Nietzsche on the road |
Paolo Pagani
IL LIBRO – È la mattina del 3 gennaio 1889, un giovedì freddo. Friedrich Nietzsche esce di casa in piazza Carlo Alberto a Torino. Ha 45 anni. Da dieci ha lasciato l'insegnamento a Basilea. È ormai un fugitivus errans, un filosofo errabondo e apolide. Lo slargo è affollato di ronzini e carrozze: d'un colpo lui lo traversa di corsa, poi si stringe al collo di un cavallo mogio malmenato da un vetturino, infine si accascia al suolo in lacrime. La follia gli ha sbriciolato la mente. Si spegne a Weimar, in Turingia, undici anni dopo, a mezzogiorno del 25 agosto 1900. Demente. Senza mai avere ripreso coscienza. Ma prima? DAL TESTO – "Fu tra il 1872 e il 1888, in soli sedici anni di attività, che Nietzsche divenne Nietzsche. Fu in quest'esile arco di tempo, in più di trenta località diverse, che scrisse la sua opera. Io ho dunque camminato con lui in più di trenta località diverse d'Europa e, stando al suo fianco per migliaia di chilometri, ho visto scaturire le folgori del suo pensiero da case in affitto, stanze d'albergo, gelidi ritiri in alta montagna o passeggiate solitarie in riva ai mari." L'AUTORE – Paolo Pagani ha studiato filosofia. Giornalista professionista, ha lavorato in periodici e quotidiani, ha lanciato startup digitali, ha guidato redazioni web, ultimo incarico caporedattore in una rete satellitare di notizie. Sposato, ha due figli e vive a Milano. Con Neri Pozza ha pubblicato in precedenza "I luoghi del pensiero. Dove sono nate le idee che hanno cambiato il mondo" (2019). INDICE DELL'OPERA – Premessa – Parte prima – 1. Dove tutto inizia e finisce – 2. Nietzsche diventa Nietzsche – 3. Jena repubblica degli spiriti liberi; Weimar nobile Firenze di Turingia – Parte seconda – 4. Senza patria, senza pace, senza salute – 5. La nuova visione del mondo – 6. L'antisemitismo del Lama, l'imprendibile Lou – Parte terza – 7. Il sole, l'Italia, la brama di Meridione – 8. La demenza di un antitedesco – Note - Bibliografia |