Bruno Vespa
Hitler e Mussolini L'idillio fatale che sconvolse il mondo (e il ruolo centrale dell'Italia nella nuova Europa)
Mondadori, pagg.336, € 21,00
Il Ventesimo secolo, segnato da due guerre mondiali, rivoluzioni e cambiamenti geopolitici, ha visto l'emergere di alcune delle figure più potenti della storia moderna: Adolf Hitler e Benito Mussolini. La loro ascesa al potere, sebbene avvenuta in contesti differenti, fu accompagnata da dinamiche simili, con entrambe le nazioni – la Germania e l'Italia – che si trovarono intrappolate in una grave crisi politica, economica e sociale. Mussolini, partendo da una militanza socialista ed evolvendo successivamente verso il fascismo, giunse alla carica di Capo del Governo nel 1922. Hitler, invece, approfittò della sconfitta tedesca nella Prima Guerra Mondiale e della devastante crisi economica degli anni '30 per salire al potere nel 1933, instaurando una dittatura totalitaria.
La loro ascesa al potere fu anche il frutto di un incrocio di circostanze: l'insoddisfazione delle masse popolari, il crollo dei sistemi politici liberali e una crisi economica senza precedenti.
In *Hitler e Mussolini*, Bruno Vespa traccia le biografie parallele dei due dittatori, mettendo in luce non solo le loro vicende politiche, ma anche gli aspetti più intimi delle loro personalità. Uno degli aspetti distintivi del volume è il tentativo di Vespa di legare il passato storico al presente. La narrazione, infatti, non si limita a una cronaca storica degli anni tra le due guerre, ma si intreccia con le vicende geopolitiche attuali, in particolare le guerre in Ucraina e in Medio Oriente. Questo parallelo tra i conflitti storici e quelli contemporanei suggerisce una riflessione sulla possibilità che la storia possa ripetersi, con il rischio di un ritorno delle contrapposizioni ideologiche e dei conflitti armati.
Il confronto tra i due dittatori non si limita al piano personale, ma si estende alla loro concezione del potere. La dittatura mussoliniana, inizialmente più graduale, contrastava con la ferocia immediata del regime hitleriano. Mentre Mussolini intraprendeva un lungo processo di centralizzazione del potere, Hitler optò per un approccio più immediato, sancita dalla creazione delle SS e dalla repressione degli oppositori.
Un aspetto particolarmente interessante del libro è il modo in cui Vespa utilizza le vite parallele di Hitler e Mussolini come spunto per una riflessione sulle attuali tendenze politiche.
La seconda parte del libro è incentrata sulla politica italiana contemporanea. Vespa dedica ampio spazio alle sfide che il governo di Giorgia Meloni sta affrontando, tra cui la gestione dell'immigrazione, i retroscena del successo di Raffaele Fitto e le difficoltà interne al partito. L'analisi di Vespa non è limitata alla politica italiana, ma si allarga a un contesto europeo e globale, che sembra riproporre, seppur in forma diversa, alcuni temi già visti nel corso del Novecento. Il parallelo tra il fascismo degli anni '30 e la crescente polarizzazione della politica contemporanea solleva interrogativi sulla capacità della democrazia di preservarsi di fronte a sfide politiche globali.
In *Hitler e Mussolini*, Bruno Vespa offre una lettura profonda e multidimensionale di due delle figure politiche più influenti e della storia europea del Novecento. Il libro non è solo una cronaca storica, ma una riflessione critica sul presente, che utilizza il passato per illuminare le dinamiche attuali. Attraverso l'analisi delle vite parallele dei due dittatori, Vespa ci invita a riflettere su come la storia, purtroppo, non smetta mai di insegnare, e su quanto sia fondamentale non dimenticare le lezioni del passato per non ripetere gli stessi errori.
La capacità di Vespa di legare la storia alla cronaca contemporanea, combinando analisi storica e riflessione politica, rende questo libro una lettura utile per comprendere i meccanismi che hanno portato alla tragedia della Seconda Guerra Mondiale e, più in generale, per capire le sfide del nostro tempo. |