Ezra Pound

L’ABC del leggere

Garzanti Libri, pagg.228, € 12,00

  IL LIBRO – «Nell'ABC del leggere, uscito per la prima volta nel 1934, Pound aveva deciso di vestire i panni del professore, ma antiaccademico, come antiaccademica ed eterodossa era stata la sua esperienza di studente. Con il proposito minimalista di redigere solo “quanto basta per servire da manuale”, anche se quel testo era molto di più, mise in comunicazione tra passato e futuro – e in comunicazione tra loro, poiché “tutte le età sono contemporanee” – autori e aree letterarie e artistiche che da allora nessuno ha potuto trascurare.
  «Preoccupato di colmare la distanza tra “la vera cultura e quella che si insegna” nelle istituzioni universitarie e impegnato in un work in progress di vertiginosa modernità concepito su un canone “audacemente retrospettivo” (come ha osservato Montale riferendosi al cantiere infinito dei Cantos), Pound fa scuola alla sua maniera… indica ai lettori – ma tra i banchi dovrebbero stringersi in prima fila gli insegnanti e gli aspiranti critici – degli efficaci “criteri ed esercizi di composizione”, senza tralasciare prove di scrittura metrica su processi di reinvenzione connessi all'armonia delle note e, dal momento che per lui “il ritmo è una forma incisa nel tempo”, evoca Stravinskij e addirittura il jazz. Mediatore di culture, consiglia di applicare le sue formule e princìpi, seguitissimi dalle avanguardie d'inizio Novecento, ponendo a confronto differenti forme d'arte.» (Dalla Prefazione di Marzio Breda)

  DAL TESTO – “La letteratura non ha vita nel vuoto. Gli scrittori come tali esercitano una precisa funzione sociale, esattamente proporzionale alla loro qualità di SCRITTORI. Questa, la loro principale funzione. Ogni altra funzione è relativa ed episodica, e può essere valutata soltanto in relazione alle opinioni di un giudice di parte.
  “Capita che i partigiani preferiscano gli scrittori che condividono le loro idee a quelli che non le condividono; che stimino, e succede spesso, i cattivi scrittori del loro partito più dei buoni di un altro partito o confessione.
  “Ma c'è una qualità fondamentale che si può stimare indipendentemente da ogni questione di punti di vista.
  “I buoni scrittori sono quelli che mantengono il linguaggio in efficienza. Come dire: lo mantengono preciso e netto. Non conta affatto se lo scrittore buono intende essere utile, o se il cattivo vuol essere dannoso.
  “Il linguaggio è il principale mezzo di comunicazione tra gli uomini. Se il sistema nervoso di un animale non trasmette sensazioni o stimoli, le facoltà animali si atrofizzano.”

  L’AUTORE – Ezra Pound (Halley, Idaho, 1885 - Venezia 1972) è uno dei massimi poeti statunitensi del Novecento. Dopo gli studi alla Pennsylvania University e allo Hamilton College di Clinton (New York), si trasferì definitivamente in Europa, nel 1908, scegliendo l'Italia mussoliniana, di cui condivise gli ideali sociali. Con Garzanti ha pubblicato anche i Canti Pisani.