Altro che filantropi Stampa E-mail

Linsey McGoey

Altro che filantropi
Gli interessi della Fondazione Bill & Melinda Gates: come la carità è diventata un grande affare del secolo


Arianne Editrice, pagg.352, € 19,50

 

mcgoey filantropi  IL LIBRO – Il settore della beneficenza è una delle industrie in più rapida crescita nell'economia globale. Quasi la metà delle oltre 85.000 fondazioni private negli Stati Uniti sono nate negli ultimi due decenni. Questo diluvio di filantropia ha contribuito a creare un mondo in cui i miliardari esercitano più potere che mai sulla politica dell'istruzione, sull'agricoltura e sulla salute pubblica.
  In "Altro che filantropi", l'autrice e accademica Linsey McGoey mette sotto il microscopio questa nuova età dell'oro della filantropia, concentrandosi specificamente sulla Bill & Melinda Gates Foundation e offrendo offrendo ritratti fedeli della sua influenza in nazioni come Ghana e Stati Uniti, dove gli attivisti per il diritto alla salute e le associazioni dei genitori si dividono tra chi loda e chi invece critica fortemente le politiche dell'organizzazione.
L'Autrice esamina, inoltre, come nel giro di poco più di un decennio la Fondazione Gates abbia stravolto la pubblica istruzione negli Stati Uniti. Non manca anche un'analisi del ruolo della fondazione nel settore dell'agricoltura globale, laddove i tentativi di esportare le sementi e i fertilizzanti della Monsanto nei mercati africani sta animando proteste sia tra i semplici cittadini che tra i rappresentanti politici.
  Mentre le grandi organizzazioni di beneficenza sostituiscono i governi come fornitori di assistenza sociale e servizi primari alle persone, la loro generosità è tanto sospetta quanto ovviamente utilitaristica.
  Le multinazionali manipolano speculativamente il denaro generando proprio l'instabilità economica e la disuguaglianza sociale che paradossalmente le fondazioni caritatevoli dovrebbero poi risolvere, rendendosi quindi presentabili all'opinione pubblica per i propri profitti.
  Stiamo entrando in un'era surreale in cui gli ideali di uguaglianza e giustizia sociale dipenderanno dalla ipocrita generosità degli oligarchi della forma capitale?

  DAL TESTO – "I filantrocapitalisti di oggi paiono nutrire un'attrazione irresistibile per la parola "sociale". Costoro legano il termine a un ampio spettro di iniziative di carattere puramente commerciale, facendo passare l'idea che ciò renda le loro azioni accettabili da un punto di vista progressista. Ma questo corrisponde effettivamente alla realtà? Quali prove ci sono del fatto che nuove tendenze come l'impresa sociale, la microfinanza e gli investimenti in progetti afferenti a questo settore contribuiscano realmente ad alleviare la povertà, garantire maggiori opportunità nell'istruzione o avere accesso a migliori servizi sanitari? La risposta è: meno di quante possiate pensare."

  L'AUTRICE – Linsey McGoey è professoressa di Sociologia presso il Dipartimento di sociologia dell'Università dell'Essex. È riconosciuta a livello internazionale per il suo lavoro pionieristico nello sviluppo degli studi sull'ignoranza, un campo interdisciplinare incentrato sulla ricerca del ruolo strategico e del valore politico di quest'ultima negli scambi economici e nel dominio politico nel corso della storia. In questo ambito ha curato la redazione del "Routledge International Handbook of Ignorance Studies" con Matthias Gross. La sua ricerca sulla nuova filantropia si collega alla sua attenzione generale sul ruolo del potere e della conoscenza nella società contemporanea, con un'enfasi su come l'economico e il dominio aziendale influenzano il benessere e la disuguaglianza in tutto il mondo.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Enrica Perucchietti - Prefazione dell'Autrice all'edizione italiana – Introduzione. Guadagnarsi il paradiso col denaro - 1. Granduomini - 2. Teste da Ted – 3. I bastardi di Mandeville - 4. Speculatori formato famiglia - 5. Opera divina - 6. Perdonali, Bastiat – 7. Always Coca-Cola – Conclusione. Il dono egoista - Ringraziamenti - Indice analitico