Il mio amico Hitler Stampa E-mail

Yukio Mishima

Il mio amico Hitler

Guanda, pagg.128, Euro 12,50

 

mishima_amicohitler.jpg  IL LIBRO - Berlino, giugno 1934. Il presidente von Hindenburg è in fin di vita e Adolf Hitler, già cancelliere del Reich, progetta di assumerne la carica dando ufficialmente corso alla dittatura. Per riuscirci gli occorrono il sostegno degli industriali e dell’esercito, che però chiedono in cambio lo scioglimento delle SA, le truppe d’assalto, e l’epurazione dell’ala rivoluzionaria del partito.

  Questo lo scenario in cui Yukio Mishima ambienta il suo dramma, dando voce con sorprendente capacità di penetrazione alle opposte ragioni dei protagonisti di quei giorni: Gregor Strasser, esponente di spicco del partito caduto in disgrazia a causa delle proprie simpatie socialiste; Ernst Röhm, capo delle SA, animato fino all’ultimo da una fede cieca nel Führer; lo stesso Hitler, arbitro degli eventi, «cupo come il XX secolo»; e infine Krupp, il magnate dell’acciaio, prima burattinaio poi burattino nelle mani del dittatore. La vicenda procede verso l’epilogo della Notte dei lunghi coltelli, in cui troveranno la morte centinaia di persone, tra cui Röhm, «l’amico di Hitler», sordo ai tentativi di Strasser di metterlo in guardia, aggrappato con tragica pateticità a valori condivisi in un passato leggendario, ma ormai irrimediabilmente tramontati.

 

  DAL TESTO - "Mi sono proposto di scrivere un'opera teatrale moderna sullo stile del Britannicus, che canta in versi alessandrini una grandiosa tragedia politica. Essendo recitata da soli uomini, sarebbe risultata poco attraente, e per questo ho voluto che i quattro personaggi cantassero, ognuno a suo piacimento le arie dei loro lunghi monologhi. Il loro significato non ha importanza, l'autore desidera solo che gli attori riescano, in virtù del canto, a inebriare gli spetttatori".

  "Molti mi hanno domandato: ”Perché Hitler ti piace a tal punto?”, ma l’aver scritto un dramma su di lui non significa necessariamente amarlo. Francamente io nutro uno straordinario interesse per il personaggio Hitler, ma alla domanda se mi piace o non mi piace posso rispondere solo negativamente. Hitler era un genio politico, ma non un eroe. In lui sono totalmente assenti la limpidezza e la radiosità essenziali in un eroe. Hitler è un personaggio cupo come il XX secolo".

 

  L'AUTORE - Yukio Mishima, pseudonimo di Kimitaka Iraoka, nasce a Tokyo nel 1925 e muore il 25 novembre del 1970 infliggendosi il seppuku, il suicidio rituale dei Samurai. Tra le sue opere si ricordano: Confessioni di una maschera (1949), Il padiglione d'oro (1956), Il mare della fertilità (1970).

 

  INDICE DELL'OPERA - Il mio amico Hitler - Atto primo - Atto secondo - Atto terzo - Appendice - Considerazioni dell'autore su Il mio amico Hitler - Note a Il mio amico Hitler - Due opere a confronto: Madame de Sade e Il mio amico Hitler - Notizia sulla vita e le opere di Yukio Mishima