Sem Benelli. Vita di un poeta. Dai trionfi internazionali alla persecuzione fascista Stampa E-mail

Sandro Antonini

Sem Benelli. Vita di un poeta. Dai trionfi internazionali alla persecuzione fascista

De Ferrari, pagg.274, Euro 30,00

 

sembenelli.jpg  IL LIBRO - Sem Benelli, poeta e drammaturgo italiano che conobbe uno straordinario successo nei primi cinquant’anni del Novecento è oggi caduto in un ingiusto oblio. La sua notevole esistenza, svoltasi sempre ai massimi livelli, principiò a Prato, in Toscana, nel 1877 e si concluse a Zoagli, in Liguria, nel 1949. Non è sbagliato sostenere che l’autore dell’arcifamosa Cena delle beffe visse da protagonista i momenti cruciali della storia nazionale: anzi, questo libro rappresenta l’occasione, attraverso i modi di agire di un poeta, per ripercorrerli. Non solo, ma ancora attraverso Benelli è stato possibile indagare il rapporto, spesso ambiguo, che si instaurò tra il fascismo e il mondo della cultura. Una ambiguità, a dire il vero, a «binario doppio», che ebbe il suo fulcro nel Ministero della cultura popolare e nelle creazioni volute dal regime: l’Accademia d’Italia, Cinecittà, la Direzione generale del teatro, le riviste, citandone qualcuna che con Benelli ebbe a che fare.

 

  DAL TESTO - "Il debutto romano all'«Eliseo», avvenuto il 18 maggio, a qualche giorno dalla visita di Hitler, ottenne enorme successo. Il pubblico era quello delle prime, raffinato ed elegante; per il partito si mossero i vertici cittadini e un paio di ministri. Solo che, i giornali della capitale, il mattino seguente riportarono pochissimo dell'Orchidea. Peggio ancora la stampa non romana, che attraverso una direttiva del Minculpop fu obbligata a non occuparsene in nessun modo. Benelli valutò soprattutto la scarsità di interventi sui giornali romani, ma dal momento che il successo fu indiscutibile e sarebbe certo continuato, si considerò il vincitore. Senonché, il giorno successivo alla seconda replica, sul Piccolo giornale d'Italia si scrisse che la commedia era «immorale e sconcia, sfacciata, brutale e soprattutto indegna dei tempi di Mussolini». Ciò costituiva l'anticipazione ai gravi incidenti che sarebbero accaduti la sera quando in teatro, mischiati agli spettatori, almeno cinquanta giovanui fascisti guidati dal console Pollastrini iniziarono la loro azione concertata. L'ordine fu diramato da Starace e dal federale di Roma Andrea Ippolito, determinati a chiudere con un personaggio il cui antifascismo si manifestava in forma subdola, quindi pericolosa".

 

  L'AUTORE - Sandro Antonini, studioso del Fascismo, vive a Sestri Levante. Fra le sue recenti publicazioni: L’ultima diaspora – Soccorso ebraico durante la seconda guerra mondiale, del 2005, i primi tre volumi della Storia della Liguria durante il fascismo, del 2003, 2005 e 2006 e La «banda Spiotta» e la brigata nera «Silvio Parodi», del 2007, tutti editi con De Ferrari.

 

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione - Ringraziamenti - 1. Gli inizi - 2. Dal combattentismo alla «Lega Italica»: 1919-1924 - 3. Sem Benelli e il regime: 1925-1936 - 4. Il riflusso: 1937-1940 - 5. La guerra: 1940-1945 - 6. Le polemiche e gli ultimi anni: 1945-1949 - Appendice: Documenti scelti - Sigle e abbreviazioni - Indice dei nomi