L’arte di ottenere ragione Stampa E-mail

Arthur Schopenhauer

L’arte di ottenere ragione
esposta in 38 stratagemmi

Adelphi Edizioni, pagg.124, Euro 9,00

 

schopenhauer_ottenereragione  IL LIBRO – Questo trattatello, vera perla nascosta negli scritti postumi di Schopenhauer, qui per la prima volta tradotto in italiano, venne elaborato «come un pulito preparato anatomico» per dare una sistemazione formale agli «artifici disonesti ricorrenti nelle dispute». Schopenhauer fornisce trentotto stratagemmi, leciti e illeciti, a cui ricorrere per «ottenere» ragione: per difenderla quando la si ha, e per farsela dare quando sta dalla parte dell’avversario. Lettura attraente e quanto mai utile: con freddezza classificatoria Schopenhauer ci indica «le vie traverse e i trucchi di cui si serve l’ordinaria natura umana per celare i suoi difetti». Ma, nello stesso tempo, si tratta di un testo che si situa in un crocevia memorabile del pensiero moderno: negli stessi anni in cui Hegel indicava nella dialettica la via per giungere al culmine dello Spirito, il suo irriducibile antagonista Schopenhauer la raccomandava come fioretto da impugnare in quella «scherma spirituale» che è il discutere, senza badare alla verità. Contro Hegel, Schopenhauer si presenta qui come un «maestro di scherma che non considera chi abbia effettivamente ragione nella contesa che ha dato origine al duello», ma si preoccupa unicamente di insegnare a «colpire e parare», giacché «questo è quello che conta». Le ragioni sottintese in questo duro contrasto sono illustrate nel saggio di Franco Volpi che accompagna il testo. L’arte di ottenere ragione, redatto a Berlino nel 1830-1831, fa parte dell’opera postuma di Schopenhauer.

  DAL TESTO – «Da che cosa deriva tutto questo? Dalla naturale cattiveria del genere umano. Se questa non ci fosse, se nel nostro fondo fossimo leali, in ogni discussione cercheremmo solo di portare alla luce la verità, senza affatto preoccuparci se questa risulta conforme all'opinione presentata in precedenza da noi o a quella dell'altro: diventerebbe indifferente o, per lo meno, sarebbe una cosa del tutto secondaria. Ma qui sta il punto principale. L'innata vanità, particolarmente suscettibile per ciò che riguarda l'intelligenza, non vuole accettare che quanto da noi sostenuto in principio risulti falso, e vero quanto sostiene l'avversario.»

  L’AUTORE – Di Arthur Schopenhauer (1788-1860) Adelphi ha pubblicato Parerga e paralipomeni (vol. I, 1981; vol. II,1983), La filosofia delle università (1992), Sul mestiere dello scrittore e sullo stile (1993), Scritti postumi I (1996) e III (2004), L'arte di essere felici (1997), L'arte di farsi rispettare (1998), L'arte di insultare (1999), L'arte di trattare le donne (2000), Il primato della volontà (2002), L'arte di conoscere se stessi (2003), L'arte di invecchiare (2006) e Il mio Oriente (2007). L'arte di ottenere ragione, redatto a Berlino nel 1830-1831, fa parte della sua opera postuma.
  INDICE DELL’OPERA - Avvertenza - L'arte di ottenere ragione – Note - Schopenhauer e la dialettica, di Franco Volpi