La notte in cui Mussolini perse la testa Stampa E-mail

Pier Luigi Vercesi

La notte in cui Mussolini perse la testa
24-25 luglio 1943


Neri Pozza, pagg.224, € 13,00

 

vercesi mussolini  IL LIBRO – Alle 17,15 di sabato 24 luglio 1943, in una Roma devastata dai bombardamenti alleati sul quartiere di San Lorenzo, si riunisce, per la prima volta dallo scoppio della guerra, il Gran consiglio del fascismo. Ufficialmente è l'organo delle supreme decisioni; nella pratica il teatro dei monologhi del dittatore. Gli Alleati hanno occupato la Sicilia e la popolazione è allo stremo. Il 19 luglio Mussolini ha incontrato a Feltre Adolf Hitler, sperando di convincerlo ad abbandonare il fronte russo e a concedere all'Italia una via d'uscita che non comporti la distruzione del Paese. Non gli è stato concesso di aprire bocca. Da un mese, nella capitale si mormora di congiure militari, trame di palazzo, complotti vaticani. Una sola cosa è certa: Mussolini, l'onnipotente, è il busto ingombrante che qualcuno deve trovare il coraggio di abbattere dal piedistallo. La riunione, a differenza del passato, viene tenuta in gran segreto. Alcuni convocati si presentano con le tasche piene di bombe a mano, prevedendo una resa dei conti. La discussione si protrae fino alle due di notte del 25 luglio.
  Pier Luigi Vercesi narra, in queste pagine, le ore fatali e i personaggi che ebbero l'ardire di tener testa all'uomo che da vent'anni governava senza contraddittorio la nazione.

  DAL TESTO – "La seduta era in corso da quasi nove ore. Mussolini non fece suonare il campanello per stroncare gli avversari. Né aggiunse una parola per meglio definire quella «chiave» in suo possesso capace di capovolgere i destini della guerra. Il suo contegno aveva il sapore della tacita connivenza. Marinelli si convinse che, com'era accaduto altre volte, si trattasse di una messinscena, che il duce fosse d'accordo con Grandi. Il duce avrebbe potuto invalidare, in qualunque momento, l'esito del Gran Consiglio. Non lo fece. Diede invece ordine a Scorza di mettere ai voti l'ordine del giorno Grandi."

  L'AUTORE – Pier Luigi Vercesi è nato a Corteolona nel 1961. Inviato del "Corriere della Sera", ha scritto numerose opere tra le quali "Fiume. L'avventura che cambiò l'Italia" (Neri Pozza, 2017), "Il naso di Dante" (Neri Pozza, 2018), "La notte in cui Mussolini perse la testa" (Neri Pozza, 2019), "Il marine. Storia di Raffaele Minichiello" (Mondadori, 2017), "Storia del giornalismo americano" (Mondadori, 2005), "Ne ammazza di più la penna. Storie d'Italia vissute nelle redazioni dei giornali" (Sellerio, 2014). Ha, inoltre, realizzato numerosi documentari televisivi sulla Roma di Nerone, sulla Germania del Novecento e sulla Prima guerra mondiale. Per Neri Pozza cura la sottocollana dei Colibrì - Il Tempo Storico.

  INDICE DELL'OPERA – Il palazzo dei destini incrociati – Tutti cacciatori, tutti prede – Il conte diabolico – Tintinnar di sciabole – Intrighi di corte – Se avesse provveduto il destino – Illusioni perdute – La misura è colma – La notte del giudizio – Il duce non è più duce - «La stella s'è offuscata» - Era già tutto previsto – In soccorso al vincitore – Specchiandosi negli occhi di Ciano – Bibliografia - Ringraziamenti