La monarchia fascista. 1922-1940 Stampa E-mail

Paolo Colombo

La monarchia fascista. 1922-1940

il Mulino, pagg.276, Euro 25,00

 

colombo_monarchia  IL LIBRO – Il ruolo della Corona durante il periodo di governo fascista - così come la diarchia, vale a dire il comando a due teste fra Sua Maestà Vittorio Emanuele III e il capo del governo Benito Mussolini - è stato tanto rilevante quanto trascurato dall'indagine storica. Il fascismo si è sviluppato ed affermato all'interno della forma di Stato monarchica, ma troppo spesso lo si pensa come una isolata parentesi storica, chiusa in se stessa. Non è così, e approfondire il tema della continuità istituzionale risulta indispensabile per comprendere il tentativo totalitario del Ventennio. Questo libro, basato su una ricchissima documentazione, racconta allora come si attuò la "monarchia fascista", ricostruendo le schermaglie e gli accordi che ne segnarono il corso proprio nella prospettiva della storia delle istituzioni politiche, e in quella dei simboli, dei riti, dei cerimoniali, delle apparizioni pubbliche: un delicato gioco di equilibri in cui è difficile dire se fu il fascismo a giovarsi della monarchia, o la monarchia del fascismo.

  DAL TESTO – “[…] è proprio all'élite italiana che il monarca rivolge palesemente la propria particolare attenzione in epoca fascista. Ed è possibile individuare un segnale piuttosto peculiare di tale atteggiamento. Colpisce infatti che, oltre all'impegno estivo delle grandi manovre delle forze armate, l'evento a cui anno dopo anno Vittorio Emanuele non manca mai di partecipare (nonostante il 12 aprile 1928 vi sia oggetto di un fallito attentato) sia la Fiera campionaria di Milano. Durante il Ventennio il capo dello Stato visita Milano più volte di ogni altro capoluogo italiano. Il che appare a prima vista singolare considerato lo storico legame della Casa di Savoia con la città di Torino o lo speciale vincolo di Vittorio Emanuele, principe di Napoli, verso la città partenopea. È vero: Milano rappresenta il motore del progresso industriale e finanziario del paese; ma non si può trascurare che è al contempo il luogo di nascita del movimento di piazza San Sepolcro nonché il centro propulsore della cultura e dell'ideologia fascista. Le ripetute apparizioni milanesi del re saldano in definitiva, simbolicamente e visivamente, il rapporto tra la borghesia industriale, la monarchia e il fascismo. Differentemente da quanto avviene in altre città (con l'inaugurazione di monumenti e la partecipazione a eventi culturali), a Milano il re preferisce visitare stabilimenti industriali (come la Pirelli e la Borletti) o rendere testimonianza ai frutti della laboriosità delle imprese lombarde e della operosità fascista, come il primo tratto autostradale d'Italia; e in quelle occasioni la presenza del regime attorno al sovrano si fa sentire con maggior forza”.

  L’AUTORE – Paolo Colombo è professore ordinario di Storia delle istituzioni politiche nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università Cattolica di Milano, dove insegna anche Storia contemporanea. Tra le sue pubblicazioni: Il re d'Italia. Prerogative costituzionali e potere politico della Corona (1848-1922) (Angeli, 1999), Storia costituzionale della monarchia italiana (Laterza, 2001); per il Mulino, Governo (2003) e Con lealtà di Re e con affetto di padre. Torino, 4 marzo 1848: la concessione dello Statuto albertino (2003).

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione – Parte prima. L'instaurazione - I. «La rivoluzione fascista si fermò davanti a un trono» (1. Un annoso rovello storiografico: lo «sgambetto» a Facta - 2. La questione della riforma dello Statuto - 3. La Milizia: una spia del problema militare) - II. Un regime fascistissimo (1. Il capo del governo: prove di diarchia - 2. Il re non siede in Gran Consiglio) – Parte seconda. Il funzionamento - III. La Corona e il sistema «costituzionale» (1. I Discorsi della Corona: un re in camicia nera? - 2. Le «riforme incrementali»: tra capo del governo e Camere fasciste) - IV. Apparenti successi, nascosti contrasti (1. «Donato il regno al sopraggiunto re ...»: le insegne dell'Impero sui colli di Roma - 2. Una testa (coronata) di ponte verso i Balcani) – Parte terza. La visibilità - V. Istituzioni e simboli (1. Il regime della Real Casa - 2. Fascia mauriziana sopra camicia nera: le risorse simboliche) - VI. Tra cerimoniale monarchico e liturgia di regime (1. Contrapposizione o complementarità? - 2. In visita alla patria fascista - 3. «Tra un alalà di scherani»: gli incontri con i capi di Stato) - Note - Bibliografia - Indice dei nomi