Storia della Liguria durante il fascismo. Vol. 4: L'età aurea del regime: 1930-1936 Stampa E-mail

Sandro Antonini

Storia della Liguria durante il fascismo. Vol. 4: L'età aurea del regime: 1930-1936

De Ferrari, pagg.360, Euro 28,00

 

antonini_storia4.jpg  IL LIBRO - Il quarto volume della Storia della Liguria durante il fascismo si occupa del periodo che, partendo dal 1930, da quando la Grande crisi cominciò a dispiegare i suoi pesanti effetti, che causarono tra l’altro un aumento della disoccupazione a tutti i livelli della scala sociale, giunge al 1936, alla proclamazione dell’impero e alle prime fasi della guerra civile spagnola, ovvero al tempo del consenso generalizzato verso il regime. Tratta dei problemi legati a economia e lavoro nella regione, del corporativismo, del sindacalismo e della fascistizzazione su larga scala, ottenuta dilatando a dismisura il Partito nazionale fascista (nacque allora la cosiddetta “era Starace”, dal nome del segretario del PNF) e le organizzazioni che da esso dipendevano, che videro un aumento esponenziale degli iscritti con pesanti interventi su scuola, cultura, mezzi di informazione e con il concorso di un efficace apparato di polizia, che si adoperò per eliminare ogni possibile attrito. Tratta dei piani di lavori pubblici che il fascismo seppe mettere in moto per arginare gli effetti della crisi (due esempi su tutti, nati in quegli anni: il piano regolatore di Genova, approvato direttamente da Mussolini, con la città che mutò quasi completamente il volto e vide sorgere nuovi quartieri e l’istituzione del parco di Portofino), della nascita dell’IRI e dei grandi accorpamenti di compagnie di navigazione (sorsero l’Italia e l’Adriatica, smembrando e riunificando compagnie esistenti), della “modernizzazione”, con un’espansione senza precedenti dei mezzi di informazione di massa quali radio e cinematografia. (La nuova stazione radiofonica, ad esemmpio, sorse a Granarolo). Tratta altresì degli oppositori, dei metodi per disinnescarne l’operato, delle sentenze del Tribunale speciale e delle assegnazioni al confino, della «crisi del ’31», che vide opposti lo Stato alla Santa Sede e si risolse con l’apparente sconfitta di quest’ultima. Infine, un capitolo è dedicato alla guerra d’Etiopia, che offre interessanti prospettive liguri, soprattutto attraverso il porto di Genova, il primo d’Italia quanto a traffici, che si può intendere come il momento in cui il regime celebrò il proprio trionfo e per centinaia di migliaia di italiani l’inizio di un sogno irripetibile, presto terminato.

  Inoltre, per la prima volta, ci si avvale del copioso fondo inedito riguardante la situazione politica delle province, rinvenuto all’Archivio centrale dello Stato, con cui è stato possibile ricostruire la storia del fascismo ligure e delle lotte intestine che lo attraversarono ligure operando «dietro le quinte» e traendone un quadro sorprendente. L’intento rimane quello di offrire, per gli anni trattati, un’interpretazione originale e, al tempo stesso, colmare una vistosa lacuna.

 

  DAL TESTO - "L'intento che, come al solito, ci ha guidato, è quello di offrire uno spaccato significativo degli avvenimenti nella regione, che furono molti e importanti, uniti quando possibile agli avvenimenti nazionali, istituendo fra i primi e i secondi tutti i necessari collegamenti. Avendo peraltro chiaro che, a livello statale, fu mantenuto un rigido accentramento, che consisté innanzitutto in un potere decisionale del «capo» pressoché assoluto; per conseguenza, agli organismi periferici presenti nell'ordinamento - province e comuni - si riservò un ruolo quasi del tutto passivo, di mera esecuzione. Un uguale ruolo ed uguali presupposti l'ebbe il partito fascista, con qualcosa in più: in quell'arco di tempo, definito con qualche ragione «era Starace», si assisté ad un progressivo svuotamento della sua funzione politica, finché assunse la caratteristica di un gigantesco edificio dietro la cui scenografica e coreografica facciata era rimasto ben poco. E poiché il regime si era ormai trasformato in una dittatura personale, anche il fascismo, perdute o quasi le funzioni per cui era sorto nel marzo 1919, si avviò a diventare «mussolinismo»".

 

  L'AUTORE - Sandro Antonini, ligure di Sestri levante, studioso del Fascismo, per i tipi De Ferrari ha pubblicato: "Storia della Liguria durante il Fascismo, voll. I – II - III", “Sestri levante 1940-1945: gli anni della guerra"; " Catene al pensiero e anelli ai polsi: censura di guerra il Liguria 1940-1944; "DeLaSem-Storia della più grande organizzazione ebraica italiana di soccorso durante la seconda guerra mondiale"; "La Liguria di Salò", “La Banda Spiotta”, “Sem Benelli. Vita di un poeta: dai trionfi internazionali alla persecuzione fascista”.

 

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione dell'autore - Nota al quarto volume - Sigle che compaiono con maggiore frequenza - I. Il regime tra Grande crisi e modernizzazione: 1930-1936 - II. Il processo di fascistizzazione e il fascismo fino al 1936 - III. Oppositori e apparato repressivo tra il 1930 e il 1936 - IV. La guerra d'Etiopia: 1935-1936 - Immagini fotografiche. Nota alle immagini - Appendice. Documenti scelti - Indice dei nomi