Il tempio dell’alba Stampa E-mail

Yukio Mishima

Il tempio dell’alba

Feltrinelli Editore, pagg.352, Euro 14,00

 

mishima_tempio  IL LIBRO – Il tempio dell'alba è il terzo romanzo della "tetralogia del Mare della fertilità" (definitiva da National Review "un'eredità letteraria di caratura paragonabile a quella lasciata da Proust") dopo Neve di primavera e A briglia sciolta. Ne è nuovamente protagonista Honda Shigekuni, nel suo ossessivo inseguimento di una magnifica donna (una giovane principessa Thai conosciuta in un viaggio di lavoro a Bangkok) e, allo stesso tempo, nella sua altrettanto appassionata ricerca dell'illuminazione. Il tempio dell'alba è una potente rappresentazione della vita in Giappone dai primi fuochi della seconda guerra mondiale all'immediato dopoguerra, un palco sul quale va in scena il tragico anelito di un uomo ormai anziano alla ricerca della liberazione spirituale in un amore di esasperata sensualità. Mishima si conferma autore impareggiabile, sia per la qualità assoluta della sua scrittura sia per il suo profilo umano discusso, discutibile e fuori dagli schemi.

  DAL TESTO – “Le colonne di bianco marmo indiano davanti all'edificio principale, i due leoni marmorei di guardia, la bassa balaustra di stile europeo, e la facciata, anch'essa di marmo, riflettevano gli abbaglianti raggi del sole pomeridiano. Ma tutto questo bianco non era altro che una candida tela dove risaltavano le ricche decorazioni in oro e vermiglio. Le finestre a sesto acuto, la cui cornice interna era ornata da motivi scarlatti, erano circondate da un viluppo di fiamme d'oro che sollevandosi le avvolgevano tutte. Anche le colonne bianche della facciata avevano decorazioni in luminoso oro con avviluppanti serpenti nāga che spuntavano improvvisi dai capitelli. Lungo i tetti con le punte rivolte verso l'alto e composti da strati di rosse tegole cinesi, si stagliavano file di serpenti dorati con il capo sollevato. L'estremità di ogni tetto inferiore era composta da sottili code di serpenti d'oro, simili ai tacchi a spillo di eleganti scarpe femminili, che si stagliavano verso l'alto quasi a rivaleggiare con il blu del cielo. E tutto questo oro brillava nei raggi del sole d'un cupo bagliore, esaltando il bianco dei colombi che oziavano sugli spioventi.”

  L’AUTORE – Yukio Mishima, considerato uno dei massimi scrittori giapponesi, nasce a Tokyo nel 1925 e muore suicida nel 1970. Feltrinelli ha pubblicato le sue opere di maggior successo: La voce delle onde (1961), Il padiglione d’oro (1962), Dopo il banchetto (1964), Confessioni di una maschera (1969), Trastulli di animali (1983), Lezioni spirituali per giovani Samurai (1990), La foresta in fiore (1991), Musica (1993), la tetralogia Il mare della fertilità, a partire dal suo primo volume Neve di primavera (2009), e Colori proibiti (2009). Feltrinelli ha inoltre pubblicato Le ultime parole di Mishima, una doppia intervista di due celebri critici letterari giapponesi, Furubayashi Takashi e Kobayashi Hideo (2001).