Il Regno e la Gloria Stampa E-mail

Giorgio Agamben

Il Regno e la Gloria
Per una genealogia teologica dell’economia e del governo

Bollati Boringhieri, pagg.334, € 18,00

 

agamben_regno  IL LIBRO – «Dalla teologia cristiana derivano due paradigmi politici in senso lato, antinomici ma funzionalmente connessi: la teologia politica, che fonda nell’unico Dio la trascendenza del potere sovrano, e la teologia economica, che sostituisce a questa l’idea di una “oikonomia” concepita come un ordine immanente – domestico e non politico in senso stretto – tanto della vita divina tanto di quella umana. Dal primo, derivano la filosofia politica e la teoria moderna della sovranità; dal secondo la biopolitica moderna fino all’attuale trionfo dell’economia e del governo su ogni altro aspetto della vita sociale». Con quest’opera, qui riproposta con un inedito apparato iconografico, l’indagine sulla genealogia del potere iniziata da Agamben con Homo Sacer giunge a unno snodo decisivo. Il potere moderno, mostra Agamben, non è soltanto «governo», ma anche «gloria» e gli aspetti cerimoniali, liturgici e acclamatori che siamo abituati a considerare come un residuo del passato costituiscono invece tuttora la base del potere occidentale.
  Attraverso un’analisi affascinante delle acclamazioni liturgiche e dei simboli cerimoniali del potere, dal trono alla corona, dalla porpora ai fasci littori, lo studioso getta una luce nuova sulla funzione del consenso e dei media nelle democrazie moderne. Un libro che rinnova profondamente tutta la nostra visione della politica.

  DAL TESTO – “I fasci non simboleggiano l'imperium: essi lo effettuano e determinano in modo tale che a ogni sua articolazione giuridica corrisponde una loro articolazione materiale, e viceversa. Per questo fasces attollere significa l'entrata in funzione del magistrato così come la rottura dei fasci corrisponde alla sua destituzione. Questa connessione fra il fascio e l'imperium era tanto immediata e assoluta, che fra il magistrato e il suo littore nessuno poteva interporsi (tranne il figlio impubere, che, secondo il diritto romano, era già sottoposto allo ius necisque potestas del padre). Per la stessa ragione, il littore in un certo senso non ha una esistenza propria: non solo il suo costume si regola su quello del magistrato che accompagna (sagum militare fuori del pomerio, toga all'interno delle mura), ma lo stesso termine lictor è sinonimo di fasces.
  “Particolarmente istruttiva è la relazione dei fasci con un fenomeno che ha avuto un significato decisivo nella formazione del potere imperiale. Si tratta del trionfo, la cui connessione con le acclamazioni abbiamo già avuto modo di rilevare. Il divieto per il magistrato di esibire i fasci con la scure all'interno dei confini dell'urbe conosce, infatti, due importanti eccezioni: il dittatore e il generale trionfante. Ciò significa che il trionfo implica un indeterminarsi della differenza domi-militiae, che distingue dal punto di vista del diritto pubblico il territorio della città da quello dell'Italia e delle province. Sappiamo che il magistrato che aveva chiesto che gli fosse accordato il trionfo, doveva aspettare la decisione del senato fuori del pomerio, nel Campomarzio, altrimenti avrebbe perduto irrevocabilmente il diritto al trionfo, che competeva soltanto al generale […].”

  L’AUTORE – Giorgio Agamben insegna Filosofia teoretica presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Tra i suoi saggi più recenti: Homo sacer (Einaudi, 1995); Profanazioni (Nottempo, 2005); La potenza del pensiero (Neri Pozza, 2005); Il sacramento del linguaggio (Laterza, 2008); Nudità (Nottetempo, 2009).

  INDICE DELL’OPERA – Premessa - 1. I due paradigmi - 2. Il mistero dell'economia - 3. Essere e agire - 4. Il regno e il governo - 5. La macchina provvidenziale - 6. Angelologia e burocrazia - 7. Il potere e la gloria - 8. Archeologia della gloria - Appendice. L'economia dei moderni - 1. La legge e il miracolo - 2. La mano invisibile – Bibliografia - Indice dei nomi