Nero di Londra Stampa E-mail

Mario José Cereghino – Giovanni Fasanella

Nero di Londra
Da Caporetto alla Marcia su Roma: come l'intelligence militare britannica creò il fascista Mussolini


Chiarelettere, pagg.242, € 18,00

 

cereghino nero  Il tema indagato da Mario José Cereghino e Giovanni Fasanella in questo libro riguarda le relazioni tra Mussolini e i servizi segreti britannici, con particolare attenzione al "«dietro le quinte» di alcuni eventi accaduti tra Caporetto e la Marcia su Roma".

  Una della principali fonti utilizzate dagli Autori è rappresentata dal fondo archivistico privato (custodito presso la biblioteca dell'università di Cambridge) di Sir Samuel Hoare, "funzionario di altissimo rango dei servizi militari del Regno Unito ed esponente fra i più autorevoli dell'establishment conservatore inglese. Il super agente che nell'estate del 1917 fu inviato a Roma per una missione al limite dell'impossibile, in seguito a un'intensa esperienza, seppur infruttuosa, nella Russia zarista alla vigilia della Rivoluzione d'ottobre guidata da Lenin".

  Figura centrale, "grande tessitore occulto", Sir Hoare mirava a ottenere "un vero e proprio arruolamento nei ranghi dell'intelligence britannica" da parte di Mussolini.

  "Il «Progetto» - si legge nel testo -, che è già stato approvato da Londra e da Porta Pia, ha ora anche l'avallo di un clan del mondo anglosassone tra i più influenti in Italia, gli Howard. Il capostipite è Sir Henry Howard, «inviato straordinario e ministro plenipotenziario in missione speciale presso sua santità il papa» - Benedetto XV – dal 1914 al 1916, il primo diplomatico britannico di alto rango a ricorprire quell'incarico in Vaticano dopo tre secoli e mezzo".
Nei disegni di Londra, "non c'è spazio per il «filotedesco» Giolitti e per i suoi alleati, i pacifisti cattolici e socialisti. La loro sconfitta è il presupposto per la soluzione finale del problema italiano attraverso quel «governo autoritario» caldeggiato da Samuel Hoare subito dopo la disfatta di Caporetto".

  "Non è il rischio di una sollevazione bolscevica in Italia – spiegano Cereghino e Fasanella – a tormentare Samuel Hoare. Quello, semmai, è lo spauracchio utilizzato insieme ai moti anarchici per plasmare un clima di simpatia intorno alla sue creature del Fascio. Per sollecitare, cioè, una domanda d'ordine a cui fornire un'adeguata offerta politica". L'obiettivo finale della missione italiana del tenente colonnello Hoare è, invece, "il «partito tedesco» nella penisola, il soft power che qui ha messo radici. E che da qui, ponte ideale verso aree di interesse strategico anche per Berlino, alimenta la corrente pangermanista che spinge verso i Balcani, minacciando così gli interessi britannici nel Vicino Oriente. Ecco perché si combatte in tutta Europa, per impedire cioè che il nuovo impero del Reich guglielmino si sostituisca a quello vecchio dell'Unione Jack. A ben vedere è proprio questa la posta in gioco anche nello scacchiere italiano. Per non dire soprattutto".

  L'Italia, nel disegno di Hoare, riveste un'importanza strategica: "La penisola è una piattaforma per il controllo del Mediterraneo. E il suo confine orientale, con l'epicentro triestino, è il punto di collegamento tra il Vicino Oriente, i Balcani e la Germania. Un Paese di cerniera, quindi, che va sottratto con ogni messo al «partito tedesco». Tuttavia – scrive al generale Macdonogh -, non c'è da aspettarsi un grande aiuto dai servizi italiani che, oltre a essere inefficienti, sono anche soliti creare «difficoltà speciali» a quelli britannici. Bisogna fare da soli, insomma, puntando unicamente sulle forze interne su cui il Dmi sta investendo da mesi. Occorre comunque fare ancora di più, insiste Hoare, dal momento che vi è la «necessità urgente» di rafforzare un «apparato dinamico per le attività di controspionaggio». Perché l'obiettivo strategico di Londra consiste nel «manipolare gli italiani». Una meta, ribadisce, che sarà possibile raggiungere «con successo» a patto che l'intelligence militare britannica nel Belpaese riceva «finanziamenti decisamente più cospicui» di quelli che riscuote al momento".