La mobilità elettrica Stampa E-mail

Alessandro Abbotto

La mobilità elettrica
Storia, tecnologia, futuro


Carocci Editore, pagg.170, € 15,00

 

abbotto mobilità  Il tema dell'auto elettrica è di estrema attualità. Per averne un quadro completo è utile leggere questo recente libro di Alessandro Abbotto, professore ordinario di Chimica e di Energie rinnovabili presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca.

  La BEV (acronimo di Battery Electric Vehicle) è una vettura a motore elettrico alimentato da una batteria. Essa è caratterizzata da una "relativa semplicità rispetto a una vettura termica", essendo sprovvista di "cambio, pistoni, cilindri, candele, olio lubrificante, pompe, valvole, frizione ecc.".

  Le caratteristiche più piacevoli del motore elettrico, secondo l'Autore, sono le seguenti: "guida fluida, silenziosa, confortevole e, non da ultimo, pulita e non inquinante. E, da non dimenticare, il motore elettrico non emette calore. Anche i modelli più economici consentono un piacere di guida che, nelle automobili termiche, è riservato ai modelli di lusso. Questa è la ragione principale per la quale chi comincia a guidare elettrico non vuole più tornare al termico. O, detto in altri termini, chi guida una vettura elettrica per alcuni mesi e poi si trova a condurre occasionalmente un'automobile a combustione interna non riesce più a sopportare i vari difetti ai quali prima non faceva attenzione, come il motore che risponde con insopportabile ritardo al comando del pedale, la bassa ripresa, il rumore, il cattivo odore che fuoriesce dal tubo di scappamento (della vettura che vi precede...). Insomma, per dirla in breve, un'ora di traffico cittadino in una vettura elettrica vi porta a destinazione molto più rilassati e riposati che se aveste guidato un'auto termica".

  La batteria ha attualmente raggiunto una buona durata, garantita mediamente per 8 anni o per 160.000 km. C'è però il problema del suo smaltimento: "Qui entra in campo il riciclo dei preziosi materiali in essa contenuti, in particolare litio, cobalto e grafite. A differenza di quanto viene a volte percepito, le tecnologie per il riciclo delle batterie a ioni litio sono già molto mature".

  Nel volume c'è spazio anche per una rapida analisi dei modelli ibridi, che "inquinano tanto quanto quelli tradizionali a combustibili fossili. E consumano più carburante. Eppure, alcuni governi ne incoraggiano la diffusione inserendoli nei programmi di contributi all'acquisto".

  Insomma, secondo Abbotto è giunto "il momento di abbandonare una tecnologia, quella basata sui combustibili fossili e sul motore a combustione interna, che ha avuto un importante ruolo per oltre un secolo, - da ogni punto di vista tecnologico, economico, industriale, politico e sociale -, ma ormai va considerato per quello che è, obsoleta e non più al passo con la società del XXI secolo. Una tecnologia che ha fatto il suo tempo e che appare non solo anacronistica ma, per certi versi, quasi grottesca".