H. Come Hitler vedeva i suoi tedeschi Stampa E-mail

Johann Lerchenwald

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Come Hitler vedeva i suoi tedeschi


Jouvence Edizioni, pagg.245, € 18,00

 

lerchenwald h  IL LIBRO – In questo romanzo, Adolf viene descritto fino all'età di trent'anni come un soggetto un po' nevrotico, sì, ma per il resto normale. Normale, non comune. Perché, nonostante i suoi limiti, mostra di possedere quelle caratteristiche che Thomas Mann fu costretto suo malgrado a riconoscergli in "Fratello Hitler": le caratteristiche che solitamente contraddistinguono l'artista. E a farlo diventare quello che infine diverrà non saranno solo e in primo luogo le predisposizioni personali o le circostanze storiche, ma i Tedeschi, con quella miscela unica di stolta fede nell'autorità e presunto idealismo che dei piccolo-borghesi ignari fece dei criminali esecutori di ordini.
  Tutti gli elementi essenziali su cui poggia la trasfigurazione letteraria non sono in ogni caso immaginari, ma rigorosamente documentati. E, se l'autore ha voluto, in certi momenti, accentuare un poco la coscienza che Hitler ha di sé e della sua situazione, questo artificio serve unicamente a far meglio risaltare la tragica simbiosi tra il dittatore e le masse.
  "L'approccio di Johann Lerchenwald, nuovo e rivelatore – scrive Franco Cardini nella Presentazione -, non è in ogni caso quello dello storico. Pescando in un gran mare di fatti documentati, con il suo intuito artistico ci fornisce un Hitler umanamente comprensibile, che si può seguire passo per passo nel suo divenire e che di conseguenza risulta vero. Vero perché l'esperienza di vita e la conoscenza di se stesso permettono all'autore d'immedesimarsi con l'oggetto della sua narrazione. "Nihil humanum a me alienum puto", diceva Felix Krull nel romanzo di Thomas Mann, parafrasando il latino Publio Terenzio."

  DAL TESTO – "Aveva ormai trent'anni e conosciuto a sufficienza la vita. Di grandi rivelazioni non ne avrebbe più avute. Bisognava quindi farlo fruttare, quel tesoro d'esperienze che aveva accumulato.
  "Un pittore famoso non lo sarebbe mai divenuto. Non importava se a causa di condizioni avverse o per mancanza di talento. E tornare, dopo quattro anni di guerra, a sbarcare il lunario vendendo acquarelli di monumenti famosi era impensabile.
  "D'altra parte, l'epoca della sua appartenenza all'esercito stava per concludersi: il Comando Investigativo sarebbe stato presto sciolto. Essendogli rimasto l'ambiente militare sempre estraneo, questo in fondo non lo disturbava, ma in pratica sarebbe finito per strada.
  "Bisognava quindi decidersi. E quanto più avvertiva di questa necessità, tanto più lo tormentava l'enigma di come far uscire la DAP dalla completa insignificanza.
  "Da ragazzo si era infiammato per la figura di Rienzi, conosciuta attraverso l'opera di Wagner, e aveva vagheggiato di poter diventare lui stesso, un giorno, un tribuno della plebe. Ma a teatro tutto era facile. Il popolo maltrattato riconosceva il suo salvatore e lo seguiva senza tante storie, mentre lui avrebbe dovuto magari parlare a quindici colleghi di Drexler, in fondo senza neanche sapere cosa raccontar loro.
  "Nella sua disperazione, fu più volte tentato di mandare a monte tutto e di ritirarsi. Finché una voce interna non cominciò a sussurrargli che bastava cominciò a sussurrargli che bastava cominciare... cominciare... e il resto sarebbe venuto da sé."

  L'AUTORE – Johann Lerchenwald, di padre tedesco e madre austriaca, ha vissuto a lungo in Italia. Ha compiuto studi filosofici e il traduttore letterario e autore di romanzi e saggi, tra cui "Elogio della sincerità" (2016), "Vent'anni prima" (2012), "Diario di un cameriere ovvero usi e costumi dei Germani" (2009).

  INDICE DELL'OPERA – L'ignoranza (e la stoltezza) non risparmia dalla pena – Presentazione, di Franco Cardini – I – II – III – IV – V – VI – VII – VIII – IX – X - XI – XII – XIII – XIV – XV – XXVI – XVII – XVIII – XIX – XX - XXI – XXII – XXIII – XXIV – XXV – XXXVI – XXVII – XXVIII – XXIX – XXX - XXXI – XXXII – XXXIII – XXXIV – XXXV – XXXVI – XXXVII – XXXVIII – Elenco dei testi consultati