Costruire la razza nemica Stampa E-mail

Francesco Germinario

Costruire la razza nemica. La formazione dell'immaginario antisemita tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento

Utet, pagg.XLII-381, Euro 18,00

 

germinario_costruire.jpg  IL LIBRO - Costruire la razza nemica è il primo libro in Italia che traccia la storia della teoria politica dell'antisemitismo. Considerato che la sua vicenda storica è stata caratterizzata dagli stermini, dai pogrom alla Shoah, talvolta si è supposto che l'antisemitismo non disponesse di un proprio apparato ideologico, impegnato a fornire una propria lettura della società e della storia. Invece, l'antisemitismo contemporaneo tradisce il riferimento a un apparato ideologico complesso. E' nel corso della seconda metà dell'Ottocento, specialmente durante la vicenda dell'Affaire Dreyfus, che l'antisemitismo elabora tutto il proprio apparato culturale e teorico-politico, cui avrebbe poi attinto l'antisemitismo europeo successivo, a cominciare da quello nazionalsocialista (1850-1933). A elaborare la cultura politica antisemita furono Edouard Drumont, direttore del celebre quotidiano antisemita La Libre Parole, e una nutrita galleria di pubblicisti, intellettuali, scrittori quasi sempre sottovalutati, se non sconosciuti alla pur consistente bibliografia sull'antisemitismo europeo. L'antisemitismo si presenta come una teoria politica rivoluzionaria, nettamente ostile nei confronti della società borghese liberale. Il suo obiettivo dichiarato è quello di far saltare quest'ultima, giudicata l'epoca della definitiva affermazione di un progetto di tirannide ebraica che percorre come un sottile filo rosso tutte le epoche della storia. L'obiettivo è certo quello di combattere l'ebreo dichiarato e visibile; ma è soprattutto quello di combattere una società borghese giudicata quale epoca storica in cui anche gli ariani hanno ebreizzato i loro comportamenti e la loro cultura. Da questo giudizio storico sulla società borghese derivano la profonda vocazione totalitaria dell'antisemitismo e l'agilità dimostrata nell'orientare le strategie politiche dei regimi totalitari novecenteschi.

 

  DAL TESTO - “L’antisemita si pensa come un soggetto rivoluzionario – anzi, è convinto che la sua sia l’effettiva rivoluzione che modificherà le condizioni di vita degli uomini -, lasciando trasparire una concezione processuale della rivoluzione che intende compiere. Prima che alla conquista del potere politico, egli è invece interessato ad avviare una lenta opera di predicazione che modifichi radicalmente la mentalità degli individui, illuminando le masse sui pericoli prodotti dall’influenza dell’ebreo nella Storia. La rivoluzione dell’antisemita consiste nella progressiva e ininterrotta presa di coscienza, da parte di un numero sempre più ampio di individui, dei disastri provocati dalla tirannide dell’ebreo. La rivoluzione contro l’ebreo sarà contrassegnata dal progressivo passaggio delle masse dalla pistis alla gnosi.

  “Come tutti i profeti biblici, l’antisemita lancia l’allarme per la deviazione dalla retta via e, con un supremo atto di sacrificio, si carica sulle spalle la colpa dell’umanità tutta – ossia la disattenzione finora manifestata davanti all’ascesa dell’ebraismo –, indicando a quest’ultima la via dell’espiazione. Egli non ha ambizioni personali, perché, scrive Drumont, «non abbiamo che da fare il nostro dovere»; non ha progetti politici da realizzare, ché la politica, quella fatta nei Parlamenti e nelle Borse, non solo è degradata a pratica affaristica, ma è sospettata di essere il prodotto dell’ebraismo”.

 

  L'AUTORE - Francesco Germinario svolge attività di ricerca per la Fondazione 'Luigi Micheletti' di Brescia. E' autore di saggi sulla cultura di destra del Novecento e l'antisemitismo. Tra le sue opere, Razza del sangue, razza dello spirito. Julius Evola, l'antisemitismo e il nazionalsocialismo (2001), Fascismo e antisemitismo (2009). Ha curato la pubblicazione Destra, sinistra, fascismo. Omaggio a Zeev Sternhell (2005).

 

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione – Parte prima. Antisemitismo e cospirazionismo – Capitolo 1. La visione cospirazioni sta della storia – Capitolo 2. Le cospirazioni precedenti – Capitolo 3. La cospirazione «giudaicoprotestante» e la categoria di «giudeoprotestantesimo» - Capitolo 4. Profetismo, universalità della lotta antisemita e limiti del totalitarismo antisemita – Parte seconda. Ebreizzazione della Storia, ebreizzazione della modernità e antisemitismo totalitario – Capitolo 5. Ebreizzare la Storia – Capitolo 6. Ebreizzazione dell’antisemita e disperazione dell’immaginario antisemita – Capitolo 7. L’ebreo peggiore e la ghettizzazione del mondo – Capitolo 8. Scovare gli ebrei invisibili. La polemica antisemita contro l’Inghilterra – Capitolo 9. Antisemitismo e totalitarismo – indice dei nomi