Le ali del potere Stampa E-mail

Eric Lehmann

Le ali del potere. La propaganda aeronautica nell'Italia fascista

Utet, pagg.XVIII-340, Euro 24,00

 

lehmann_ali.jpg  IL LIBRO - Sulla base di un ampio campione di fonti, questo libro scandaglia il tema del fascismo alato, indagando il legame precoce tra fascisti e ambienti aviatori e evidenziando come il regime di Mussolini si configurasse come un caso originale di uso politico e ideologico dell'aeronautica. Con l'identificazione mitica tra aviazione e fascismo, tra arte del pilotaggio e arte di governo, con la valorizzazione delle esperienze aviatorie del Duce, con il ricorso alla retorica dannunziana e alla polemologia futurista per esaltare le imprese delle ali italiane, gli artefici della propaganda svilupparono un culto patriottico dell'aviazione che svolse una funzione pedagogica centrale nella politica fascista. La storia di questo culto arricchisce la conoscenza della natura rituale e scenografica del fascismo, nonché della sua permanente oscillazione tra la propensione a irreggimentare le masse con l'organizzazione capillare di manifestazioni aeree rivolte al pubblico - e la promozione dell'eroismo aristocratico - con la glorificazione di piloti quali Francesco Baracca o Francesco De Pinedo -. Questa storia è anche indissolubilmente legata alla costruzione del mito virile di Mussolini, assiduo frequentatore delle vie dell'aria, che prese lezioni di pilotaggio nel 1920-1921 senza tuttavia conseguire il brevetto - e si fece vanto dei suoi numerosi viaggi in aeroplano, giungendo persino a farsi attribuire il brevetto di pilota militare nel 1937.

 

  DAL TESTO - “Nell’opera intrapresa dal regime fascista per diffondere l’amore della patria, sviluppare il culto del Duce e inculcare il disprezzo del pericolo, l’aeronautica ebbe indubbiamente un ruolo rilevante. Poiché associava gli allettamenti della modernità tecnica all’antico fascino esercitato dal volo, fu un formidabile strumento di seduzione e di mobilitazione delle masse alle quali poteva offrire non solo lo spettacolo dei meeting aerei e il brivido di un battesimo dell’aria, ma anche un’ampia gamma di attività sportive e paramilitari destinate alla gioventù, dalle quali non era mai assente la componente ludica. Tuttavia, la retorica della seduzione concepita allo scopo di incrementare il gusto del pubblico per lo spettacolo delle ali non poteva, da sola, garantire la preparazione e il reclutamento del personale chiamato – in numero crescente a causa delle imprese bellicose del regime – a lavorare nell’industria aeronautica o a servire nella Regia Aeronautica”.

 

  L'AUTORE - Eric Lehmann, studioso di storia della cultura militare e aeronautica, è dottore di ricerca in Storia del mondo contemporaneo dell'Università degli studi di Parigi Nanterre e ha conseguito l'idoneità nazionale al ruolo di maître de conférences (professore associato) nelle università francesi. Ha pubblicato il saggio Realtà e mito di Italo Balbo nel volume Gli italiani in guerra. Ventennio fascista (UTET, Torino 2009). Sta lavorando a una biografia del teorico del "dominio dell'aria" Giulio Douhet.

 

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione, di Giorgio Rochat – Introduzione – Parte prima. Fascismo e aviazione: le origini di un incontro precoce – Capitolo 1. La propaganda aeronautica: una rampa di lancio verso il potere – Capitolo 2. Il fascismo alla conquista degli ambienti aviatori – Capitolo 3. L’aristocrazia del cielo – Parte seconda. Per una «coscienza nazionale aviatoria»: gli strumenti della propaganda – Capitolo 4. Penne alate – Capitolo 5. Le ali del cinema – Capitolo 6. Le ali della creazione – Parte terza. Il culto dell’aviazione: l’aeronautica componente centrale della mistica fascista – Capitolo 7. La retorica della seduzione e del convincimento – Capitolo 8. La retorica del sacrificio e della commemorazione – Capitolo 9. La retorica della prodezza e della modernità