Di resistenza si vince Stampa E-mail

Fulvio Grimaldi

Di resistenza si vince. Il futuro di Palestina e Medio Oriente. La riscossa araba, la crisi globale

Edizioni Malatempora, pagg.214, Euro 15,00

 

grimaldi_diresistenzasivince.jpg  IL LIBRO - La questione palestinese e la barbarie israeliana non possono essere considerati come avvenimenti a sè stanti. Rientrano nel grande progetto imperialista e sionista della ricolonizzazione dell'intero Medio Oriente attraverso gli strumenti del genocidio e della frantumazione della nazione araba lungo linee etnico-confessionali. L'adozione del modello israeliano, che ha raggiunto la sua massima espressione nel blocco e poi nei massacri di Gaza e nell'impiego di nuove terrificanti armi proibite, fa parte di una strategia planetaria del capitalismo per superare la propria crisi attraverso un sempre più feroce dominio dei popoli e l'universalizzazione dello Stato di polizia. Ma Gaza rappresenta anche, al di là delle mistificazioni mediatiche, una svolta storica nella coscienza collettiva su torti e ragioni in Palestina e l'inizio del declino dell'impunità israeliana.

 

  DAL TESTO - "E poi ci sono ancora coloro che guardano all'Iran come al baluardo antimperialista e antisionista nel Medio Oriente. Per non aver accettato questa definizione, qualcuno mi ha rimproverato la mancanza di una visione di classe. Ma come, qui c’è un’oligarchia feudalcapitalista, davvero oscurantista e repressiva, senza neanche il merito della resistenza a un invasore, cui Israele ha fornito le armi per disfare il vero nodo dell’opposizione antimperialista, l’Iraq, i cui pagamenti hanno permesso agli Usa di scatenare i contras contro il Nicaragua, che partecipa con gli Usa allo squartamento dell’Iraq e alla pulizia etnica della metà sunnita, che sostiene il regime-fantoccio in Afghanistan e, in combutta con gli Usa, chiude a ovest il cerchio imperialista contro il Pakistan che l’India serra a est.

  "E a sinistra ci si precipita sereni nella trappola di questo totale rovesciamento dei dati sociali e geopolitici, al punto da chiudere gli occhi su un sodalizio Iran-Usa, teso ad rifilare alle masse arabe, nauseate da Al Maliki, Mubarak, Abu Mazen, il socio persiano quale vero e unico protagonista del riscatto arabo e islamico.

  "Dice, ma Hamas e Hezbollah sono sostenuti da Tehran. Già, come lo sono i criminali del regime e delle milizie scite irachene. Forse toccherebbe essere un po’ meno schematici e, soprattutto meno succubi della retorica dei balconi di Tehran. L’Iran, che con il consenso di Usa e Israele a un suo limitato ruolo regionale, deve tenere a bada il bau-bau più grande, il risorgere dell’elemento più temuto dallo stesso Iran e dall’imperialismo, l’unità araba dall’Atlantico al Golfo, gioca con grande abilità su più tavoli di quelli che il nostro schematismo possa figurarsi. Fa parte della gara sui rapporti di forza all’interno di un disegno condiviso, che si giochi contro a destra e a favore a sinistra.

  "Non so valutare l’integrità politica dei massimi dirigenti delle organizzazioni di resistenza in Libano e in Palestina, ma penso che siano più espressione diretta dei loro popoli che non degli ayatollah. Conosco per esperienza diretta negli anni l’integrità assoluta di quelle masse popolari e di quei combattenti e credo che ci vorrà altro che degli Abu Mazen in turbante per distoglierli dal loro obiettivo."

 

  L'AUTORE - Fulvio Grimaldi è il più noto documentarista del Movimento antimperialista e di controinformazione italiano. I suoi lavori hanno raccontato le verità nascoste dalla disinformazione e dalle mistificazioni dei media legati al potere, dal Vietnam alla Palestina, dalla Jugoslavia all'Iraq, da Cuba al Venezuela Bolivariano e a tutta l'America Latina in grande efferverscenza. Alla denuncia senza remore dei crimini degli Stati terroristi, nella loro guerra globale preventiva e permanente, si affianca il racconto delle sofferenze e degli eroismi dei popoli aggrediti e predati. Una voce contro che parte dalla BBC di Londra, attraversa i maggiori giornali italiani, il Tg1 e il Tg3 dell’era “Telekabul”, per arrivare al giornalismo telematico e alla realizzazione in proprio di video sui maggiori drammi del nostro tempo.

 

  INDICE DELL'OPERA - La parola a Ilan Pappe - Breve nota storica - Battaglioni della vita, battaglioni della morte - Il quarto reich - Gaza - Hugo Chavez: l'onore del mondo - Due, tre, cento fosse ardeatine - Armi proibite - Non si uccidono così anche i cammelli - Angeli e demoni a Gaza - E poi la storia cadde da cavallo - Appendice 1 - Appendice 2