Alceste De Ambris Stampa E-mail

Enrico Serventi Longhi

Alceste De Ambris
L'utopia concreta di un rivoluzionario sindacalista

Edizioni Franco Angeli, pagg.304, Euro 32,00

 

serventi_deambris  IL LIBRO – Il percorso biografico di Alceste De Ambris, così suggestivo e controverso, riflesse meglio di qualunque altro le inquietudini, le oscillazioni e le ambivalenze della cultura rivoluzionaria italiana: sindacalista rivoluzionario, libertario, cospiratore, deputato, interventista, sansepolcrista, dannunziano, legionario, antifascista, massone, quattro volte esule in terra straniera.
  La varietà e originalità del personaggio e del suo itinerario politico hanno complicato fin'ora la sua ricostruzione biografica: attraverso inediti carteggi rintracciati dall'autore presso la famiglia e lo studio accurato di una mole impressionante di documenti presso gli archivi pubblici e privati italiani e internazionali, l'autore ci regala una sorprendentemente matura opera prima. Non limitandosi alla mera ricostruzione e con il necessario distacco critico, rilegge, rielabora e riconsidera in una nuova prospettiva alcuni dei passaggi chiave della Storia d'Italia: lo sciopero agrario di Parma, la nascita del movimento fascista, l'avventura di Fiume dannunziana, il delitto Matteotti, la cospirazione antifascista. Soprattutto, ci apre preziosi squarci sull'intenso e sofferto rapporto di De Ambris con il 'Comandante' e il 'Duce' dell'Italia Nuova: Gabriele D'Annunzio e Benito Mussolini.

  DAL TESTO – “Per arginare la deriva filofascista, De Ambris pensò di rilanciare fra i legionari una nuova politica sindacale che, a fianco della denuncia del fatto storico dell'affermazione violenta del fascismo, potesse consentire di ritrovare consenso fra le masse lavoratrici. Sebbene la federazione legionaria e l'associazione degli arditi fossero state estranee alle circostanze della nascita dell'Alleanza del lavoro, il ruolo di alcuni singoli militanti e il favore con il quale «La Riscossa dei legionari fiumani» la accolse indicavano il nuovo spirito unitario di classe. Sorta alla fine del gennaio 1922, pochi giorni dopo la nascita della Confederazione nazionale delle corporazioni sindacali (organismo con segretario l'ormai non più intransigente Rossoni e che univa i sindacati economici e li subordinava ufficialmente alle direttive fasciste), l'Alleanza comprendeva le maggiori centrali sindacali laiche (Cgl, Usi e Uil), sindacati autonomi (Fnlm, Sfi) e organizzazioni politiche della sinistra non comunista (Partito socialista, Partito repubblicano e Unione anarchica italiana). Per l'area sindacalista era l'opportunità di rilanciare il processo di coordinamento e di ricostruzione di un movimento unitario, arrestatosi dopo il rifiuto di D'Annunzio di guidarlo. Al carattere inequivocabilmente antifascista dell'iniziativa, si aggiungeva infatti la speranza di ribaltare i rapporti di subalternità e autonomia fra organizzazioni sindacali e formazioni politiche, Cgl e Partito socialista in primis, grazie all'incisiva e determinata azione di Guido Galbiati, che per conto dell’Unione italiana del lavoro seguiva le riunioni dell'Alleanza. Galbiati portava nell'organismo trasversale alcune pregiudiziali fra le quali, oltre alla consueta autonomia dai partiti e all'estraneità da compromessi istituzionali, la necessità di costituire comitati locali unitari di stampo prettamente operaio.”

  L’AUTORE – Enrico Serventi Longhi, è attualmente assegnista di ricerca in Storia contemporanea presso la Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione alla Sapienza di Roma. Studia e ha studiato, privilegiando il taglio biografico, la cultura rivoluzionaria italiana nella transizione tra Stato liberale e Stato fascista, con particolare attenzione al movimento sindacale e libertario. Alla sua prima monografia, ha già pubblicato saggi, articoli e recensioni per Mondo Contemporaneo e per altre riviste.

  INDICE DELL’OPERA - Ringraziamenti – Introduzione. Sindacalismo rivoluzionario: una storia contemporanea - Il sindacato (La Lunigiana eroica; Il viaggio in Brasile; L'ascesa del sindacalista; Il secondo periodo brasiliano; La Svizzera; Il ritorno in Italia; La settimana rossa) - La guerra (L'homme qui va; Il movimento interventista; In prima linea; Democrazia internazionale e dittatura italiana; I rapporti con la Francia; La manodopera italiana; Altri contributi segreti) - La nazione (Il produttivismo rivoluzionario; Delenda Austria; La Missione Italiana del Lavoro; Il diciannovesimo; Fascisti e arditi; L'antimperialismo; Libertà d'azione) - L'avventura (Capo di gabinetto; Alla scoperta di Fiume; La politica fiumana; Le "relazioni esteriori"; Le sinistre rivoluzionarie; Fiumanesimo e fascismo; La Carta del Carnaro; Fiumanizzare l'Italia; L'epilogo) - Il fascismo (L'organizzazione legionaria; L'elezione mancata; Lavoro sacro e legionarismo; Il mito dell'antifascismo; La marcia su Roma; Il carro dei vincitori) - La patria in esilio (L'emigrazione economica; La sinistra fascista; Le Legioni garibaldine; La campagna "quartarellista"; La Lega italiana per i diritti dell'uomo) - La cospirazione (Exoria; "Psicologia del compromesso" versus "psicologia rivoluzionaria"; Azione, Concordia, Sacrificio, Costanza, Segreto; L'anticoncentrazionismo; Antifascismo non-conforme; Il fardello della memoria) - Indice dei nomi