Pericolo Pakistan Stampa E-mail

Ahmed Rashid

Pericolo Pakistan

Feltrinelli Editore, pagg.224, € 16,00

 

rashid_pakistan  IL LIBRO – La prima istantanea ritrae i Black Hawk americani che calano silenziosi su Abbottabad, Pakistan. Ventitré militari penetrano nel compound che nasconde Osama bin Laden, lo finiscono con una pallottola alla testa e una al petto, catturano la sua famiglia, si allontanano portando con loro il corpo del terrorista, cinque computer, vari hard disk, più di cento memorie flash. Allargando lo sguardo, Ahmed Rashid ricostruisce uno scacchiere su cui si muovono tre protagonisti. Da un lato gli Stati Uniti di Barack Obama, divisi tra la promessa di pacificazione della regione e le derive di un’azione contraddittoria, gestita da lobby politiche e militari in lotta. Dall’altro l’Afghanistan, un paese oppresso dal regime talebano, devastato da trent’anni di guerre ininterrotte, segnato da un intervento americano militarmente inefficace e politicamente incapace di costruire le basi per un’alleanza futura. E infine il Pakistan. Formalmente alleato degli Usa. Di fatto preda di un’élite corrotta, militari spietati, servizi segreti doppiogiochisti. E transfughi jihadisti sistematicamente accolti e sostenuti nella loro azione. Solo un impegno finalmente coerente da parte degli Stati Uniti – questa la tesi di Rashid – potrà risollevare una popolazione martoriata e stabilizzare una nazione e un’area esplosiva. Un’area dalle cui sorti dipendono il destino della potenza americana, il suo posizionamento rispetto a Cina e India, il suo effettivo contributo a un nuovo equilibrio mondiale. Nove istantanee per raccontare il Pakistan di oggi, dopo il successo planetario ottenuto da Rashid con Talebani. Nove capitoli per stilare una precisa, sconvolgente analisi politico-militare su un paese decisivo nel conflitto che infuria in Asia centrale.

  DAL TESTO – “Il governo e i militari aggravano ulteriormente la situazione di crisi del Pakistan continuando ad alimentare la circolazione di notizie false: che Stati Uniti, India e Israele cospirano per mandare in rovina il Pakistan con l'obiettivo finale di smembrare il paese; che se l'estremismo islamico in Pakistan sta crescendo lo si deve all'occupazione Usa dell'Afghanistan; che gli Stati Uniti e l'India stanno armando e finanziando i talebani pachistani per indebolire il Pakistan; che non è vero che Osama bin Laden è stato ucciso ad Abbottabad; che gli Stati Uniti mirano a impadronirsi dell'arsenale nucleare del Pakistan; che se gli Stati Uniti lasciassero l'Afghanistan, il terrorismo e gli attentati suicidi cesserebbero e tutto tornerebbe alla normalità. E infine, l'ultima falsità, che il servizio di intelligence indiano (Raw, Research and Analysis Wing), spalleggiato dalla Cia, starebbe finanziando le operazioni terroristiche dei separatisti nel Belucistan e nel Sindh, e intanto l’India starebbe mettendo radici in Afghanistan.
  “Queste menzogne, queste favole, confondono il pubblico e i giovani; prevalendo sulle analisi oggettive e razionali facilitano il diffondersi delle teorie del complotto. L'élite politica e intellettuale e i loro media non hanno mai fatto niente per contrastare queste invenzioni - molti giornalisti sono sul libro paga del governo o dell’Isi o ricevono vantaggi e privilegi di altro genere. Anche tra gli accademici, generalmente, i livelli di onestà e preparazione lasciano molto a desiderare, con l'eccezione di pochi studiosi di altissima qualità che rifiutano ogni compromesso. I funzionari pubblici, specialmente quelli del ministero degli Interni e degli Esteri, tendono a sottomettersi ai comandi militari e il conformismo del pensiero impedisce qualsiasi serio dibattito sulle linee politiche.”

  L’AUTORE – Ahmed Rashid è uno dei più importanti giornalisti pachistani. I suoi reportage e le sue riflessioni escono regolarmente sul “Financial Times”, sul “New York Times”, sulla “New York Review of Books”, oltre che su numerose riviste specialistiche. Pericolo Pakistan conclude una trilogia di successo, inaugurata da Talebani (Feltrinelli 2001) e proseguita con Caos Asia (Feltrinelli 2008).

   INDICE DELL’OPERA – Prefazione - 1. Osama e Obama, eredità e successione - 2. Il Pakistan in crisi - 3. Pakistan: chi ha tradito chi? - 4. Afghanistan: la prima ondata e il fallimento delle elezioni - 5. Afghanistan: linee di frattura politiche e militari - 6. Afghanistan: parlare con i talebani - 7. Un barlume di speranza: controinsurrezione nello Swat - 8. Pakistan: rottura di relazioni, reati e malefatte - 9. Cambiare prospettiva, altrimenti prepararsi al peggio - Note