raccontate in poesie, romanzi, testi teatrali, da D'Annunzio, Marinetti, Ungaretti, Rafanelli. L'Egitto antico e moderno di Giuseppe Regaldi e Le figlie dei faraoni di Emilio Salgari conquistano l'Italia e nelle Memorie sull'Egitto di Amalia Nizzoli sono descritti per la prima volta gli harem. Nello stesso periodo lo studioso siciliano Emanuele Ciaceri scopre che il culto di sant'Agata, patrona di Catania – ricordato da Giovanni Verga –, è modellato su quello di Iside, e un viaggiatore etneo, Natale Condorelli, immagina l'Egitto naturale sponda culturale ed economica della Sicilia, crocevia del Mediterraneo.
  Questo libro – scrive, nella Prefazione, Lorenzo Braccesi - "spazia sulla fortuna culturale e letteraria dell'Egitto tra Ottocento e Novecento in tutta la sua globalità: dal colonialismo al nazionalismo, dal mito della terra dei faraoni all'egittologia e all'egittomania, dal tema del viaggio esotico alla figura dei primi viaggiatori italiani, dalle resurrezioni eroiche nei vati dell'Italia unita al romanzo popolare, dagli esuli risorgimentali ai profughi anarchici, dall'Egitto al femminile alle sopravvivenze del culto isiaco in terra di Sicilia, e cioè sull'altra sponda mediterranea, dal Quaderno egiziano di Ungaretti alle fascinose memori suggestioni della nativa Alessandria nella riflessione di Marinetti. Non mancano neppure affondi sulla figura del più antico investigatore di antichità egizie, il patavino Giovanni Battista Belzoni, al quale quest'anno la città di Padova dedica una mostra di ampio respiro affidata alle cure dall'archeologa Francesca Veronese che ha raccolto reperti dai più celebrati musei europei."

  DAL TESTO – "L'importanza del Canale di Suez è enorme. Grazie a questa nuova rotta marina s'incrementano le relazioni commerciali ed economiche con l'Egitto, che diviene il perno dei collegamenti via mare. Questa crescita porta, inoltre, alla costruzione di una moderna rete ferroviaria, di un servizio postale e alla riforma del sistema doganale. Com'è noto, per celebrare l'evento viene commissionata proprio a un italiano l'ideazione di un'opera lirica degna della grandezza dell'operazione: l'incarico viene dato a Giuseppe Verdi che compone l'Aida, rappresentata per la prima volta all'Opera del Cairo nel 1871. E da quel momento che la presenza degli europei in Egitto diviene massiccia e se, da un lato, porta investimenti e innovazioni, dall'altro condiziona la vita politica e culturale del paese, suscitando anche il malcontento dei nazionalisti.
  "In realtà le relazioni commerciali culturali e politiche tra Italia e l'Egitto hanno un'origine lontana, risalente addirittura ai tempi del Medioevo, quando i mercanti delle repubbliche marinare stringono rapporti con le sponde del mar Mediterraneo grazie a una fitta rete di scambi. Gli italiani sono costantemente presenti lungo le coste del Levante e dell'Egitto settentrionale dove vi erano molte basi commerciali europee e, fin dal XII secolo, vengono stipulati importanti contratti tra l'Impero ottomano e le potenze europee chiamati "capitolazioni" Questi contratti, che permettono il godimento di alcuni privilegi, rimangono in vigore in Egitto fino al 1937, fino a quando, praticamente, la giustizia viene amministrata dai cosiddetti tribunali "misti", in cui l'italiano viene considerato una sorta di lingua franca per le questioni commerciali e diplomatiche."

  L'AUTRICE – Dora Marchese è docente di Lettere nella scuola secondaria, è dottore di ricerca in Filologia moderna e in Lessicografia e semantica del linguaggio letterario europeo presso il DISUM dell'Università di Catania ed è abilitata all'insegnamento universitario in Letteratura italiana e in Critica letteraria.

  INDICE DELL'OPERA - Nota introduttiva, di Christian Greco – Prefazione, di Lorenzo Braccesi – Presentazione - 1. «Dalle Alpi alle Piramidi»: cultura, società e politica (Tra colonialismo e nazionalismo - Viaggi e viaggiatori in Egitto - Dal mito dell'Egitto all'egittologia - Dall'egittologia all'egittomania - Gli italiani in Egitto) - 2. L'Egitto narrato: poeti, prosatori e viaggiatori (L'Egitto eroico-esotico - Giuseppe Regaldi: il viaggiatore patriota - L'Egitto sincretico e il culto per l'antico di Emilio Salgari) - 3. L'altra metà dell'Egitto (L'Egitto al femminile - Amalia Nizzoli: una pioniera italiana in Egitto - Aleksandrinke: l'altra faccia dell'Egitto - Il mondo levantino di Fausta Cialente fra narrativa e impegno politico) - 4. L'Egitto in Sicilia (Sponde nel Mediterraneo - L'antico Egitto a Catania - "Trame" d'Egitto: il conte di Cagliostro) - 5. L'Egitto vissuto: Ungaretti e Marinetti (Ritorno alla terra natale - Il Quaderno egiziano di Ungaretti: il reportage di uno «straniero» in un paese «estraneo» - «Verso un punto fermo di contemplazione»: il fascino dell'Egitto per Marinetti) - 6. L'Egitto anarchico (L'anarchismo italiano nell'Egitto coloniale - Tra il deserto e il mare... l'Egitto di Enrico Pea - L'Egitto «Patria d'elezione» di Leda Rafanelli) - Bibliografia