Migrazione Globale Stampa E-mail

Jeffrey Kaye

Migrazione Globale
Chi muove le pedine di questo fenomeno inarrestabile?

Arianna Editrice, pagg.344, Euro 16,50

 

kaye_migrazione  IL LIBRO – Perché milioni di persone ogni giorno abbandonano il proprio paese nativo? Da chi vengono aiutati? Quali sono gli interressi politici ed economici che stanno dietro a questi fenomeni migratori? Con un linguaggio molto chiaro, e uno stile avvincente, il famoso giornalista Jeffrey Kaye ci guida all'interno del mondo della migrazione, mostrando gli aspetti che normalmente ci vengono nascosti. Migrazione Globale, nato dall'esperienza che l'autore ha maturato direttamente sul campo (confine Messico-Stati Uniti, Senegal, Marocco, Irlanda, Polonia, Italia, Spagna, Emirati Arabi, ecc.) è un accurato reportage, che ci consente di guardare al fenomeno migratorio da un altro punto di vista: la viva voce dei migranti stessi. Attraverso le loro parole entriamo in contatto con il lato umano della migrazione: nazioni impoverite, famiglie abbandonate e comunità disgregate. Kaye, inoltre, fornisce un'accurata analisi delle politiche delle varie nazioni che, di fatto, favoriscono le migrazioni globali. L'autore indica anche la strada su cui ci si dovrà muovere, se si vorrà seriamente gestire il fenomeno della migrazione globale nel rispetto della dignità umana e delle identità culturali.

  DAL TESTO – “È un sistema globale che possiamo definire "capitalismo predatore". I "predatori" sono i trafficanti di esseri umani o, come li hanno definiti i professori Gilbert G. Gonzalez e Raul A. Fernandez, «i reclutatori di lavoratori messicani immigrati illegalmente». Questa espressione ci rimanda al bagaglio di provvedimenti giuridici da affrontare per ottenere un lavoro, anche il più "umile"; ci spinge a pensare ai predatori in termini economici, piuttosto che come a creature del mondo delle tenebre, dotate di zanne. Essi agiscono al confine tra il mondo della legalità e dell'illegalità, sul quale si muovono i migranti. Con questo, non voglio dire che per la maggior parte i migranti siano illegali, anche se molti di essi lo sono. Il termine "capitalismo predatore" descrive una rete di relazioni interconnesse e dipendenti una dall'altra, alcune "autorizzate" e altre no.
  “È anche un sistema di viaggi e trasferimenti. Il lavoro dei predatori consiste nell'assicurarsi che i carichi umani partano da un posto e giungano in un altro. Sono corrieri che non si assumono alcuna responsabilità per gli effetti dei loro trasporti, sia nei luoghi di partenza che in quelli di destinazione. Il "capitalismo predatore" permette al mondo degli affari e della politica - tanto nei Paesi sviluppati quanto in quelli in via di sviluppo - di far muovere i lavoratori in giro per il globo, poi gli passa la palla. Se la vostra politica è quella di esportare lavoratori, ci sono poche aspettative sul fatto che creiate nuovi posti di lavoro; se invece importate forza lavoro, potete giustificare voi stessi sostenendo che avete una economia basata sul lavoro dei migranti: infine, se promuovete un sistema economico o una politica commerciale volta a incoraggiare le persone a spostarsi in giro per il mondo in cerca di opportunità migliori, allora siete solo degli intermediari (come lo sono i predatori).”

  L’AUTORE – Jeffrey Kaye è giornalista indipendente e corrispondente speciale di NewsHour della PBS, per il quale lavora fin dal 1984. I suoi lavori sono apparsi anche sul Los Angeles Times, sul Washington Post, su altri giornali, trasmissioni televisive e su Internet. Per maggiori informazioni e per vedere le immagini scattate durante la lavorazione di Migrazione Globale, visitate il suo sito www.jeffreykaye.net.

  INDICE DELL’OPERA - Ringraziamenti - Introduzione - Capitolo I. Esche e paraocchi - Capitolo II. Crescere le persone per l'esportazione - Capitolo III. I migranti nel mercato globale - Capitolo IV. Cambio di rotta: la fortuna gira - Capitolo V. Le agenzie di reclutamento e il mercato degli esseri umani - Capitolo VI. I trafficanti come fornitori di servizi per la migrazione - Capitolo VII. «Dipendiamo pesantemente dai lavoratori immigrati» - Capitolo VIII. Schiavitù e flussi di denaro - Capitolo IX. «Cercansi lavoratori» o «Non oltrepassare il confine» - Capitolo X. Scelte politiche, influenze e alleanze - Capitolo XI. Resa dei conti sud-occidentale - Capitolo XII. Sangue fresco e selezione nazionale - Capitolo XIII. «Divisi per la necessità di sopravvivere» - Indice analitico - Note