Ettore Bernabei. Il primato della politica Stampa E-mail

Piero Meucci

Ettore Bernabei
Il primato della politica
La storia segreta della DC nei diari di un protagonista


Marsilio Editori, pagg.384, € 17,00

 

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  Il nome di Ettore Bernabei è strettamente legato alla televisione di Stato, la Rai, che ha gestito per tredici anni. Ma egli è stato anche "uno dei personaggi cerniera della Democrazia cristiana", nel cui schieramento interno fu "uno degli interpreti e sostenitori principali del pensiero e dell'azione di Giorgio La Pira".

  Per quasi trent'anni (dal 1956 al 1984), Bernabei tenne dei diari che il giornalista Piero Meucci presenta al pubblico in questo libro per la prima volta.

  Dai diari emerge in particolare il "lavoro di tessitura" svolto da Bernabei "sia all'interno della rete delle correnti e delle personalità del partito cattolico, fra le quali soprattutto Aldo Moro, sia fra quest'ultime e gli esponenti della gerarchia vaticana, dalla segreteria di Stato fino al sommo pontefice".

  Spesso le annotazioni dei diari assumono "il carattere di pezzi di cronaca che non mancano di alcuna delle caratteristiche della tecnica giornalistica: colore, testimoni, ambienti e personaggi".

  Ne sono un esempio le pagine dedicate all'incontro con Nasser al Cairo nel gennaio 1959: "Nasser risiede in una villetta di gusti borghesi arredata con brutti mobili di falso Novecento e di falso Luigi XVI. Vi si respira aria di famiglia. Sulla porta ci riceve un bambino dagli occhi neri e intelligenti. Questa classe dirigente a differenza della precedente non sta nei palazzi sontuosi e non ha amanti. Nasser ha voluto parlare con Fanfani solo su Israele...".

  Il 6 gennaio 1969 Bernabei riflette sulle proteste studentesche: "Ideatori di questo vastissimo movimento mondiale sono gli inglesi (fonte di ogni nequizia reazionaria), i finanziatori sono in Israele dove ormai si organizza una forma novella di nazismo". Guidato "da mente inglese con denari di Israele", il movimento "ha il compito 1. di scardinare e smitizzare tutte le sinistre comuniste e cattoliche per attrarre i giovani verso nuove sinistrissime laiche e 2. di estremizzare i movimenti studenteschi e operai in manifestazioni di piazza tali da suscitare una spontanea ondata di "reazione" nelle masse dei moderati".

  Dopo la scoperta degli elenchi della P2, il diarista annota: "C'è una tigre che dall'esterno ancora una volta punta alla destabilizzazione in Italia, con lo scopo primario di emarginare i cattolici. Si può arguire che sia mossa da ambienti di finanza protestante ed ebraica insofferenti di un'Italia pacifica e di uno sviluppo sotto la direzione dei cattolici che si avvalgono dell'alleanza con i socialisti. Forse mira a eliminare politicamente il centrosinistra per patrocinare soluzioni politiche più di destra".

  I diari di Bernabei – osserva Meucci – "sono una testimonianza diretta anche dell'universo dei valori che hanno ispirato l'intera vita" del loro autore.