La diplomazia italiana dal Risorgimento alla Prima Repubblica Stampa E-mail

Luciano Monzali

La diplomazia italiana dal Risorgimento alla Prima Repubblica

Mondadori Università, pagg.VI-458, € 31,00

 

monzali diplomazia  La diplomazia, sin dai suoi albori, ha svolto un ruolo fondamentale nelle dinamiche politiche, economiche e culturali tra gli Stati. L'arte di trattare e negoziare relazioni internazionali, spesso incarnata in istituzioni che rispondono agli indirizzi politici di una nazione, si è evoluta nei secoli, plasmando non solo la storia degli Stati coinvolti, ma anche quella del mondo intero. La storia della diplomazia italiana, in particolare, è una delle più affascinanti e complesse della tradizione diplomatica mondiale. Essa è intrinsecamente legata alla storia del nostro Paese, unito sotto un'unica bandiera solo nel 1861, dopo secoli di divisioni e conflitti tra i vari Stati che ne componevano la penisola.

  A partire dal Risorgimento, l'Italia ha dovuto affrontare la difficile sfida di costruire una propria politica estera coerente e autonoma, un compito non facile in un contesto internazionale dominato dalle grandi potenze europee. La nascita della diplomazia italiana coincide con la necessità di affermare la nuova identità dello Stato unitario, e da allora ogni fase della sua storia è stata segnata dal tentativo di bilanciare gli interessi nazionali con quelli delle altre potenze. Il passaggio dal liberismo ottocentesco al Regime fascista, quindi alla rifondazione della diplomazia italiana dopo la Seconda Guerra Mondiale, ci racconta di un percorso ricco di sfide, di alleanze e di crisi, che ha visto la diplomazia italiana non solo essere testimone di eventi internazionali, ma anche protagonista in momenti cruciali della storia contemporanea.

  Il volume di Luciano Monzali, "La diplomazia italiana dal Risorgimento alla Prima Repubblica", offre una ricca e approfondita analisi di questi sviluppi, tracciando un quadro dettagliato del ruolo della diplomazia italiana dalla sua nascita fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale e oltre, in un periodo che giunge fino agli albori della Guerra Fredda. Monzali, con il suo approccio erudito e l'accuratezza storica, guida il lettore attraverso i complessi passaggi che hanno caratterizzato la politica estera dell'Italia, concentrandosi su momenti decisivi e su personalità che, spesso nell'ombra, hanno contribuito a formare le sorti del Paese.

  Il libro si presenta come un'opera monumentale che, pur non rinunciando ad approfondire aspetti tecnici e storici, è scritta in modo accessibile anche per i non specialisti. Monzali si propone non solo di ricostruire le principali tappe della diplomazia italiana, ma anche di fare luce sulle figure che ne sono state i protagonisti: diplomatici, ministri degli Esteri, ambasciatori, tutti impegnati in una difficile arte di mediazione tra gli interessi interni e quelli esterni, tra la diplomazia politica e quella militare.

  Il volume è strutturato in modo da seguire i grandi cicli della storia italiana, ma non si limita a una mera cronologia degli eventi. L'Autore si concentra su momenti cruciali della politica estera italiana, mettendo in evidenza le scelte strategiche, le alleanze e le tensioni che hanno segnato ogni periodo storico. In particolare, il libro affronta con grande attenzione il delicato periodo del Risorgimento, quando la diplomazia italiana dovette affrontare la sfida della sua unificazione, e si prosegue con il difficile passaggio dal liberalismo al fascismo, in cui l'Italia dovette adattarsi ai nuovi equilibri internazionali sotto il regime autoritario di Mussolini.

  Monzali si sofferma anche sulla rifondazione della diplomazia italiana dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando l'Italia, uscita sconfitta dal conflitto, dovette ricostruire le sue relazioni internazionali, spesso in un contesto di contrapposizione ideologica tra il blocco sovietico e quello occidentale. Questo periodo, che segna l'ingresso dell'Italia nella NATO e il suo progressivo allineamento con gli Stati Uniti, è analizzato con grande acume, in particolare per quanto riguarda la tensione tra gli interessi nazionali e le necessità di adattamento ai nuovi scenari geopolitici internazionali.

  Il testo prende le mosse con l'analisi della diplomazia durante il Risorgimento, un periodo cruciale in cui l'Italia, frammentata in numerosi Stati e principati, dovette trovare una sua voce nel concerto delle potenze europee. L'unificazione del Paese, infatti, non fu solo una questione militare e politica, ma anche diplomatica, poiché le potenze straniere, tra cui l'Austria, la Francia e la Gran Bretagna, influirono fortemente sul processo. La figura di Cavour emerge come una delle più significative: diplomatico di spicco, abilissimo nel manovrare tra le alleanze europee per garantire l'indipendenza e l'unità dell'Italia. Monzali riesce a ricostruire l'abilità di Cavour nel gioco delle alleanze, sottolineando la sua capacità di mediare tra le potenze straniere per raggiungere l'obiettivo della creazione di uno Stato unitario.

  Una delle sezioni più intriganti del libro riguarda il periodo tra le due guerre mondiali, quando l'Italia, sotto il Regime fascista, si confrontò con le sfide di una diplomazia aggressiva e ideologicamente orientata. L'Autore analizza come Mussolini cercò di affermare l'Italia come grande potenza, perseguendo una politica estera indipendente. Monzali non solo descrive gli eventi salienti, ma offre anche una lettura critica della diplomazia fascista, mettendo in luce come la retorica della Grande Italia dovette fare i conti con la realtà internazionale e con le difficoltà interne.

  Il volume si conclude con l'analisi della diplomazia italiana nel periodo postbellico, in cui l'Italia, segnata dalla sconfitta, dovette ricostruire non solo il suo sistema politico interno, ma anche le sue relazioni internazionali. In questa fase, la diplomazia italiana dovette confrontarsi con il nuovo ordine mondiale bipolare, con l'Europa divisa tra il blocco sovietico e quello occidentale. La politica estera italiana si orientò inevitabilmente verso l'Occidente, con l'ingresso nell'ONU, la sottoscrizione del Trattato di Pace e l'adesione alla NATO. Monzali esplora queste dinamiche con grande competenza, evidenziando le difficoltà che la diplomazia italiana dovette affrontare per reinserirsi nel contesto internazionale.

  "La diplomazia italiana dal Risorgimento alla Prima Repubblica" è un'opera approfondita e ben documentata che restituisce un quadro ricco e articolato della diplomazia italiana, nei suoi momenti storici più significativi. Il libro non solo analizza i grandi momenti della politica estera italiana, ma ne esplora anche le dinamiche interne, le figure centrali e le sfide che i diplomatici italiani hanno dovuto affrontare nel corso dei decenni.