Storie di fuoco Stampa E-mail

Paolo Macry

Storie di fuoco
Patrioti, militanti, terroristi


il Mulino, pagg.272, € 16,00

 

macry fuoco  IL LIBRO – Per oltre due secoli la politica è stata una passione che ha indirizzato le scelte di vita delle persone. Un fuoco dentro. Per la politica uomini e donne hanno abbandonato affetti e interessi, si sono gettati nella mischia, hanno dato la vita: nelle lotte per l'indipendenza nazionale, nelle guerre, nelle rivoluzioni e controrivoluzioni. Paolo Macry racconta con partecipazione le storie di questi volontari, dal filoellenico Santorre di Santarosa ai mazziniani di Belfiore, dai giovani accorsi nel carnaio del '14-18, Jünger, Stuparich, Wittgenstein, Gadda, alle gesta di Orwell e Koestler nella guerra di Spagna, dalla resistenza di Marc Bloch, della Rosa Bianca, di Ada Gobetti ai repubblichini Vivarelli e Mazzantini. Fino agli anni di piombo di Moretti, Mambro, Fioravanti. Ragioni pubbliche e inquietudini esistenziali, furori ideologici e narcisismi, senso d'onnipotenza e d'impotenza s'intrecciano nella loro scelta, spesso fatale, di andare fino in fondo con le armi in pugno.
  Il libro è costruito sulle scritture autobiografiche. Un'ottica soggettiva, quindi, che sottolinea la fisiologica relatività di quelle vicende. Difficilmente se ne ricaverebbero giudizi storiografici o anche soltanto una descrizione dei fatti. Protagonista non è la storia, ma colui che scrive, prende appunti, si confessa, ricorda, sia esso un cospiratore, un volontario di guerra, un militante politico, un partigiano.

  DAL TESTO – "La sua guerra – cioè la sua cronaca – era lontana dalla religione del sacrificio, scevra dalla retorica patriottica. Raccontò i pranzi luculliani degli ufficiali, le ubiacature collettive, il sesso dei guerrieri, gli allegri giochi a skat. E gli eoisodi di fraternizzazione. Una volta si erano arrampicati sul bordo della trincea e avevano conversato con gli inglesi. Gli inglesi si erano complimentati per le sigarette tedesche. «Ci siamo raccontati un mucchio di cose in modo amichevole», scrisse. Si erano dati appuntamento al dopoguerra, lui sarebbe andato a trovarli a Londra, loro sarebbero venuti all'ombra dei tigli tedeschi. Poi erano tornati in posizione e avevano ricominciato a spararsi. Ernst raccontava anche le piccole razzie nelle trincee abbandonate dal nemico. Quella francese, una volta, gli era sembrata «la bottega di un rigattiere» e lui si era portato via «un bel telo da tenda morbido come la seta, due camicie, un barattolo di grasso per fucili e una rivista». Del rifugio degli ufficiali inglesi, un'altra volta, l'avevano colpito gli ottimi arredi, le poltrone, il grammofono, il piccolo camino."

  L'AUTORE – Paolo Macry, storico dell'età contemporanea e commentatore politico, con il Mulino ha pubblicato «La società contemporanea» (1995), «Ottocento» (2002), «Unità a Mezzogiorno» (2012), «Napoli» (2018) e «Gli ultimi giorni. Stati che crollano nell'Europa del Novecento» (nuova ed. 2019).

  INDICE DELL'OPERA – Corpi - I. Romanticherie (Con gli occhi del padre – Esilio - I palpiti del cuore - Nella patria di Socrate) - II. I cospiratori (Il governo degli stranieri - La rete della congiura - Il dolore - Il calvario dei sopravvissuti) - III. Per il re e per la patria (Volontari - La banalità della guerra - Asburgici in grigioverde - Il genio in prima linea - Sguardi impietosi) - IV. Nella guerra civile (Si spezzano le nazioni - Patria e rivoluzione - Il teatro della sconfitta - Gli squadristi della porta accanto) - V. Il bene e il male (Fiesta - Agli ordini del Comintern) - VI. Resa dei conti (Eserciti irregolari - Il professore - In montagna - Cercar la bella morte - Rose bianche) - VII. Italia a mano armata (Il lungo dopoguerra – Fantasmi - Il branco - Per fatto personale) - Nota bibliografica - Indice dei nomi