La cultura del narcisismo Stampa E-mail

Christopher Lasch

La cultura del narcisismo
L'individuo in fuga dal sociale in un'età di disillusioni collettive


Neri Pozza, pagg.304, € 18,00

 

lasch narcisismo  IL LIBRO – Alla fine degli anni Settanta, dopo aver pubblicato una serie di libri dedicati alla crisi del liberalismo, Christopher Lasch dà alle stampe La cultura del narcisismo, l'opera che annuncia il tramonto dell'uomo economico e l'avvento di un nuovo tipo di uomo: il narcisista.
  A distanza di più di quarant'anni dalla sua pubblicazione, il libro non soltanto non cessa di parlarci, ma svela forse soltanto ora la sua piena attualità.
  Mescolando analisi psicologica, sociologica, letteraria e filosofica, Lasch ritrae l'uomo che appartiene alla nostra epoca, l'epoca della fine dell'etica del lavoro e della fiducia nel progresso sociale. Il narcisista, che ne emerge, non è un mero egoista in preda a uno stato mentale per cui il mondo non è altro che lo specchio dell'Io, ma un essere perseguitato dall'ansia, tutt'altro che pago di sé. Esige una gratificazione immediata e vive, perciò, in uno stato di inquietudine e di insoddisfazione perenne. Superficialmente tollerante, è in realtà privo di ogni solidarietà e vede in ciascuno un rivale con cui competere. Si ritiene affrancato dai tabù, e non ha tuttavia alcuna serenità sessuale. Loda il rispetto delle norme e dei regolamenti, ma nella segreta convinzione che non si applichino nei suoi confronti. Non ha interesse per il futuro, e nemmeno per il passato, che gli appare come un insieme di modelli superati, con mode e atteggiamenti antiquati. Vive, così, in un mondo dell'eterno presente che rispecchia pienamente la miseria della sua vita interiore, un mondo che fa della nostalgia «un prodotto commerciale del mercato culturale» e che «rifiuta immediatamente l'idea che in passato la vita fosse, per certi aspetti rilevanti, migliore di quella d'oggi».
  L'uomo economico dell'etica del lavoro è stato, insomma, sostituito da un tipo d'uomo che presenta tutti i tratti di un narcisismo patologico, un narcisismo che permea a tal punto la società contemporanea che l'unica speranza sembrerebbe quella di riuscire a sopravvivere al suo crollo.
  Per Lasch, tuttavia, la volontà di costruire un mondo migliore non è affatto estinta. Continua a sussistere insieme a sopravvivenze di tradizioni locali e iniziative collettive che hanno solo bisogno della prospettiva di «una nuova società, una società decente, per riconquistare nuovo vigore».

  DAL TESTO – "Il narcisista non ha interesse per il futuro, in parte perché il passato lo interessa pochissimo. Incontra grosse difficoltà a interiorizzare le esperienze felici o a crearsi un patrimonio di ricordi cari a cui attingere negli ultimi anni della sua vita, che anche nelle migliori condizioni portano tristezza e dolore. In una società narcisistica - una società che mette in crescente risalto e incoraggia le caratteristiche narcisistiche - la svalutazione culturale del passato non riflette soltanto la miseria delle ideologie prevalenti, che hanno perso il controllo della realtà e abbandonato il tentativo di dominarla, ma anche la miseria della vita interiore del narcisista. Una società che ha fatto della «nostalgia» un prodotto commerciale del mercato culturale rifiuta immediatamente l'idea che in passato la vita fosse, per certi aspetti rilevanti, migliore di quella d'oggi. Avendo banalizzato il passato identificandolo con modelli di consumo superati, con mode e atteggiamenti antiquati, la gente oggi guarda con insofferenza chi si richiama al passato per discutere seriamente sulla situazione attuale, o tenta di usarlo come metro di giudizio del presente. Il paradigma critico contemporaneo vede automaticamente in ogni riferimento al passato una espressione di nostalgia. Come ha osservato Albert Parr, questo atteggiamento «esclude ogni possibilità di accumulazione di conoscenza e di valori maturati attraverso l'esperienza personale, in quanto tali esperienze si collocano inevitabilmente nel passato, nei limiti quindi della nostalgia»."

  L'AUTORE – Christopher Lasch (1932-1994) è stato uno dei maggiori storici delle idee del Novecento. Tra le sue numerose opere ricordiamo: "La cultura del narcisismo" (Bompiani, 1981), "Il paradiso in terra. Il progresso e la sua critica" (Neri Pozza, 2016), "La rivolta delle élite" (Neri Pozza, 2017) e "L'io minimo" (Neri Pozza, 2018).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - 1. Il movimento di autocoscienza e l'invasione sociale del sé (La perdita del senso del tempo storico - La sensibilità terapeutica - Dalla politica all'auto-analisi - Confessione e anticonfessione - Il vuoto interiore - La critica progressista del culto del privato - La critica del culto del privato: Richard Sennett e il declino dell'«uomo pubblico») - 2. La personalità narcisistica del nostro tempo (Il narcisismo come metafora della condizione umana - Psicologia e sociologia - Il narcisismo nella letteratura clinica recente - Influenze sociali sul narcisismo - La prospettiva dei rassegnati) - 3. Da Horatio Alger all'allegro imbroglione: evoluzione delle modalità del successo (Il significato originario dell'etica del lavoro - Dall'«autoformazione» all'avanzamento personale per mezzo di «immagini vincenti» - L'eclisse dei risultati individuali - L'arte della sopravvivenza sociale - L'apoteosi dell'individualismo) - 4. La banalità della pseudoconsapevolezza di sé: teatralità della politica e dell'esistenza quotidiana (La propaganda dei beni di consumo - Verità e credibilità - Pubblicità e propaganda - Politica come spettacolo - Radicalismo come teatro di strada - Il culto degli eroi e l'idealizzazione narcisistica - Il narcisismo e il teatro dell'assurdo - Il teatro della vita quotidiana - Distacco ironico come evasione dalla routine - Nessuna via d'uscita) - 5. Il deterioramento dello sport (Lo spirito ludico contro la smania di esaltazione nazionale - L'«homo ludens» di Huizinga - La critica dello sport - La banalizzazione dello sport - Imperialismo e culto del sacrificio - Lealtà di gruppo e competizione - Burocrazia e «lavoro di squadra» - Sport e industria dello spettacolo - Tempo libero come evasione tra i sessi) - 6. Scolarizzazione e nuovo analfabetismo (Il diffondersi dell'inebetimento - L'atrofizzazione della competenza - Origini storiche del sistema scolastico moderno - Dalla disciplina industriale alla selezione della forza lavoro - Dall'americanizzazione alla «preparazione alla vita» - L'istruzione fondamentale contro l'istruzione per la difesa dello Stato - Il movimento per i diritti civili e la scuola - Pluralismo culturale e nuovo paternalismo - La nascita dell'università polivalente - La cultura «elitaria» e i suoi critici - La mercificazione dell'istruzione) - 7. La socializzazione della riproduzione e il crollo dell'autorità (La «socializzazione dei lavoratori» - Il tribunale dei minori - L'educazione dei genitori - Permissività rivisitata - Il culto dell'autenticità - Ripercussioni sul piano psicologico del trasferimento delle funzioni - Narcisismo, schizofrenia e famiglia - Il narcisismo e il «padre assente» - La rinuncia all'autorità e le metamorfosi del super-io - Il rapporto della famiglia con le altre agenzie di controllo sociale – I rapporti umani sul lavoro: la fabbrica come una famiglia) - 8. La fuga dal sentimento: sociopsicologia della guerra dei sessi (La banalizzazione delle relazioni personali - Lo scontro fra i sessi: la sua storia sociale - La «rivoluzione» sessuale - Stare insieme - Il femminismo e l'intensificazione delle ostilità - Strategie di adattamento – La donna castratrice nelle fantasie maschili - Uomini e donne sotto il socialismo) - 9. Prolungamento della vita: un credo frantumato (Lo spettro della vecchiaia - Narcisismo e vecchiaia - La teoria sociale dell'invecchiare: «crescita» come obsolescenza programmata - La teoria biologica dell'invecchiamento) - 10. Paternalismo senza padre (I nuovi e i vecchi ricchi - L'élite dirigenziale e professionale come classe dominante - Progressismo e nascita del nuovo paternalismo - La critica liberale e lo Stato assistenziale - La dipendenza dalla burocrazia e il narcisismo - La critica conservatrice della burocrazia) – Note - Indice dei nomi