Gheddafi. I volti del potere Stampa E-mail

Massimiliano Cricco – Federico Cresti

Gheddafi
I volti del potere

Carocci Editore, pagg.152, € 12,00

 

cricco_cresti_gheddafi  IL LIBRO – L’erede di Nasser alla disperata ricerca dell’unità araba… il rivoluzionario del socialismo islamico… l’"oppositore su scala mondiale"… l’avanguardia della liberazione dell’Africa dai suoi padroni… l’interprete eretico del messaggio coranico… il sostenitore del terrorismo "ideologico" dei cosiddetti movimenti di liberazione nazionale… l’oppressore, infine, di quel popolo libico di cui si è sempre dichiarato guida e difensore… Qual è il vero volto di Mu‘ammar Gheddafi?
  Il libro ripercorre sinteticamente la vita del leader arabo e ne racconta le ambiguità, le "amicizie", i ricatti, gli eccessi, focalizzando l’attenzione sui rapporti e sugli interessi economici che hanno legato e continuano a legare il dittatore libico al nostro paese.

  DAL TESTO – “Gheddafi aveva sostenuto in diverse occasioni che l'islam aveva un ruolo unicamente spirituale: secondo lui l'eredità delle scuole giuridiche islamiche tradizionalmente accettata non aveva valore normativo, ma tutt'al più un valore storico-culturale, per cui le opinioni degli 'ulama non erano vincolanti. Aveva anche affermato che l'esempio del profeta Maometto, quale era riportato dalla tradizione, non era basato su prove autentiche, e dunque non poteva essere usato per definizioni di tipo giuridico. A proposito del profeta (che durante la sua vita aveva praticato la mercatura, e il cui comportamento, tramandato dalla tradizione, era alla base del diritto commerciale islamico), era giunto persino a sminuirne il ruolo: di fronte all'esaltazione del Corano, messaggio divino, come unico riferimento di legge per i credenti e che per Gheddafi si pone a un livello assolutamente superiore alla Tradizione (sunna), l'operato del profeta era interpretato non come la manifestazione ispirata della volontà divina ma come un'azione umana dettata dalle circostanze.
  “Non approfondiremo qui le diverse posizioni, a volte contraddittorie e mutevoli nel tempo, sostenute da Gheddafi nelle sue diatribe teologico-politiche. Tuttavia si può dire che presto identificò come suoi nemici quanti chiedevano un'applicazione della legge islamica in maniera restrittiva rispetto ai diritti e ai doveri che desiderava affermare nella società libica. Ad esempio, il contrasto era particolarmente forte nel campo dei diritti e della libertà delle donne. Sul suo progetto "femminista" Gheddafi incontrò una fortissima opposizione, non solamente da parte delle fasce islamiche più estreme, ma anche da rappresentanti politici rivoluzionari: la società libica non accettava di rimettere in discussione uno statuto delle persone fortemente radicato nei costumi, se non religiosamente sentito. Nel disegno di Gheddafi era prevista l'uguaglianza nel campo degli studi, la partecipazione al servizio militare (con la creazione di un'accademia militare femminile), l'uguaglianza nel matrimonio, nel divorzio e nell'eredità: i "tradizionalisti" chiedevano, al contrario, segregazione o separazione tra i sessi, e il rispetto delle strette norme coraniche, con una lunga serie di discriminazioni nei confronti della donna.”

  GLI AUTORI – Massimiliano Cricco ha al suo attivo numerose pubblicazioni sulla storia della Libia. Insegna Storia delle Relazioni internazionali e Sistema politico europeo nella Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Urbino «Carlo Bo».
  Federico Cresti insegna nella facoltà di Scienze politiche dell’Università di Catania, dove dirige il Centro per gli studi sul mondo islamico contemporaneo e l’Africa.

  INDICE DELL’OPERA - Introduzione - Sigle e abbreviazioni - Nota sulla trascrizione dei nomi - 1. Gheddafi: tra mito e realtà (Infanzia e giovinezza - Nasser: l’esempio di un "eroe" del mondo arabo - La carriera militare e la nascita del movimento degli Ufficiali liberi) - 2. Il leader della rivoluzione (Il colpo di stato degli Ufficiali liberi - Gheddafi e le reazioni delle potenze occidentali al colpo di stato - Liberarsi del nemico: l’evacuazione delle basi americane e britanniche - La nuova politica petrolifera di Gheddafi - Gheddafi e gli italiani negli anni settanta: nemici storici ma alleati strategici) - 3. Dalla fondazione della Grande Jamahiriyya alle accuse di terrorismo internazionale (Gheddafi filosofo della "terza via": Il libro verde - Il terzo cerchio diventa il primo: Gheddafi, l’islam e i gruppi di opposizione - L’arsenale di Gheddafi - Gheddafi tra nazionalismo arabo e terrorismo - Il braccio di ferro tra Gheddafi e Reagan e il bombardamento di Tripoli e Bengasi - La strage di Lockerbie e l’isolamento internazionale della Libia) - 4. La rinascita di un leader (Il progetto del Grande fiume artificiale e l’acqua del deserto - La rinuncia alle armi di distruzione di massa e la condanna del terrorismo - Il rilancio economico e i rapporti con USA e Unione Europea - Un "amico" ritrovato, tra molte polemiche: il trattato di amicizia italo-libico del 2008 - Gheddafi e i gruppi di opposizione islamistica negli anni novanta e duemila - Un nuovo leader per l’Africa? Gheddafi: dall’Unione Araba all’Unione Africana - Il "clan" Gheddafi: vita mondana ed eccessi dei rampolli del colonnello) – Conclusioni - Note - Bibliografia - Indice dei nomi