L’Italia e la politica internazionale Stampa E-mail

Emidio Diodato - Federico Niglia

L'Italia e la politica internazionale
Dalla Grande Guerra al (dis-)ordine globale


Carocci Editore, pagg.128, € 13,00

 

diodato italia  IL LIBRO – Ultima tra i grandi paesi europei o forse prima tra i piccoli, nel Novecento l'Italia ha vissuto vicende altalenanti. Potenza vincitrice all'indomani della Grande Guerra, fu relegata al ruolo di ex nemico al termine del secondo conflitto mondiale. L'avvio dell'età repubblicana ha segnato la rinascita del paese, ma la fine del bipolarismo ha aperto una stagione d'incertezza tra attivismo e rischio dell'irrilevanza. In un mondo ricco di contrasti e contraddizioni, occorre saper cogliere l'evoluzione di lungo periodo dell'azione internazionale dell'Italia. Emerge così che gli Stati Uniti sono diventati uno dei tanti amici di cui il paese si circonda. Il Mediterraneo contribuisce in modo incerto a definire le coordinate della sua politica euro-atlantica. Il tutto mentre l'Europa rimane il principale e problematico punto di riferimento. Saremo capaci di orientarci, come paese ma anche come "popolo", in un sistema internazionale sempre più disordinato?
  Questo libro fornisce una lettura originale dell'evoluzione di lungo periodo dell'azione internazionale dell'Italia. In particolare, è oggetto di riflessione il rapporto tra l'Italia e tre grandi aree di riferimento: quella europea, quella statunitense e quella mediterranea. Le prime due rappresentano poli politici di attrazione per il Paese, mentre la terza ne identifica la collocazione spaziale. Si è soliti pensare la politica estera italiana con un approccio multidimensionale che cerca di proiettare il Paese in queste tre realtà, il che è peraltro vero. Questa è però l'occasione per ragionare anche sul senso che Europa, Stati Uniti e area del Mediterraneo hanno per l'Italia, superando l'immagine oleografica che vede questi tre mondi come sempre "conciliabili". Contrariamente all'interpretazione dominante, gli Autori sostengono che l'Italia è innanzi tutto una potenza europea e, in subordine, una potenza atlantica. La ragione non va ricercata tanto negli interessi che questi mondi soddisfano, bensì nell'effettiva capacità dell'Italia di "comprendere" e "accettare" le proposte politiche che vengono da Europa e Stati Uniti. Inoltre, sostiengono che il Mediterraneo ha, in realtà, un senso secondario per l'Italia. Il motivo è che, a differenza dell'Europa, il Mediterraneo non offre all'Italia un modello di riferimento per il suo sviluppo interno, ma è solo un tramite fra la sua proiezione europea e quella internazionale.

  DAL TESTO – "In tutti gli anni della prima fase repubblicana, il collegamento tra popolo e politica estera è stato piuttosto formale e stereotipato in Italia. Sebbene gli italiani continuassero ad appassionarsi e a scontrarsi sulla politica estera - lo avevano fatto per la prima volta in occasione della ratifica del Patto atlantico e l'avrebbero fatto ancora negli anni Ottanta in occasione della crisi degli euromissili -, la partecipazione dell'elettorato e dell'opinione pubblica al dibattito sulla politica estera fu incostante e assunse toni spesso retorici. Ai due partiti maggiori risultava più agevole sottrarre la politica estera dal dibattito corrente o lasciare il confronto sul piano ideologico della contrapposizione tra blocchi. Questo stato di cose non solo precluse, conclusa la Guerra Fredda, l'emergere di un dibattito qualificato sull'azione internazionale del paese, ma ha anche favorito quella "deriva tecnocratica" che ha condotto l'Italia ad aderire senza che vi fosse piena consapevolezza, ai nuovi standard monetari dell'Unione Europea."

  GLI AUTORI – Emidio Diodato è professore di Politica internazionale all'Università per Stranieri di Perugia. Federico Niglia è ricercatore di Storia delle relazioni internazionali all'Università per Stranieri di Perugia.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - 1. Cosa intendete fare a Roma? (Cosmopolitismo e altri miti - Popolo, nazione e politica estera - Alleati necessari) - 2. Il primato geopolitico (Mussolini scatenato? - La marcia all'Oceano - Roma antica sul mare - Propaganda e sconfitta bellica) - 3. Discorso sull'Europa (Le ceneri del dopoguerra - L'ancoraggio all'Europa - Come fare? - Il tempo degli euroscetticismi) - 4. L'amico americano (Ignoranza, interesse, incongruenza - Un'America differente - L'ultima ideologia - Alla corte di Trump) - 5. Intermezzo mediterraneo (Una crisi di identità - Il vincolo rovesciato) - 6. Parlamento, popolo e politica estera (Anticamera del popolo o barriera al populismo? - L'anello mancante - Un viaggio di andata e ritorno) – Conclusione – Bibliografia - Indice dei nomi