Il cuore e la spada Stampa E-mail

Bruno Vespa

Il cuore e la spada. Storia politica e romantica dell'Italia unita. 1861-2011

Mondadori, pagg.XV-846, Euro 22,00

 

vespa_cuore  IL LIBRO – Nel centocinquantenario dell'unità d'Italia, Bruno Vespa ripercorre quasi due secoli di vita italiana - dai primi vagiti del Risorgimento alle ultime convulsioni dello scontro tra Berlusconi e Fini - componendo un affresco in cui gli uomini e le donne che hanno fatto (e stanno facendo) il nostro paese escono dal Pantheon della storia per raccontare le loro vicende politiche e private. Rivivono così le gesta e gli amori degli "eroi" dell'epopea risorgimentale: Cavour, impegnato a tenere a bada i drammatici pasticci organizzativi di Mazzini e lo spirito d'avventura di Garibaldi; Vittorio Emanuele II e la contessa di Castiglione, con le loro imprese erotiche e patriottiche. E poi la geniale spregiudicatezza di Giolitti, convinto monogamo, e le follie sessuali e politiche di d'Annunzio; la tempestosa vita sentimentale di Mussolini e la solitudine di Gramsci. E ancora, il drammatico confronto tra De Gasperi e Togliatti, tanto diversi in politica come in amore, e l'Italia del miracolo economico, in un mondo congelato dalla guerra fredda. Moro, Fanfani e Andreotti, protagonisti democristiani della lunga stagione del centrosinistra e del "compromesso storico"; l'irriducibile antagonismo tra Craxi e Berlinguer, gli anni di Tangentopoli e, infine, l'avvio traumatico della Seconda Repubblica e del lungo protagonismo di Berlusconi nella vita politica italiana.

  DAL TESTO – “L'unità d'Italia si è fatta per caso. Nessuno osava sperarci. Ancora nel 1847, all'immediata vigilia della rivoluzione, il cancelliere austriaco Klemens von Metternich ci vedeva come un «nome geografico». Non un'«espressione» in senso dispregiativo, come si è appurato recentemente, ma insomma un luogo dove stavano bene Stati sovrani e indipendenti tra loro, con l'Austria che ci metteva paternamente la mano sulla spalla. Metternich è morto nel 1859, appena in tempo per vedere crollare la sua teoria.

  “Camillo Cavour non è stato mai pervaso, se non molto tardi, da fremiti unitari. Aveva concordato con l'imperatore francese Napoleone III tre Italie, e gli sarebbe bastato. Anzi, secondo Umberto Bossi, che non avrebbe fatto la spedizione dei Mille, il conte avrebbe dovuto fermarsi lì. Ma Cavour, geniale statista, fiutò l'aria e andò in punta di piedi dietro Garibaldi, fingendo di passare di lì per caso. Giuseppe Garibaldi era l'unico che credeva sul serio nell'Unità con la U maiuscola. (Anche Giuseppe Mazzini la sognava, ma, fosse stato per le sue disastrose capacità organizzative, saremmo ancora con Francesco Giuseppe a nord e Franceschiello a sud.) Così, passo dopo passo, tra un incontro a Teano e una fucilata sull'Aspromonte, il cinico conte spedì il Savoia a sedersi alla tavola che il generale in poncho e camicia rossa gli aveva sontuosamente imbandito.”

   L’AUTORE – Bruno Vespa (L'Aquila, 1944), ha cominciato a sedici anni il mestiere di giornalista nella sua città, L'Aquila, e a diciotto le collaborazioni con la Rai. Dopo la laurea in giurispruenza, nel 1968 si è classificato al primo posto in un concorso nazionale per radiotelecronisti ed è stato assegnato al telegiornale. Dal 1990 al 1993 ha diretto il Tg1. Dal 1996 la sua trasmissione "Porta a porta" è il programma di politica, attualità e costume più seguito. Nel 1979 e nel 2000 ha ricevuto il Premio Saint-Vincent per la televisione; nel 1999 il Premio Ischia internazionale di giornalismo. Tra i suoi libri, pubblicati da Mondadori: Telecamera con vista (1993), Il cambio (1994), Il duello (1995), La svolta (1996), La sfida (1997), La corsa (1998), Dieci anni che hanno sconvolto l'Italia. 1989-2000 (1999), Scontro finale (2000), La scossa (2001), Rai, la grande guerra (2002) , La Grande Muraglia (2002), Il Cavaliere e il Professore (2003), Storia d'Italia da Mussolini a Berlusconi (2004, Premio Bancarella 2004), Vincitori e vinti (2005), L'Italia spezzata (2006) e L'amore e il potere (2007), Viaggio in un'Italia diversa (2008) e Donne di cuori (2009).

  INDICE DELL’OPERA – I. Mazzini, Garibaldi, Cavour: diversi in amore, uniti da un sogno – II. E l'Italia nacque tra alcove e battaglie – III. Crispi, Giolitti, d'Annunzio: ambizione, ragione, follia – IV. Perché l'Italia fu sedotta da Mussolini – V. La gloria del Duce, l'isolamento di Gramsci – VI. Gli amori di palazzo Venezia... e poi la tragedia di Salò – VII. La Resistenza e il «sangue dei vinti» - VIII. 1948: De Gasperi salva l'Italia, Togliatti rinuncia alla rivoluzione – IX. Moro, Andreotti, Fanfani: l'Italia del centrosinistra – X. Due cavalli di razza al palio della vita – XI. Craxi, Berlinguer e i veleni con la Dc – XII. Trionfo, crisi e caduta della Prima Repubblica – XIII. La doppia morale di Tangentopoli – XIV. Silvio e Romano diversi, anzi opposti – XV. Il trionfo del Cavaliere, la vendetta del Professore – XVI. Il breve ritorno di Prodi, la riscossa di Berlusconi – XVII. Il Cavaliere tra Fini, Veronica e le trappole rosa – XVIII. Il traumatico addio tra Berlusconi e Fini - Elezioni politiche italiane - Volumi citati - Indice dei nomi