Lettera ad un giovane spagnolo Stampa E-mail

José María Aznar

Lettera ad un giovane spagnolo

Nuove idee, pagg.129, Euro 13,00

 

aznar_lettere.jpg  IL LIBRO - In risposta alle lettere inviategli da un giovane spagnolo di nome Santiago, José María Aznar espone la propria visione del mondo e le questioni che attualmente lo preoccupano in misura maggiore, il proprio pensiero politico su questioni di tale rilievo quali la libertà, la democrazia, la Nazione spagnola, il fondamentalismo religioso, la famiglia, l'economia e la partecipazione alla vita politica. Ma "una corrispondenza epistolare nel senso classico del termine con uno studente, soprattutto se a scriverla è un leader politico come José María Aznar, ha sempre un valore. Supera il tempo, lo spazio, le generazioni, le stesse pagine del libro e costituisce un esempio per quello che dà e che insegna", per citare le parole del presidente della camera Gianfranco Fini, autore della Prefazione del libro. E continua: "Un valore oggettivo. E mi piace iniziare dalla fine del testo, quando Aznar, dopo essersi soffermato sul senso profondo di argomenti che riguardano la nostra convivenza civile, i pilastri della società occidentale (partendo ovviamente dalla storia a cronaca spagnole), sostiene che la democrazia non è un regalo di nessuno, né un diritto acquisito, perché impresso negli articoli imperativi delle costituzioni; ma che bisogna essere "cittadini-patrioti", militanti attivi della libertà, custodi e conquistatori ogni giorno della democrazia. Una «democrazia sul campo che scende in campo». E lo afferma «mirando» al cuore del giovane, sollecitando e stimolando quel naturale istinto creativo e ribelle, proprio delle nuove generazioni, che vuol dire protagonismo, voglia di esserci, avere un ruolo, lasciare un segno e partecipare a un sogno. Avere, insomma, una speranza; altrimenti non restano che la fuga, le chimere ideologiche, l'apatia, o peggio, il nulla: il tema costante del libro".

 

  DAL TESTO - "Vi sono molti, come affermi tu, i quali si vergognano di difendere pubblicamente la famiglia e vi sono altri che intendono distruggerla inavvertitamente. Non appena viene sollevata la questione, questi rispondono gettando discredito. Ti accuseranno di non rispettare gli altri. Come al solito, ad alcuni è concesso esprimere la propria opinione, e ad altri invece no, per quanto ti possa dire che non cosa nuova nella storia dell'uomo la pretesa di sopprimere la libertà tra grida di liberazione. In questo caso, è significativo come il principale fattore di crisi della famiglia sia un fattore squisitamente ideologico.

  "Ritengo che tale atteggiamento sia connesso al sessantottismo. Saprai bene come il maggio del 1968 sia stato trasformato in qualcosa di mitico. E' un dato di fatto che allora le nostre società avessero subìto importanti cambiamenti dal punto di vista economico e sociale e tentassero quindi di adattarsi ai nuovi problemi. C'era qualcosa di legittimo nelle proteste. Ma non ho mai condiviso una certa sublimazione del sessantottismo".

 

  L'AUTORE - José María Aznar, madrileno, nato nel 1953. Ispettore delle finanze dello Stato, sposato con tre figli. Deputato alle Cortes Generales dal 1982. Presidente del Partito Popular dal 1990, Presidente della Giunta di Castiglia e León negli anni tra il 1987 e il 1989. Presidente del Governo dal 1996 al 2004. Presidente dell’Internazionale Democratica di Centro. Nel 2003 rinuncia a rinnovare il proprio mandato a capo del Partito Popular e del Governo spagnolo.

 

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione, di Gianfranco Fini - Ringraziamenti - la libertà (I) - La libertà (II) - L'azione politica - Leadership - Continuità - La nazione spagnola (I) - La nazione spagnola (II) - Fondamentalismo - Relativismo - La famiglia - L'istruzione - La libertà economica (I) - La libertà economica (II) - Terrorismo e sicurezza (I) - Terrorismo e sicurezza (II) - Diritti e doveri - Ne vale la pena