Il fascismo ferrarese Stampa E-mail

Antonella Guarnieri

Il fascismo ferrarese
Dodici articoli per raccontarlo

Casa Editrice Tresogni, pagg.160, Euro 12,00

 

guarnieri_fascismo  IL LIBRO – La storia del fascismo ferrarese è stata affrontata da storici e ricercatori in saggi e volumi che hanno scandagliato numerosi aspetti del regime. Si tratta di un percorso complesso e contradditorio che ebbe inizio con il fascismo squadrista, sovvenzionato dagli agrari, il quale con la violenza distrusse e zittì ogni forma di resistenza e, quindi, sotto la guida di Balbo e dei suoi fedeli, accompagnò la provincia estense durante più di un ventennio di grandi contraddizioni e di contrapposizioni tra una città amata e sostenuta ed una campagna sfruttata, dove i lavoratori, all'interno di una vera e propria odissea, persero tutti i propri diritti a favore di proprietari terrieri trasformati in despoti, senza più controlli da parte delle istituzioni e che si concluse con il ritorno alla violenza, esemplare in questa provincia, durante la Rsi.
  Questo volume, che raccoglie i dodici articoli, destinati al grande pubblico, usciti sul quotidiano «La Nuova Ferrara», con l'aggiunta dell'inedito lavoro su Edmondo Rossoni, l'altro importante gerarca ferrarese molto meno studiato di Italo Balbo, si propone di costruire una sorta di trama che colleghi i lavori di tanti validi studiosi, costruendo un primo affresco complessivo, ad alto valore divulgativo, di un periodo tanto contraddittorio e controverso. La speranza è che questa pubblicazione risulti di buon auspicio alla prosecuzione della ricerca e alla produzione di studi volti ad analizzare in maniera organica e scientifica tale frangente, fondamentale per la storia della città estense, ma anche per la ricostruzione di quella del fascismo nazionale, del quale, è dimostrato, quello ferrarese si concretizzò come elemento di primo piano.

  DAL TESTO – “Il fascismo estense, ormai strettamente legato all'Agraria, aveva messo in atto una trasformazione radicale, attraverso la quale era passato da movimento rivoluzionario, rivolto alle masse anche quelle bracciantili, per le quali nel suo programma iniziale era affermata la distribuzione delle terre, a lungo promessa ma non ottenuta dal socialismo, a movimento reazionario che si opponeva alle conquiste ottenute dalle classi sociali più povere in quegli ultimi anni e lavorava per restituire rafforzato tutto il potere ai grandi proprietari terrieri.
  “Si trattò di una svolta che provocò, comunque, notevoli e ripetute tensioni all'interno del fascio ferrarese e determinò, inoltre, più volte la richiesta dell'intervento del fascio centrale milanese, proprio perché era evidente che il rapporto con l'Agraria stava diventando prioritario e tendeva a snaturare il movimento estense. Alcuni dei presupposti fondamentali del fascismo delle origini, come, ad esempio, quello di non diventare il portavoce di una "casta", in questo caso quella dei proprietari terrieri, e di lavorare, invece, a favore della rinascita nazionale, a Ferrara erano stati ormai completamente dimenticati.”

  L’AUTRICE – Antonella Guarnieri, nata a Ferrara, laureata in Storia Contemporanea a Bologna nel 1990, lavora presso l’Università degli Studi della città estense. Ha collaborato a lungo, in qualità di ricercatrice, con l’Istituto di Storia Contemporanea, del cui comitato di gestione ora fa parte. Nel 1993, sotto la guida del professor Massimo Legnani, indimenticabile docente di Storia dell’Italia del XX secolo e direttore scientifico dell’Istituto Parri nazionle, ha pubblicato il suo primo volume, rielaborazione della tesi di laurea, discussa nel 1990, dal titolo Ferrara 1943. Dal 25 luglio a Salò. Interpretazione della “lunga notte”, (Bologna, Grafis), al quale nel 2005 ha fatto seguito una nuova edizione, arricchita di un corposo capitolo, supportato da una vasta documentazione di prima mano, che ha aperto nuovi scenari interpretativi di quel delicato frangente storico (Ferrara, 2G Editrice). E’ autrice di numerosi saggi che indagano aspetti differenti del fascismo estense, interessandosi, principalmente, alla Repubblica Sociale Italiana e alle tematiche politiche e culturali del regime, oltre che alle drammatiche vicende della violenta presa di potere del fascismo, culminati nella pubblicazione del volume Il fascismo ferrarese. Dodici articoli per raccontarlo, Centro Stampe Comune di Ferrara, 2010. Il volume, esaurita la prima stampa, viene ripubblicato nel 2011 dalla casa editrice Tresogni di Ferrara con l’aggiunta di un saggio inedito su Edmondo Rossoni. Indaga da anni la documentazione prodotta, a seguito della promulgazione delle leggi razziali, conservata presso gli archivi estensi e ha pubblicato studi sulla Comunità israelitica ferrarese durante il periodo fascista, nei quali ha focalizzato la propria attenzione sul legame di essa con il fascismo durante il ventennio e sulle drammatiche conseguenze della legislazione razziale. Dal 1998 collabora con il quotidiano “La Nuova Ferrara”, pubblicando articoli relativi alla storia contemporanea della città estense. Tra i numerosi interventi si ricordano: Gli studi corporativi a Ferrara, in “Padania” a. VI, n. 12; in collaborazione con Stefano Travasoni, The Jewis community in Ferrara durino the period of Fascism, from the racial laws to the fall of Fascism: a quantitative analysis of sources and the individualisation of its original features, in “Atti VIII Convegno di AHC, Graz, Austria, 24-27 agosto 1993”; Fonti per lo Studio della Comunità israelitica ferrarese, in “Storia e problemi contemporanei” a. VIII, n. 14, 1994; Ferrara, il fascismo, gli anni del consenso, in “Quaderni del Liceo Classico”, Ferrara, n. 19, Ferrara, TLA Editrice, luglio 2000; Comacchio nel ventennio fascista, in “Storia di Comacchio nell’età contemporanea”, vol I, Ferrara, Este Edition, 2003; Nuovi documenti per lo studio della RSI a Ferrara. Gli scontri di potere, l’omicidio Ghisellini, la reazione polare, in: “Fascismo e antifascismo nella Valle Padana”, Bologna, Clueb, 2007, Il fascismo a Formignana: dalle origini alla Repubblica Sociale. 1920-1945, in “Gente di terra e di acque. Il Comune di Formignana nel Centenario della Fondazione (1909 – 2009)”, Ferrara, Edizioni Nuove Carte, 2009, Donne ebree in fuga: la Comunità Israelitica ferrarese tra storia e persecuzione fascista, in “Storie di esilio, di fuga e di deportazione. Ferraresi ed emiliano – romagnoli nella diaspora ebraica ed antifascista”, Ferrara, Casa Editrice Trasogni, 2011.

  INDICE DELL’OPERA - Prefazione - Un percorso da ricostruire fedelmente contro sguaiate escalation revisioniste - Le origini del fascismo ferrarese: da Olao Gaggioli a Italo Balbo - Italo Balbo, lo squadrismo e la distruzione del movimento socialista - L’uomo che rubò la scena a Mussolini: Italo Balbo da Quartesana a Tobruk - La cultura estense e il regime: l’Università, lo sviluppo degli studi corporativi e il convegno del 1932 - Intellettuali e amministratori nella Ferrara di Italo Balbo - Controllare i braccianti: dall’appoderamento alla creazione della zona industriale - Renzo Ravenna: un podestà ebreo - Ebrei e fascismo: dalla fiducia in Mussolini alla persecuzione - Quei terribili anni di guerra: l’angoscia, la repressione, la fame, le bombe - Il periodo badogliano a Ferrara. Dal 25 luglio all’8 settembre del 1943: le origini della faida e delle contraddizioni - L’uccisione di Igino Ghisellini e la feroce rappresaglia: i primi 11 morti civili del biennio resistenziale italiano - La Rsi e la fine del regime a Ferrara: le violenze, le fucilazioni, la fuga dei fascisti e l’incendio del Tribunale, ultimo sfregio fascista ad una città distrutta - Edmondo Rossoni - Documentazione fotografica – Bibliografia - Indice dei nomi