Liberate il Duce! Stampa E-mail

Marco Patricelli

Liberate il Duce! Gran Sasso 1943: la vera storia dell'Operazione Quercia

Hobby & Work Publishing, pagg.238, Euro 16,50

 

patricelli_liberateilduce  IL LIBRO – "La mia fuga dal Gran Sasso fu la più audace e moderna di tutte...". Così Mussolini nel suo Storia di un anno. A distanza di molti decenni da quei fatti è ancora difficile dargli torto. L'Operazione Quercia, il blitz che nel 1943 liberò il Duce da Campo Imperatore, non fu soltanto un esempio perfetto di assalto su microscala, ma rappresentò anche la premessa politica alla nascita della R.S.I. Eppure molte ombre gravano ancora sui retroscena dell'operazione, a partire dal ruolo truffaldino giocatovi dall'SS Otto Skorzeny, che si unì al salvataggio solo all'ultimo istante, rischiò di farlo fallire e, a cose fatte, "scippò" il successo al vero protagonista del raid, il maggiore Harald Mors, ufficiale competente e modesto il cui futuro immediato contemplerà, come "premio", un trasferimento sul fronte orientale. Forte di acquisizioni e testimonianze inedite, Liberate il Duce! di Marco Patricelli torna in libreria con una nuova edizione riveduta e ampliata. Il saggio ricostruisce ogni dettaglio dell'Operazione Quercia, dall'arresto del Duce alle affannose ricerche tedesche per individuarne il luogo di prigionia, dai concitati preparativi del blitz al suo fulmineo svolgimento, fino all'arrivo nel Reich di un frastornato Mussolini.

  DAL TESTO – “Sorpresa e rapidità: Student aveva visto giusto; sul Gran Sasso gli italiani non avevano mostrato alcuna reattività. Mussolini, poi, udendo il trambusto all'esterno si era affacciato alla finestra, rivelando la stanza in cui si trovava in quell'istante e invitando i suoi connazionali a non usare le armi. Gli italiani non se l'erano fatto ripetere due volte. La figura del Duce era stata notata dall'alto anche dal capitano Langguth, che aveva avuto ordine da Student di continuare a sorvolare con l'Henschel 126 la zona dell'albergo fino a che non si fosse accertato di persona che lì dentro c'era davvero Mussolini ("le informazioni in nostro possesso erano davvero minime: non avemmo mai la prova che il Duce fosse tenuto prigioniero a Campo Imperatore") e che la missione fosse conclusa con successo. Cosa che Langguth fece, tanto che l'Henschel di Heidenreich atterrò a Pratica di Mare alle 14:38, ma lui tornò più tardi, confermando a Student che l'Operazione Quercia era finita nel migliore dei modi. "Volteggiai attorno all'albergo per dieci, dodici minuti, fino a che non vidi uscire Mussolini e Skorzeny. Solo allora diressi l'Henschel verso l'aeroporto di partenza".”

  L’AUTORE – Marco Patricelli insegna Storia dell’Europa contemporanea all’Università G. d’Annunzio di Chieti ed è consulente del TG1 Storia della Rai. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Liberate il duce. Gran Sasso 1943: la vera storia dell’Operazione Quercia (Milano, 2010); La Stalingrado d’Italia. Ortona 1943: una battaglia dimenticata (Torino, 2002); Le lance di cartone. Come la Polonia portò l’Europa alla guerra (Torino, 2004); I banditi della libertà. La straordinaria storia della Brigata Maiella, partigiani senza partito e soldati senza stellette (Torino, 2005).

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione, di Giordano Bruno Guerri – Premessa. Soldati nell'ombra e bugiardi alla ribalta – Capitolo I. L'Operazione Quercia - Capitolo II. L'assalto a Campo Imperatore – Capitolo III. La parola di Hitler – Capitolo IV. Ritorno sul Gran Sasso – Capitolo V. I giorni della caccia a Mussolini – Appendice fotografica - Bibliografia