Hereford Stampa E-mail

Flavio Giovanni Conti

Hereford
Prigionieri italiani non cooperatori in Texas


il Mulino, pagg.488, € 28,00

 

conti hereford  IL LIBRO – Dei militari italiani catturati dagli Alleati fra il 1940 e il 1943 51mila furono trasferiti in prigionia negli Stati Uniti. Dopo l'armistizio, in assenza di precisi ordini militari, non tutti i prigionieri accettarono di cooperare con gli americani, per fedeltà al fascismo o per altre convinzioni politiche. Tremila non cooperatori furono concentrati a Camp Hereford, in Texas. Sulla base di una ricchissima documentazione in gran parte inedita, il libro ricostruisce per la prima volta la storia di questo speciale campo, la vita e le complesse vicende dei prigionieri. Vari personaggi poi famosi furono internati a Hereford, da Alberto Burri che cominciò allora il suo percorso artistico a Giuseppe Berto che scrisse lì il suo primo romanzo «Il cielo è rosso», al magistrato scrittore Dante Troisi, a vari giornalisti e politici di destra e di sinistra.
  Dall'analisi emerge un quadro composito e differenziato. Tra i prigionieri non cooperatori di Hereford vi erano effettivamente quelli che nutrivano forti sentimenti fascisti, anche per la presenza di un folto gruppo di ex combattenti della Repubblica Sociale Italiana, ma molti altri avevano posizioni politiche variegate, che andavano da quelle comuniste a quelle monarchiche, passando per quelle socialiste, repubblicane e liberali. Nella maggior parte dei casi la scelta di non cooperare fu motivata da una questione di coerenza, in quanto i prigionieri non potevano collaborare con il nemico, a meno che non ricevessero ordini in tal senso, ma il governo italiano non assunse mai una posizione ufficiale netta rispetto alla collaborazione proposta dagli americani.
  "Con questo lavoro – scrive Enzo Orlanducci (Presidente dell'Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia) nella Prefazione -, che rappresenta il primo studio storico completo su Hereford, Conti aggiunge un importante tassello alla conoscenza della prigionia dei soldati italiani nella seconda guerra mondiale.
  "Di fronte alla progressiva e ineluttabile scomparsa dei testimoni, questo libro cin conferma la necessità di intensificare la ricerca scientifica basata sulle fonti di archivio, in modo che essa permetta di fornire un quadro il più possibile oggettivo e attendibile delle vicende storiche studiate."

  DAL TESTO – "Hereford rappresentò un caso speciale per varie ragioni: la particolare composizione del campo, interamente costituito da non cooperatori e prevalentemente da ufficiali, la presenza di forti connotazioni ideologiche e di molte spiccate personalità tra i prigionieri, che nel fermento drammatico della prigionia trovarono la spinta vitale per maturare umanamente e scoprire in se stessi talenti e attitudini non comuni. Non fu un caso se molti di loro nel dopoguerra si affermarono in vari campi della cultura e della società, anche oltre i confini nazionali. I loro nomi costellano tutta la trattazione ed è inutile ripeterli, ma citiamo ancora una volta per tutti loro due prigionieri che a Hereford rivelarono le loro eccezionali vocazioni artistiche e letterarie: Alberto Burri e Giuseppe Berto."

  L'AUTORE – Flavio Giovanni Conti ha pubblicato con il Mulino «I prigionieri di guerra italiani 1940-1945» (1986), «I prigionieri italiani negli Stati Uniti» (2012) e «Prigionieri di guerra italiani in Pennsylvania 1944-1945» (con A.R. Perry, 2018).

  INDICE DELL'OPERA - Presentazione, di Enzo Orlanducci – Introduzione - I. Dalla guerra alla prigionia negli Stati Uniti - II. Hereford: costruzione del campo e arrivo dei prigionieri italiani - III. Dalla fame all'abbondanza IV. La divisione tra cooperatori e non cooperatori - V. La bastonatura degli ufficiali prigionieri - VI. Un campo difficile da gestire - VII. Il lavoro dei non cooperatori - VIII. Arte, cultura e politica a Hereford - IX. Studio e indottrinamento - X. Attività ricreative e sportive - XI. L'assistenza medica - XII. La religione nella vita del campo - XIII. La corrispondenza - XIV. Molte fughe senza successo - XV. I casi di morte tra i prigionieri - XVI. Dall'abbondanza alla fame - XVII. La «fame» di Hereford diventa un caso politico - XVIII. Proteste e punizioni - XIX. Cooperare nella guerra contro il Giappone? - XX. I prigionieri artisti e la chiesa St. Mary's a Umbarger - XXI. Luci e ombre degli ultimi mesi di prigionia - XXII. Il rimpatrio tardivo - XXIII. Il viaggio e l'arrivo in Italia - XXIV. L'eredità di Camp Hereford - XXV. Saranno famosi... I reduci di Hereford nel dopoguerra – Conclusioni - Sigle e abbreviazioni – Appendici (1. Elenco degli ufficiali italiani prigionieri a Camp Hereford - 2. Militari americani presenti in vari periodi a Camp Hereford - 3. Militari americani addetti al campo dei prigionieri italiani di Hereford a dicembre 1944 e gennaio 1945 - 4. Lettere inedite di Giuseppe Berto ad Aurelio Manzoni del 1946 - 5. Cartolina postale e lettera inedite di Giuseppe Berto a Orfeo Spilaceto del 1961) – Note – Bibliografia - Indice dei nomi