Paisà, sciuscià e segnorine Stampa E-mail

Mario Avagliano - Marco Palmieri

Paisà, sciuscià e segnorine
Il Sud e Roma dallo sbarco in Sicilia al 25 aprile


il Mulino, pagg.504, € 26,00

 

avagliano paisà  IL LIBRO – È stato chiamato «l'altro dopoguerra» il periodo vissuto dall'Italia meridionale e Roma tra il luglio del 1943, quando gli alleati sbarcano in Sicilia, e il maggio del 1945, quando la guerra finisce. Un lungo periodo, segnato dal procedere lento della linea del fronte verso nord, con combattimenti accaniti, violenze, atti di resistenza. Ma anche un vitale, caotico, difficile ritorno alla pace e alla libertà. La presenza ingombrante degli alleati, il ritorno dei partiti, delle radio, della stampa libera, la voglia di normalità e di divertimento, e poi la fame, la prostituzione, il banditismo, le marocchinate, la criminalità. Attingendo a lettere, diari, corrispondenza censurata, relazioni delle autorità italiane e alleate, giornali, canzoni, film, il libro compone un racconto corale, colorato, curioso e in tanti dettagli inedito di quell'Italia che per prima si affacciava al dopoguerra.

  DAL TESTO – "Sulla situazione sociale dell'Italia liberata pesa anche la presenza di migliaia di sfollati e profughi, italiani e stranieri, che affollano la penisola. Famiglie senza casa si aggirano per le campagne, a piedi o con mezzi di fortuna. A queste si aggiungono i profughi slavi e gli ebrei liberati dai campi di internamento o sfuggiti alle misure di persecuzione. Già il 18 ottobre 1943 la Sotto-commissione per i profughi dell'Acc organizza un campo per ebrei e jugoslavi alla periferia di Palermo. Un altro campo istituito dall'Amg a Ferramonti di Tarsia in Calabria, viene ceduto alla Sotto-commissione in novembre. A Bari arrivano in sempre maggior numero profughi jugoslavi in fuga dall'occupazione tedesca e vengono ospitati in campi provvisori.
  "I profughi diventano un problema sempre più serio di cui gli Alleati, in collaborazione con il governo italiano, soprattutto a partire dal febbraio del 1944 sono costretti a farsi carico. Per i profughi italiani vengono individuati e approntati sette principali campi di raccolta, dotati di cucine economiche. Alla fine di marzo il numero totale dei profughi italiani ammonta a circa 60.000. Solo durante quel mese, circa 14.000 sfollati passano dalle zone di battaglia attraverso i campi di smistamento, dove vengono lavati, nutriti ed alloggiati; dopo aver ricevuto le cure mediche e lasciato le loro generalità vengono inviati nelle varie regioni dell'Italia meridionale e in Sicilia."

  GLI AUTORI – Mario Avagliano, giornalista e storico, collabora alle pagine culturali del «Messaggero» e del «Mattino». Tra i suoi libri: «Generazione ribelle. Diari e lettere dal 1943 al 1945» (Einaudi, 2006) e «Il partigiano Montezemolo» (Baldini & Castoldi, 2012).
  Marco Palmieri, giornalista e storico, ha pubblicato «L'ora solenne. Gli italiani e la guerra d'Etiopia» (Baldini & Castoldi, 2015). Insieme, con il Mulino hanno pubblicato «Vincere e vinceremo! Gli italiani al fronte» (2014), «L'Italia di Salò» (2016), «1948. Gli italiani nell'anno della svolta» (2018, Premio Fiuggi Storia), «Dopoguerra. Gli italiani tra speranze e disillusioni» (2019), «I militari italiani nei lager nazisti» (20212).

  INDICE DELL'OPERA - Abbreviazioni e sigle – Introduzione - I. Lo sbarco in Sicilia e il 25 luglio (1. Arrivano gli Alleati - 2. La caduta del fascismo - 3. Le prime stragi naziste e la reazione popolare - 4. La violenza dei liberatori - 5. La liberazione della Sicilia) - II. L'armistizio e la battaglia per Roma (1. L'8 settembre - 2. Gioia, speranza e disillusione - 3. Le incertezze della difesa di Roma e la fuga del re - 4. La prima battaglia della Resistenza - 5. L'ultimatum tedesco e la resa) - III. Lo sbarco a Salerno e in Puglia e la battaglia per Napoli (1. Operazione «Avalanche»: lo sbarco a Salerno - 2. La controffensiva dei tedeschi e la liberazione di Salerno - 3. Operazione «Slapstick»: lo sbarco in Puglia - 4. La debole resistenza della Sardegna - 5. La battaglia per Napoli) - IV. La ritirata tedesca tra stragi e rivolte (1. Stragi e rivolte in Puglia e Basilicata - 2. La Campania infelix - 3. I rastrellamenti - 4. La violenza continua) - V. La rivolta di Napoli e la resistenza al Sud (1. La liberazione di Napoli - 2. Gli altri episodi di resistenza in Campania - 3. La lunga resistenza dell'Abruzzo - 4. Il Molise tra resistenza ed eccidi) - VI. Da Brindisi capitale alla Svolta di Salerno (1. Il governo Badoglio - 2. I partiti - 3. Il Congresso di Bari - 4. La Svolta di Salerno - 5. Il fascismo clandestino - 6. I prigionieri fascisti) - VII. La liberazione di Roma e il governo del Cln (1. La mancata insurrezione e l'arrivo degli Alleati - 2. I festeggiamenti - 3. Il governo del Cln - 4. La scoperta delle Fosse Ardeatine e il caso Carretta) - VIII. Il dopoguerra povero dell'Italia liberata (1. Le macerie - 2. La fame - 3. La borsa nera - 4. Il caso di Napoli - 5. Roma dopo la liberazione - 6. Sfollati, profughi slavi ed ebrei in fuga) - IX. Il rapporto con gli Alleati (1. «Welcome» - 2. Il fascino degli americani, l'antipatia degli inglesi - 3. Violenza e mercato nero - 4. Requisizioni e razzie di opere d'arte - 5. Il recupero dei monumenti - 6. La delusione) - X. Sciuscià, segnorine, stupri e spose di guerra (1. Le «segnorine» - 2. Le violenze sessuali e le «marocchinate» - 3. Il dramma della Ciociaria - 4. Spose e figli di guerra) - XI. Le tensioni sociali e politiche e la criminalità (1. Le rivolte contadine - 2. I moti del pane e le altre proteste - 3. Le lotte per la terra e i decreti Gullo - 4. Il ruolo di mafia e camorra - 5. Il banditismo - 6. Il movimento separatista in Sicilia - 7. Il primo congresso del Mis e l'esercito clandestino) - XII. L'esercito del Sud, i volontari e il movimento «non si parte» (1. La riorganizzazione dell'esercito al Sud - 2. I Gruppi combattenti Italia - 3. Il Corpo italiano di liberazione - 4. La protesta contro i richiami alla leva - 5. I volontari) - XIII. Stampa, teatro, cinema e musica (1. La stampa libera - 2. La stampa dopo la liberazione di Napoli e Roma - 3. Le radio libere - 4. Dall'Eiar alla Rai - 5. Il cinema e il teatro - 6. La musica tra boogiewoogie e canzoni napoletane) – Epilogo – Note - Indice dei nomi