L'ipotesi dell'atomo primitivo Stampa E-mail

Georges Lemaȋtre

L'ipotesi dell'atomo primitivo
Saggio di cosmogonia
Traduzione e introduzione di Mauro Stenico


Fondazione Museo storico del Trentino, pagg.243, € 15,00

 

lemaitre ipotesi  IL LIBRO – Secondo la teoria del Big Bang, l'attuale costituzione dell'Universo è il risultato di un lento e graduale sviluppo a partire da una catastrofica esplosione di energia avvenuta, per ragioni ignote, fra 13 e 14 miliardi di anni fa. Da allora l'Universo si espande. Georges Lemaître (1894-1966), cosmologo e sacerdote belga, fu il primo a proporre una formulazione fisica dell'Universo dinamico. I suoi studi e l'analisi dei dati astrofisici, accompagnati da brillanti intuizioni e straordinarie capacità matematiche, lo condussero a ipotizzare che l'Universo fosse un tempo raccolto in un'entità primordiale, frammentatasi per decadimento spontaneo, denominata ‹atomo primitivo›. In questo volume, e preceduta da un'ampia introduzione, è proposta la traduzione italiana di una serie di contributi pubblicata da Lemaître fra il 1929 e il 1946; pur con i suoi limiti, può considerarsi come la progenitrice del paradigma cosmologico odierno.
  "L'ypothèse de l'atome primitif" fu pubblicato per la prima volta in Svizzera nel 1946. Il volume è costituito da un insieme di contributi pubblicati da Lemaître fra il 1929 e il 1945, arco temporale che consente di osservare lo sviluppo dell'ipotesi dell'atomo primitivo dalla formulazione iniziale alla maturazione completa.
  Vi compaiono, innanzitutto, una prefazione del filosofo e matematico svizzero Ferdinand Gonseth (1890-1975) e un'introduzione dello stesso Lemaître, che riporta buona parte dell'articolo sul quanto primordiale pubblicato in "Nature" nel 1931. Segue il testo della conferenza "La grandeur de l'espace" ("La grandezza dello spazio"), tenuta presso la Société scientifique de Bruxelles (Società scientifica di Bruxelles) il 31 gennaio 1929. L'Autore vi ripercorre alcune fra le tappe principali dell'allargamento progressivo della prospettiva umana sul Cosmo: dall'Universo essenzialmente limitato al Sistema solare e circondato dalla sfera delle stelle fisse, a un Cosmo immenso e in espansione.
  Nel saggio "Expansion" (1931), punto di partenza è lo studio della nebulosa di Kant-Laplace, uno stato della materia in equilibrio tra gravità e repulsione: un equilibrio precario, poiché una leggera variazione in aumento del raggio provocherebbe la vittoria della forza repulsiva. Segue quindi il testo della lezione pubblica "Évolution" tenuta il 15 dicembre all'Académie royale de Belgique (Accademia reale del Belgio), in cui Lemaître presenta la sua cosmogonia come una cosmogonia rapida, che non richiede migliaia di miliardi di anni.
  È poi la volta del testo della conferenza "Hypothèses cosmogoniques" (ipotesi cosmogoniche) tenuta il 10 gennaio 1945 presso la Société royale Belge de ingénieurs et des industriels (Società belga degli ingegneri e degli industriali).
  L'ultimo contributo, prima di un'appendice dedicata ai chiarimenti matematici, è il saggio che reca il titolo stesso dell'opera, "L'ypothèse de l'atome primitif", che è il testo di una conferenza tenuta a Friburgo (Svizzera) nel settembre del 1945. Esso costituisce il compendio globale di tutti i contributi precedenti.

  DAL TESTO – "Immaginiamo l'atomo primitivo come un'entità che riempie uniformemente lo spazio di raggio molto piccolo (atronomicamente parlando). Non vi è allora posto per degli elettroni superficiali, giacché in qualche modo l'atomo primitivo è un «isotopo di neutrone». Esso è concepito come qualcosa che non è esistito se non per un istante; è infatti instabile e, dal momento in cui inizia la sua esistenza, si disintegra in frammenti che si sbriciolano a loro volta. Tra i frammenti emergono elettroni, protoni, particelle alfa ecc. Ne risulta un aumento di volume: la disintegrazione dell'atomo è quindi accompagnata da un rapido aumento del raggio dello spazio, che i frammenti dell'atomo primitivo riempiono ancora uniformemente."

  L'AUTORE – Georges Lemaȋtre (Charleroi, 1894 – Lovanio, 1966) fu un astronomo e fisico belga. Sacerdote (1923), docente presso l'Università di Lovanio, elaborò una teoria dell'espansione dell'Universo sulla base della teoria della relatività generale e per primo formulò l'ipotesi sull'origine dell'Universo secondo la quale inizialmente tutta la materia sarebbe stata contenuta in una regione molto limitata. Membro dal 1936 della Pontificia accademia delle scienze, ne divenne presidente nel 1960.

  IL CURATORE - Mauro Stenico, nato a Trento nel 1983, laureato in Filosofia, si è specializzato in Comunicazione politica e Storia della scienza con un Dottorato di ricerca internazionale conseguito fra Trento e Francoforte sul Meno. Fulcri d'interesse delle sue ricerche sono la storia dell'astronomia, la filosofia della scienza e la filosofia teoretica. Fra le sue pubblicazioni più recenti si ricordano "La ragionevole creazione: cosmologia moderna, ideologie del XX secolo e religione" (Trento, 2015); "La meraviglia cosmica: saggezza divina e natura celeste" (Chieti, 2016) e "Dall'archè al Big Bang: Georges Edouard Lemaître e la grande narrazione cosmica" (Trento, 2017).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Mauro Stenico – Prefazione, di Ferdinand Gonseth - Introduzione – La grandezza dello spazio - Espansione - Evoluzione - Ipotesi cosmogoniche - L'ipotesi dell'atomo primitivo -
Le prime tre parole di Dio – L'espansione dell'Universo - Riferimenti bibliografici - Indice dei nomi