L'uomo transumano Stampa E-mail

Roberto Pecchioli

L'uomo transumano
La fine dell'umanità


Arianna Editrice, pagg.240, € 19,90

 

pecchioli transumano  Questo volume di Roberto Pecchioli prende in esame le fasi della battaglia cruciale per il futuro dell'umanità: la contrapposizione tra coloro che abbracciano senza riserve il progresso tecnologico illimitato, definito semplicemente "progresso" per eludere il confronto, e coloro che ritengono necessario porre dei limiti - siano essi morali, politici o materiali - e che identificano il rispetto della natura e della dignità umana come un confine invalicabile. Il campo di battaglia è la biopolitica, che si è trasformata in biocrazia, un regime di controllo e dominio sulla vita, sul corpo e sul pensiero umano.

  Grazie all'appoggio determinante della scienza e della tecnica, che hanno marginalizzato l'etica e lo spirito umano, il percorso è stato compiuto. Non ci interrogiamo più su ciò che è giusto o sbagliato, bene o male, ma solo su ciò che è tecnicamente fattibile, realizzabile e redditizio.

  Il libro offre una risposta ai seguenti interrogativi: come decideremo cosa introdurre nel nostro organismo per ridisegnarlo, modificarlo, ibridarlo con le macchine? Qual sarà il destino del nostro cervello e del nostro libero arbitrio? Come evolveremo, cosa nutriremo il nostro corpo? Opteremo per prodotti naturali o artificiali? Ci trasformeremo in OGM umani, organismi geneticamente modificati? Che significato avranno ancora le nozioni di uomo, persona, mente, libertà?

  Secondo l'Autore, "Restare umani, questo è il nostro obiettivo. O forse, ritornare ad essere umani." Questo è il cuore della più grande delle battaglie che ci troveremo ad affrontare, e dobbiamo essere consapevoli che si tratta di una lotta innanzitutto spirituale. Dobbiamo opporre all'insensibilità cinica degli oligarchi privi di anima l'amore per l'umanità e per la vita. Non possiamo sperare di sconfiggere i signori del controllo universale, possessori di tecnologie di potenza inaudita e illimitata, confrontandoci con loro sullo stesso terreno materiale e strumentale.