Otto anni di Governo per cambiare la Spagna Stampa E-mail

José María Aznar

Otto anni di Governo per cambiare la Spagna

Nuove Idee, pagg.207, Euro 15,00

 

  IL LIBRO – Da dove proviene la vocazione politica di José María Aznar? Come ha vissuto l’11 settembre? Perché ha appoggiato la guerra all’Iraq? Quali impegni internazionali ha assunto? È stata decisiva la crisi di Perejil? Qual è il ruolo della Spagna nella nuova Europa? Che cosa pensa Aznar del processo di globalizzazione? Perché è sceso a patti con i nazionalisti baschi e catalani nel 1996? In che cosa crede José María Aznar? Perché ha lasciato la presidenza del Governo? Aznar è un liberale? Un conservatore? Che significato ha la parola “Spagna” nel suo vocabolario politico? Quali sono i punti chiave della sua politica antiterrorista? La vittoria sul terrorismo è vicina? Come si è riusciti a rendere il Partido Popular un partito riformista? Fino a che punto Aznar si è impegnato nella politica economica del governo da lui presieduto? Aznar è un uomo di dialogo? E di consenso? Qual è il ruolo dell’opposizione secondo Aznar? Quale importanza attribuisce all’immagine pubblica? Cosa pensa della Transizione? Perché preferirebbe che la Costituzione spagnola non venisse riformata?

 

  DAL TESTO – “Era l’evidente segno di uno spostamento verso destra dell’opinione pubblica, l’inizio di un nuovo bipolarismo (destra contro sinistra e non centro contro sinistra) e soprattutto l’inizio della carriera e della stella politica di Aznar. Un salto di qualità che lo avrebbero portato ben presto ad avvertire la necessità di una trasformazione della stessa Alianza Popular, da destra verso il centro, andando a occupare il centro e portarlo verso destra. In una parola, un moderno centro-destra, fatto di valori comuni, sintesi della migliore tradizione liberal-conservatrice spagnola. Nel 1990, col decimo congresso del partito, che si tenne a Siviglia, iniziò la fase costituente “verso il Ppe”. Con un nuovo programma, una nuova strategia e una nuova classe dirigente. “Pensavamo – scrive Aznar – che per realizzare il nostro progetto e arrivare al potere, ci sarebbero state necessarie almeno due legislature…dovevamo sommare, non sottrarre; assorbire l’Ucd, la bandiera centrista della transizione spagnola, malgrado le resistenze del Cds (Suarez disse ad Aznar “che gli aveva anticipato la pensione”), in modo tale che così come non dovevamo avere nessuno alla nostra destra, non dovevano avere nessuno tra noi e il Psoe”… “E non solo, dovevamo addentrarci nel territorio elettorale dei socialisti stessi””.

 

  L’AUTORE – José María Aznar, madrileno, nato nel 1953. Ispettore delle finanze dello Stato, sposato con tre figli. Deputato alle Cortes Generales dal 1982. Presidente del Partito Popular dal 1990, Presidente della Giunta di Castiglia e León negli anni tra il 1987 e il 1989. Presidente del Governo dal 1996 al 2004. Presidente dell’Internazionale Democratica di Centro. Nel 2003 rinuncia a rinnovare il proprio mandato a capo del Partito Popular e del Governo spagnolo. Per la prima volta nella storia di Spagna, un Primo Ministro espone con semplicità e chiarezza i punti-chiave dei suoi otto anni a capo della Presidenza del Governo.

 

  INDICE DELL’OPERA – Prefazione, di Gianfranco Fini – Prologo – I. leadership e liberà – II. Un partito di centro – III. L’eredità della Transizione – IV. Un paese in evoluzione – V. Il ruolo della Spagna nel mondo – VI. All’avanguardia in Europa – VII. Contro il terrorismo – VIII. La Spagna costituzionale – Appendice. Dopo l’11 marzo

 

  Il volume è pubblicato dall’Editrice Nuove Idee, viale delle Medaglie d’Oro, 73 – 00136 Roma. Tel. 06/45468600.