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Manlio Cancogni

Tutto mi è piaciuto
Conversazione sulla libertà, la letteratura e la vita

Elliot Edizioni, pagg.64, € 9,00

 

cancogni_piaciuto  IL LIBRO – Tutto mi è piaciuto nasce da alcune conversazioni con Manlio Cancogni che hanno avuto luogo tra febbraio e aprile 2013 nella casa di Fiumetto, a Marina di Pietrasanta, dove lo scrittore vive con la moglie Rori. Questo piccolo libro, divertito e prezioso, offre al lettore un'ideale introduzione non solo al mondo letterario e giornalistico dell'autore di grandi romanzi come "Azorin e Mirò" e "Parlami, dimmi qualcosa", ma a quelli che dello scrittore toscano sono stati da sempre i valori più importanti, i punti cardinali lungo i quali ha percorso il proprio cammino di uomo: il coraggio delle proprie idee, la libertà intellettuale, un sentimento della vita che fa forza a tutto unito a una straordinaria curiosità. "Il Duemila per me è un'astrazione, non so cosa significhi. In un certo senso è una prosecuzione cadaverica del Novecento, non c'è qualcosa che lo distingua davvero... Certo, dovremo affrontare un periodo di povertà, adattarci. Sarà un bene forse. Di sicuro non ho nostalgia del fatto che ci si dovesse intruppare e combattere per delle bandiere logore e consunte, proprio no. Sono contento che quel mondo non ci sia più".

  DAL TESTO – “La verità è che io ormai sono diventato molto comprensivo con questo paese che ho odiato, e che ora assolutamente non cambierei con nessun altro paese.
  “Mi sembra meglio di quello che comunemente si dice.
  “Un paese sciagurato, che ci vuoi fare, ma è un paese bello, troppo bello per buttarlo a mare. E poi gli italiani, poveracci, ne hanno viste tante, di che li vuoi rimproverare? È un paese il nostro che ama denigrarsi, che fortunatamente ora non è nazionalista per niente...
  “Certamente non si può dire che sia un paese dove è molto sviluppato il senso civico, no, ma anche giustificatamente in un certo senso. Per esempio, per come è stato trattato questo paese dalla classe dirigente, prima quella dell'Italietta che è finita con la Prima guerra mondiale, poi dopo, sotto il fascismo, poi ancora dalla Resistenza con la sua retorica... tra l'altro non so quanto sia stato utile questo passaggio all'ultimo momento nel campo dei vincitori, il non accettare il nostro ruolo di paese sconfitto... politicamente e moralmente.”

  L’AUTORE – Nato nel 1916 a Bologna, Manlio Cancogni è uno dei maggiori scrittori italiani viventi. Come giornalista è diventato celebre negli anni Cinquanta per l’inchiesta dell’Immobiliare (“Capitale corrotta, Nazione infetta”) che rivelò la prima Tangentopoli italiana e per cui lo stesso autore rischiò il carcere per diffamazione. Tra le sue numerose opere letterarie, Azorin e Mirò, Allegri, gioventù (Premio Strega), Quella strana felicità (Premio Viareggio), La sorpresa (Premio Pen Club 2010), Parlami, dimmi qualcosa, Perfidi inganni e La cugina di Londra.

   INDICE DELL’OPERA – Nota introduttiva – Tutto mi è piaciuto