Sei lezioni di economia Stampa E-mail

Sergio Cesaratto

Sei lezioni di economia
Conoscenze necessarie per capire la crisi più lunga (e come uscirne)
Nuova edizione


Diarkos, pagg.444, € 19,00

 

cesaratto seilezioni  IL LIBRO – Da Adam Smith al mercantilismo tedesco, questo libro intreccia la teoria economica alle drammatiche vicende della crisi europea, dell'euro, del declino del nostro Paese. Muovendo dalle teorie di Sraffa e Keynes e da una visione moderna della moneta, mostra la debolezza della teoria dominante e la natura conservatrice della costruzione europea. Senza ottimismo della volontà, ma come testimonianza della ragione, il volume indica la possibilità, persino in quest'Europa, di implementare politiche economiche e fiscali più soddisfacenti.
  Il libro ha avuto un ottimo risultato di mercato, con tre ristampe. Questa riedizione non apporta cambiamenti strutturali all'impianto originario. Numerose sono tuttavia le piccole integrazioni volte a chiarificare e completare gli argomenti. Alla prima lezione è stato aggiunto un approfondimento relativo alla "trasformazione dei valori in prezzi" in Marx anche in relazione a Sraffa.
  Obiettivo del libro è anche quello di dotarsi degli strumenti per comprendere la crisi europea e per criticare le politiche economiche adottate in Europa negli anni trascorsi.
  Le prime tre lezioni sono finalizzate a presentare in termini accessibili la scuola eterodossa più rigorosa e completa - quella che si rifà alla lezione di Piero Sraffa, l'amico di Antonio Gramsci e di Wittgenstein a cui Keynes offrì rifugio a Cambridge per sfuggire al fascismo – e confrontarla con l'approccio dominante.
  Attraverso la quarta lezione dedicata alla moneta e in particolare alla sua concezione "endogena" che accomuna economisti eretici e banchieri centrali, ci si avvicina alle politiche economiche, e in particolare a quelle monetarie, adottate in Europa dal 2008. Le politiche monetarie sono state le uniche veramente operose per contrastare la crisi, seppur con molti ritardi in particolare all'apice della crisi nel 2010-12, successivamente compensati dall'attivismo di Mario Draghi.
  Le ultime due lezioni sono destinate a rendere accessibili i principali eventi che hanno riguardato l'Unione monetaria europea, e le ragioni che rendono difficilmente pensabile un serio cambiamento in direzione keynesiana del Vecchio Continente. Parte della quinta lezione è dedicata al caso italiano domandandosi come ha fatto un paese che nel secondo dopoguerra era giunto a recuperare gran parte dello svantaggio con l'Europa del nord a trovarsi oggi in una drammatica impasse. Alla base della crisi italiana v'è stata l'incapacità del paese di rendere armoniche le relazioni sociali interne e l'aver cercato di supplire a tale incapacità con il tentativo di importare la disciplina dall'estero attraverso regimi di cambio fissi.

  DAL TESTO – "Dall'avvio del Quantitative Easing l'economia europea ha visto una fase di ripresa, ma con differenze significative fra i Paesi. L'Italia, in particolare, è risultata il fanalino di coda. Più ligia di altri Paesi al rigore fiscale, l'Italia avrebbe necessità di una forte ripresa della domanda interna. Questo sarebbe possibile se la Banca Centrale Europea e forme di mutualizzazione europea del debito assicurassero un pieno sostegno ai titoli di Stato italiani abbassandone il rendimento al livello tedesco, ciò che consentirebbe una moderata politica di spesa in disavanzo senza aggravare il già elevato rapporto debito pubblico / PIL. In assenza della possibilità di svalutare la propria moneta, sarebbe anche necessario all'Italia una forte espansione europea tirata dalla Germania."

  L'AUTORE – Sergio Cesaratto è fra i più noti economisti critici internazionali. Ha studiato alla Sapienza, dove ha conseguito il dottorato, e all'Università di Manchester. È̀ professore ordinario di Politica monetaria e fiscale dell'Unione Economica e Monetaria europea e di Economia internazionale all'Università di Siena. Ha pubblicato sulle principali riviste eterodosse internazionali e si è occupato, fra l'altro, di teoria della crescita, economia delle pensioni, economia monetaria e crisi europea. Da sempre legato all'impegno civile, è stato fra i primi a denunciare il contributo della moneta unica, con la connivenza della politica italiana, al degrado economico e civile che si è abbattuto sul nostro Paese. Suoi interventi sono apparsi su diversi quotidiani; il suo blog è politicaeconomiablog.blogspot.it.

  INDICE DELL'OPERA - Glossario dei principali acronimi - Introduzione alla nuova edizione - Introduzione alla prima edizione - Prima lezione. La teoria del sovrappiù (1. Il sovrappiù classico - 2. In principio fu il sovrappiù - 3.Dal Neolitico a Schäuble - 4.Il Minotauro globale e quello europeo - 5. Adam Smith, il liberista eretico - 6. Il prezzo della lotta di classe - 7. Ricardo il vizioso - 8. Ricardo l'agrimensore - 9. Ricardo il Laburista - 10. Ricardo il criminale - 11. Ricardo l'anti-keynesiano - 12. Marx il ricardiano - 13. La teoria del valore-lavoro lavora male - 14. Sraffa il simultaneo - 15. Gli orfanelli del valore-lavoro - 16. Marx in crisi - 17. Il proletariato non ha nazione... – Approfondimento. Marx il trasformista (da Marx a Sraffa)) - Seconda lezione. Economia marginale (1. La parabola dell'economia critica - 2. Marginale, anzi dominante - 3. Domande utili e curve avvenenti - 4. Offerte disutili e curve rigide - 5. A ciascuno il suo - 6. Il migliore dei mondi è possibile - 7. Il ruolo marginale della moneta - 8. La storiellina di Friedman - 9. Tiro alla fune - 10. Le due sfide al marginalismo - 11. Dove andiamo?) - Terza lezione. La teoria generale di Keynes fa ottant'anni: pochi o tanti? (1. Keynes, uno e trino - 2. Keynes il copernicano - 3. Spiegamelo ancora Gardner - 4. L'uovo o la gallina - 5. Keynes l'evangelico - 6. Zuppa o pan bagnato - 7. Implicazioni di politica economica - 8. Keynes il depresso - 9. Keynes in trappola - 10. Keynes il riassorbito – Approfondimento. Dei pani e dei pesci) - Quarta lezione. La moneta e il vincolo estero (1. Quell' oggetto oscuro di desiderio - 2. Siamo in riserva, torniamo al deposito - 3. Keynes l'endogeno - 4. Apriamoci e tiriamo un bilancio - 5. Il vincolo estero - 6. È maleducato dire «chi se ne importa» - 7. Facciamo i conti - 8. Un mondo di "buffi" - 9. Originale quel peccato - 10. Paesi monetariamente sovrani possono svicolare dal vincolo?) - Quinta lezione. La congiuntura più lunga (1. Le occasioni mancate - 2. L'Italietta argentina - 3. Il compromesso storico - 4. Il magone del '77 - 5. Il golpe bianco - 6. La trappola - 7. Una crisi sudamericana - 8. Il ciclo di Frenkel alla Vuelta - 9. SuperMario - 10. Il mercantilismo monetario - 11. L'Europa può cambiare? - 12. L'Italia francescana) - Sesta lezione. La liquidità di Draghi (1. Una banca centrale non convenzionale - 2. Tassi in corridoio - 3. La Santa Barbara non convenzionale: 2008-2009 - 4. Ipocrisie, pasticci e trucchi monetari: 2010-2011 - 5. L'acronimia aumenta: 2012-2013 - 6. L'arcano di TARGET2 - 7. Il significato dell'austerità - 8. Dragon of last resort - 9. La deflazione isterica: 2014 - 10. Aspettando Qedot: 2015-2016 - 11. Fantasie quantitative - 12. QE e TARGET2, ovvero della Buba che compra titoli di Stato italiani - 13. I tassi negativi (wonkish, da secchioni) - 14. Ch€rnobyl - Approfondimento A. L'organetto di Draghi - Approfondimento B. Lo strano caso di TARGET2) – Epilogo - Indice dei nomi