Giovannino Guareschi. C'era una volta il padre di don Camillo e Peppone Stampa E-mail

Alessandro Gnocchi - Mario Palmaro

Giovannino Guareschi. C'era una volta il padre di don Camillo e Peppone

Piemme, pagg.255, Euro 14,50

 

palmaro_gnocchi_guareschi.jpg  IL LIBRO - Giovanni Guareschi lo ricordiamo per aver dato vita alle figure di Don Camillo, parroco della Bassa emiliana capace di un colloquio diretto con il Cristo dell'altar maggiore, spinto schietto al limite della scontrosità, sempre pronto a dar battaglia a Peppone, il sindaco comunista, il nemico-amico per eccellenza, ingaggiando irresistibili scontri che hanno conquistato milioni di lettori in più generazioni. Il papà di Don Camillo, dunque. Eppure Guareschi non è solo questo: giornalista, disegnatore, umorista, scrittore fecondo, fu corteggiato dalle diverse parti politiche nel corso di oltre trent'anni di storia d'Italia, difendendo sempre e comunque la propria autonomia e libertà d'espressione. La sua fama letteraria crebbe dopo la Guerra, quando fondò il "Candido", rivista settimanale indipendente, dalla quale prima appoggiò la monarchia, per poi passare a sostenere decisamente la Democrazia Cristiana, criticando il partito Comunista attraverso vignette satiriche e slogan. Celebre il suo: "Nel segreto della cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no". Contrario a legami troppo forti con il potere, riuscì ad alienarsi in seguito anche le simpatie della DC, fino alla polemica con De Gasperi. Trascurato dalla politica e dalle autorità, non fu però dimenticato dai fedeli lettori.

 

  DAL TESTO - "No, Guareschi non era un profeta, grazie a Dio. Era un cattolico ordinario: ordinarissimo, se si passa il bisticcio linguistico e concettuale. Per questo capì in fretta come sarebbe andata a finire una volta spalancata le porte al vento di innovazione che prese a soffiare nella Chiesa con il Concilio Vaticano II. Anzi, non lo capì in fretta: in quanto cattolico lo sapeva da sempre, perché non c'è nulla di più oggettivo della dottrina insegnata per duemila anni dalla Chiesa di Roma. Non serve essere geniali o profetici per applicarla, basta avere un normalissimo cervello, uno di quei cervelli onestamente funzionanti che il buon Dio fabbrica tutti i giorni a uso delle sue creature. Con quello si arriva a tutte le conclusioni necessarie che la fede, assieme alla ragione, non manca di certificare e, dunque, non si sbaglia mai.

  "Ma la sbornia di modernità che accompagnò tanta parte della Chiesa negli Anni Settanta non poteva tollerare il parere dei cattolici ordinari. Che andassero in esilio. E tanti cattolici ordinari ci andarono. Però, anche in esilio, accadono i miracoli. Cosette da niente, che avrebbero fatto ridere una gran quantità di Padri Conciliari e i loro epigoni sbronzi dell'eccessivamente alcolico Spirito-Del-Concilio".

 

  GLI AUTORI - Alessandro Gnocchi si occupa delle tematiche religiose nella letteratura moderna e contemporanea. Mario Palmaro è uno studioso di bioetica e di filosofia del diritto. Insieme hanno pubblicato opere su Giovannino Guareschi, J. R. R. Tolkien, Carlo Collodi, Conan Doyle e vari saggi di attualità religiosa, tra cui Catholic Pride, Piemme, 2005; Contro il logorio del laicismo moderno, Piemme, 2006; Io speriamo che resto cattolico, Piemme, 2007. Tra le pubblicazioni con cui collaborano, "Il giornale", "Il foglio" e "Il Timone". Nel settore letterario (Gnocchi) e in quello della bioetica (Palmaro) conducono una trasmissione su Radio Maria.

 

  INDICE DELL'OPERA - Parte prima. Storie della Bassa - 1. Formidabili quei baffi. Fine di una storia che non finisce mai - 2. Primo Maggio 1908. Oggi è nato il Dante della Bassa - 3. Quel tepore mi scalda ancora. La meravigliosa infanzia di Fontanelle - 4. Un giretto in bicicletta. Parma-Milano e ritorno. Con nostalgia - Primo intermezzo. Non muoio neanche se mi ammazzano. Le avventure del prigioniero 6865 - Parte Seconda. Storie del dopoguerra - 1. Visto da sinistra, visto da destra. Un «Candido» nell'Italia provvisoria - 2. Dio ti vede, e Stalin no. Come vennero vinte le elezioni del 1948 - 3. Balena bianca in campo rosso. Com De Gasperi inventò il compromesso storico - 4. No, niente appello. Un uomo libero nella galera repubblicana - Secondo intermezzo. Umorismo versus relativismo. Sono, dunque rido - Parte Terza. Storie di Mondo piccolo - 1. Don Camillo sono io. Un prete modello accusato di eresia - 2. Il Vangelo dei semplici. Vade retro modernismo - 3. Il Re dei re. Il cristo dell'altare maggiore - 4. Una certa idea del Novecento. Orwell copiò Giovannino? - Terzo intermezzo. Un genio compreso fin troppo bene. Amato dal pubblico e odiato da (certa) critica - Parte Quarta. Storie di casa - 1. Mai tardi. Alla ricerca del padre perduto - 2. Alberto, la Pasionaria & Ci. Come ti difendo la famiglia - 3. Bambini, carburatori e computer. La bioetica ante litteram - 4. Ritorno a casa. Viaggio intorno al tavolo della mia cucina - Quarto intermezzo. Faccia da prete e faccia da comunista. Fernandel e Gino Cervi a Brescello - Parte Quinta. Storie dell'esilio - 1. Libertà è dovunque vive un uomo che si sente libero. la dura vita di un reazionario pregiudicato - 2. Sono un reazionario postero, mio diletto. Ovvero il coraggio di andare controcorrente - 3. La messa clandestina. Le avventure di un cattolico poco conciliante - 4. L'Italia pulita che non c'è più. Il tramonto di una vita meravigliosa - La morale della favola. Storie del ritorno - Cronologia. Giovannino Guareschi - Bibliografia - Indice dei nomi